Lo stemma dei Caboga

La famiglia Caboga (nelle fonti anche Chaboga o Caboa, in serbo-croato anche Kaboga, Kabužić o Hobužić) fu una delle più antiche famiglie nobili della Repubblica di Ragusa.

Storia

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Stemmi di alcuni rami della famiglia

Le origini della famiglia rimangono per lo più oscure, anche se il loro albero genealogico risale fino all'VIII secolo, facendoli apparire una delle prime famiglie aristocratiche ragusee. Un'antica tradizione li ritiene provenienti dalla città di Fermo, nelle Marche.

L'Almanacco di Gotha[1] li enumera fra le undici famiglie del più antico Patriziato Sovrano Originario della Repubblica ancora residenti in città alla metà del XIX secolo.

Un Marinus Caboga risulta appartenente al Maggior Consiglio di Ragusa nel 1253, ma i Caboga del XIII e XIV secolo discendono da un Georgius, solo indirettamente segnalato dalle fonti riferite alla moglie (Uxor quondam Georgii de Disica) e ai figli (filii quondam Georgii de Disica). Negli anni immediatamente successivi il cognome Caboga prese piede, soppiantando totalmente l'alternativo Disica.

La famiglia fu a partire dal XV secolo una delle più influenti e ricche di Ragusa, suddivisa in vari rami e unita alle altre famiglie nobili ragusee da una serie di matrimoni che a loro volta diedero luogo ad ulteriori rami della casata.

Fra il 1440 e il 1640 i Caboga contarono 107 membri del Maggior Consiglio: il 4,86%% del totale[2]. In questi duecento anni, ottennero anche 101 cariche senatoriali (6,21%), 78 volte la qualifica di Rettore della Repubblica (3,27%), 84 membri del Minor Consiglio (3,88%) e 21 Guardiani della Giustizia (2,56%)[3].

L'imperatore Ferdinando I li nominò Cavalieri del Regno, con decreto datato 11 aprile 1560, e la loro nobiltà venne riconosciuta dalla Casa d'Austria nel 1817.

Rami secondari della famiglia Caboga sopravvivono tuttora, fra la Svizzera, l'Austria, l'Italia e la Croazia.

Personalità notabili (in ordine cronologico)

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Bernardo Caboga

Note

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  1. ^ Edizione del 1865, p. 320.
  2. ^ Zdenko Zlatar, "Huius... est omnis Rei Publicae potestas": Dubrovnik's patrician houses and their partecipation in power (1440-1640), in Dubrovnik Annals, 6/2002,Zdenko Zlatar, Op. cit., p. 54.
  3. ^ Zdenko Zlatar, Op. cit., p. 60.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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