Diocesi di Coimbra
Dioecesis Colimbricensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Braga
 
VescovoVirgilio do Nascimento Antunes
Presbiteri145, di cui 118 secolari e 27 regolari
3.417 battezzati per presbitero
Religiosi30 uomini, 254 donne
Diaconi30 permanenti
 
Abitanti544.000
Battezzati495.490 (91,1% del totale)
StatoPortogallo
Superficie5.300 km²
Parrocchie270 (24 vicariati)
 
ErezioneVI secolo
Ritoromano
CattedraleSantissimo Nome di Gesù
Santi patroniSant'Agostino
San Teotónio
IndirizzoRua do Brazil 45, 3030-175 Coimbra CODEX, Portuga
Sito webwww.diocesedecoimbra.pt
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Portogallo
L'ex cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine, chiamata Sé Velha de Coimbra.
Edifici dell'università di Coimbra.
La chiesa dell'antico monastero di Santa Chiara (Mosteiro de Santa Clara-a-Velha), risalente al XIII secolo.
Il nuovo monastero di Santa Chiara (Convento de Santa Clara-a-Nova), fondato all'inizio del XIV secolo.
Il monastero medievale Santa Maria di Lorvão.

La diocesi di Coimbra (in latino: Dioecesis Colimbricensis) è una sede della Chiesa cattolica in Portogallo suffraganea dell'arcidiocesi di Braga. Nel 2021 contava 495.490 battezzati su 544.000 abitanti. È retta dal vescovo Virgilio do Nascimento Antunes.

Territorio

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La diocesi comprende tutto il distretto di Coimbra (ad eccezione della frazione di São Gião di Oliveira do Hospital); il comune di Mealhada, nel distretto di Aveiro; Mortágua, nel distretto di Viseu; Alvaiázere, Ansião, Castanheira de Pera, Figueiró dos Vinhos, Pedrógão Grande e parte di Pombal nel distretto di Leiria; e Ferreira do Zêzere, nel distretto di Santarém.

Sede vescovile è la città di Coimbra, dove si trovano la cattedrale del Santissimo Nome di Gesù e l'ex cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine.

Il territorio si estende su 5.300 km² ed è suddiviso in 270 parrocchie, raggruppate in 24 arcipresbiterati, a loro volta raggruppati in 4 zone pastorali.

Storia

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La diocesi di Conimbriga, corrispondente all'odierna Condeixa-a-Velha, fu eretta già in epoca romana, benché non siano noti nomi di vescovi, suffraganea dell'arcidiocesi di Augusta Emerita, sede metropolitana della provincia romana della Lusitania. Quando la città fu conquistata dagli Suebi nel 468, iniziò un periodo di decadenza, che culminò con il trasferimento della sede vescovile nella vicina Aeminium (Emínio). I vescovi continuarono a mantenere il titolo di episcopi Conimbriensis, e questo portò a modificare il nome della città di Aeminium in Conimbriga, che in epoca araba divenne Colimbria, da cui il moderno nome di Coimbra.

I primi vescovi storicamente accertati di questa sede risalgono solo alla seconda metà del VI secolo. Il primo è Lucêncio, che prese parte nel 561 e nel 572 ai concili provinciali di Braga, a cui Coimbra apparteneva come suffraganea durante il periodo svevo. Quando la regione fu conquistata e sottomessa dai Visigoti, la diocesi ritornò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Augusta Emerita (verso il 650). In questo periodo si assiste ad una certa organizzazione della diocesi: è attestato che nella prima metà del VII secolo, la cattedrale sancte Marie colimbrie aveva un primicerio, un arcidiacono ed un arciprete. Ultimo vescovo conosciuto di questa prima fase della storia di Coimbra è Emila, che partecipò al 14º concilio di Toledo nel 693.

Il territorio della diocesi fu conquistato dagli arabi nel 712, che lo mantennero con una piccola interruzione fino al 1064. In questo periodo, la diocesi continuò a mantenere le sue strutture ecclesiastiche e sono noti i nomi di diversi vescovi, il primo dei quali è Nausto menzionato a partire dall'867.

Coimbra fu riconquistata agli Arabi nel 1064, e subito si operò per la riorganizzazione della diocesi. Una controversia tra i metropoliti di Braga e di Compostela fu risolta definitivamente nel 1199 da papa Innocenzo III, che assoggettò la diocesi di Coimbra alla provincia ecclesiastica di Braga. Nel 1086 il vescovo Paterno istituì il capitolo e fondò la scuola della cattedrale per la formazione dei chierici. Con i vescovi Maurice Bourdin e Bernardo († 1147) fu introdotta la liturgia romana in sostituzione della liturgia mozarabica, abolita nel concilio di Burgos del 1080. Fra il 1140 e il 1180 fu ricostruita l'antica cattedrale di Aeminium, che restò cattedrale della diocesi fino al 1772, anno in cui l'antica chiesa dei Gesuiti divenne la nuova cattedrale diocesana. Nel 1240 si celebrò il primo sinodo diocesano conosciuto, indetto dal vescovo Tibúrcio.

Tra la fine del XIII secolo e il XIV secolo, la diocesi visse un momento di grande fervore religioso. Il vescovo Américo Ebrard († 1295) introdusse la festa del Corpus Domini, mentre Raimundo Ebrard I († 1324) introdusse la solennità dell'Immacolata Concezione. Diversi furono i monasteri ed i conventi fondati o rifondati in questo periodo, tra cui quelli di Lorvão e di Vacariça, presso Coimbra, e quello cittadino di Santa Chiara. Nel 1308 fu fondata la famosa università di Coimbra, per il trasferimento della sede universitaria da Lisbona.

Il 25 settembre 1472 il re Alfonso V, per il prezioso contributo dato dal vescovo nella campagna militare in Nordafrica, concesse al vescovo João Galvão e ai suoi successori il titolo di conte di Arganil, titolo che si mantenne fino a Ernesto Sena de Oliveira nel Novecento.

Il 22 maggio 1545 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Leiria (oggi diocesi di Leiria-Fátima).

Verso la metà del XVII secolo la diocesi affrontò una travagliata situazione, perché la Santa Sede non riconosceva il re Giovanni IV e le sue nomine vescovili non furono confermate. La vacanza della sede si protrasse dal 1646 al 1670; un altro periodo di sede vacante si attuò nel Settecento per complessivi 23 anni.

Durante l'episcopato di Miguel da Anunciação (1740-1779) fu fondato il seminario diocesano.

Il 12 aprile 1774 cedette un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Aveiro.

Con la riorganizzazione territoriale stabilita con la bolla Gravissimum Christi di papa Leone XIII il 30 settembre 1881 le diocesi di Leiria e di Aveiro furono soppresse e il loro territorio fu aggregato alla diocesi. Nella stessa occasione la diocesi di Coimbra cedette una porzione del suo territorio a vantaggio della diocesi di Guarda, cosicché contava 308 parrocchie con 539.836 fedeli.[1]

Il 17 gennaio 1918 e il 24 agosto 1938 furono ristabilite rispettivamente le diocesi di Leiria e di Aveiro, ricavandone il territorio dalla diocesi di Coimbra.

Nel 1971, con il concorso delle diocesi di Leiria e di Beja, è stato istituito a Coimbra l'Istituto Superiore di Studi Teologici, affiliato dal 1991 con la facoltà di teologia dell'Università cattolica portoghese.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

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La diocesi nel 2021 su una popolazione di 544.000 persone contava 495.490 battezzati, corrispondenti al 91,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 547.428 571.256 95,8 262 252 10 2.089 11 358 254
1970 578.584 582.578 99,3 290 260 30 1.995 51 550 259
1980 525.600 575.000 91,4 264 224 40 1.990 73 398 265
1990 588.000 597.000 98,5 243 203 40 2.419 75 392 266
1999 537.000 546.000 98,4 219 178 41 2.452 69 365 266
2000 537.000 546.000 98,4 212 172 40 2.533 64 360 266
2001 537.000 546.000 98,4 209 169 40 2.569 6 58 332 267
2002 508.000 565.000 89,9 204 167 37 2.490 8 56 337 267
2003 508.000 565.000 89,9 197 159 38 2.578 8 60 327 264
2004 508.000 565.000 89,9 194 157 37 2.618 8 61 302 268
2006 505.000 562.000 89,9 195 163 32 2.589 8 54 305 268
2013 500.000 548.500 91,2 166 134 32 3.012 13 49 284 269
2016 500.000 548.000 91,2 160 125 35 3.125 13 43 268 269
2019 494.950 543.500 91,1 131 115 16 3.778 30 27 262 270
2021 495.490 544.000 91,1 145 118 27 3.417 30 30 254 270

Note

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  1. ^ (LA) Bolla Gravissimum Christi in Leonis XIII Pontificis Maximi Acta, vol. II, Romae, 1882, pp. 343-357.
  2. ^ Nel periodo dall'inizio del VII secolo fino all'867, Coimbra potrebbe aver avuto dei vescovi, ma i loro nomi ci sono ignoti. La tradizione riporta i nomi di due vescovi, Servando e Teodemiro, frutto però di documenti apocrifi. Pierre David, op. cit., col. 209.
  3. ^ Vescovo presente al concilio di Burgos del 1080, ma al quale fu impedito di prendere possesso della sua diocesi. Pierre David, op, cit., col. 210.
  4. ^ a b (ES) Manuel Carriedo Tejedo, El obispo Paterno de Tortosa (1058-1082), embajador del taifa de Zaragoza en Santiago (1064) y obispo de Coimbra (1083-1088), Estudios mindonienses, 30 (2014) pp. 213-265.
  5. ^ Il vescovo Martinho è ignoto a Pierre David, secondo il quale alla morte di Paterno succedette direttamente Crescónio, eletto già nel 1088, ma consacrato solo nel 1092.
  6. ^ A causa delle tensioni fra Santa Sede e governo portoghese, i successivi vescovi nominati dal re non furono mai confermati dal papa e la sede di Coimbra rimase vacante per 24 anni.
  7. ^ Il 3 aprile 1843 fu nominato patriarca di Lisbona.
  8. ^ Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Ottaba.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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