Lo stemma del ramo italiano dei Bosdari

La famiglia Bosdari (nelle fonti anche Bosidari o de Bosdari, in croato Božidarević) fu una famiglia nobile della Repubblica di Ragusa, con importanti ramificazioni in Italia.

Storia

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Palazzo Bosdari a Ragusa
Palazzo Bosdari ad Ancona

In tempi relativamente recenti il famoso pittore rinascimentale le cui firme sui suoi dipinti erano Nicolaus Rhagusinus e Nicolo Raguseo (in italiano Nicolò Raguseo) è stato identificato come figlio del pittore di Slano Božidar Vlatković, di conseguenza gli è stato attribuito a posteriori il nome di Nikola Božidarević (letteralmente Nicola di Božidar)[1].

Nulla ha a che fare però questo personaggio con la famiglia Bosdari, il cui nome in serbo-croato è tradotto proprio con Božidarević.

Quest'ultima era probabilmente di ascendenze albanesi o erzegovesi, ed un Michele Bosdari si trasferì stabilmente a Ragusa al principio del XVII secolo. Nel 1666 Biagio Bosdari - figlio di Michele - donò al tesoro di Ragusa 5.000 ducati, e quando in seguito al disastroso terremoto del 6 aprile 1667 fu riaperta la possibilità di accedere al Maggior Consiglio con conseguente inserimento del nome della casata fra i nobili, fu fra i primi ad assurgere alla carica (30 luglio 1667).

Il fratello di Biagio - Francesco - si spostò ad Ancona - città nella quale i Bosdari avevano investito cospicue somme - fondando il ramo italiano. I Bosdari di Ancona - una parte dei quali si spostò a Bologna, ove nel 1865 si trasferì anche il ramo anconitano - furono per secoli una delle famiglie più importanti: un Battista (o Giovanni Battista, Ancona il 7 genn. 1848, m. 3 dicembre 1900, Roma), il padre, Oscar, era cavaliere di Malta, la madre era la marchesa Piera Sperelli Mancinforte, Bosdari si era risposato con la contessa Ivanka Bonda da Ragusa, dalla quale ebbe due figli; Rometta e Giovanni. fu anche sindaco della città nel 1876 e poi deputato al parlamento, di tendenze repubblicane. Dal 1973 la pinacoteca di Ancona ha come sede proprio l'antico palazzo Bosdari, acquistato dalla famiglia fin dal 1550 e rimodernato nel XVIII secolo.

Girolamo - figlio di Francesco - il 15 luglio 1726 fu aggregato al ceto patrizio di Ancona, e suo figlio Francesco, quantunque stabilito definitivamente fuori di Ragusa, venne nel 1739 iscritto nel Libro d'oro della repubblica con diritto di rivestirvi anche la carica di rettore.

Un diploma imperiale del 4 luglio 1753 creò i Bosdari di Ancona nobili del Sacro Romano Impero e li autorizzò a preporre al proprio cognome la particella "de", autorizzazione rinnovata alla diramazione bolognese con Regio Decreto 16 aprile 1905[2].

Il ramo raguseo fu confermato nel suo status nobiliare dalla casa d'Austria il 20 settembre 1817.

Personalità notabili (in ordine cronologico)

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Note

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  1. ^ L'identificazione e il nuovo nome croato risalgono al ricercatore dell'Archivio di Dubrovnik Karlo Kovać, nel 1917. SI veda in merito Robin Harris, Storia e vita di Ragusa - Dubrovnik, la piccola Repubblica adriatica, Santi Quaranta, Treviso 2008, p. 475.
  2. ^ Storia della famiglia Bosdari, su Archivio di Stato di Bologna. URL consultato il 18 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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