Anteriori | Quasi anteriori | Centrali | Quasi posteriori | Posteriori | |
Chiuse | |||||
Quasi chiuse | |||||
Semichiuse | |||||
Medie | |||||
Semiaperte | |||||
Quasi aperte | |||||
Aperte |
Vocale posteriore semichiusa arrotondata | |
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IPA - numero | 307 |
IPA - testo | o |
IPA - immagine | ![]() |
Unicode | U+006F |
Entity | o |
SAMPA | o
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X-SAMPA | o
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Kirshenbaum | o
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Ascolto | |
La vocale posteriore semichiusa arrotondata è un suono vocalico usato in alcune lingue. Il suo simbolo nell'Alfabeto fonetico internazionale è [o], e l'equivalente simbolo X-SAMPA è o.
In italiano tale fono è reso con la grafia ⟨o⟩ o ⟨ó⟩ ed è presente per esempio nella parola dono [ˈdono]. È conosciuto come la O chiusa in italiano.
In francese tale fono è presente per esempio nella parola réseau "rete" [ʁeˈzo].
In alcune varietà dell'inglese tale fono è presente. Per esempio:
In tedesco tale fono è presente per esempio nella parola Kohl "cavolo" [kʰoːl].
Vocale posteriore media arrotondata | |
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IPA - numero | 307 430 |
IPA - testo | o̞ |
IPA - immagine | ![]() |
Unicode | U+006F U+031E |
Entity | o̞ |
SAMPA | o_o
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X-SAMPA | o_o
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Kirshenbaum | o_o
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Ascolto | |
Molte lingue come lo spagnolo e il giapponese hanno una vocale posteriore media arrotondata. Comunque, poiché nessuna lingua distingue tra una vocale media e una vocale semichiusa o semiaperta, non c'è un simbolo IPA per rappresentare la vocale media, e si usa generalmente [o]. Se c'è bisogno di precisione, si può aggiungere un diacritico abbassante: [o̞].
Per semplicità il diacritico abbassante è omesso nelle seguenti trascrizioni.
In italiano standard questo fono ricorre dopo /i, e, u/ accentati, specialmente in fine di frase, es. /ˈviːno̞, ˈneːro̞, ˈskuːro̞/. L'uso di un vocoide completamente chiuso [o] in tali parole è da considerarsi non-standard, soprattutto se impiegato massicciamente, e caratteristico di varie zone del Nord (per es. Brianza) e del Centro (per es. Lazio; tipicamente romano).
In giapponese tale fono è presente per esempio nella parola 日本 (nihon, 'Giappone') [nʲiho̞ɴ].
In rumeno tale fono è reso con la grafia ⟨o⟩ ed è presente per esempio nella parola copil "bambino" [ko̞ˈpil].
In spagnolo tale fono è reso con la grafia ⟨o⟩ ed è presente per esempio nella parola todo "tutto" [ˈt̪o̞ð̞o̞].