Trieste | |
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Nave Trieste in allestimento presso Fincantieri Castellammare di Stabia | |
Descrizione generale | |
Tipo | LHD V/STOL |
Identificazione | L 9890 |
Ordine | 1º luglio 2015 |
Costruttori | Fincantieri |
Cantiere | Castellammare di Stabia; Allestimento Cantiere del Muggiano |
Costruzione n. | 6260
(MMSI provvisorio: 247460600) |
Impostazione | 20 febbraio 2018[1] |
Varo | 25 maggio 2019[2] |
Madrina | Laura Mattarella (figlia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella)[2] |
Battesimo | 25 maggio 2019[2] |
Costo originale | 1,126 miliardi di € (Un miliardo e 126 milioni) |
Stato | Prove in mare |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | pieno carico: 38 000 t (37 000 long ton; 42 000 short ton) |
Lunghezza | fuori tutto: 245 m |
Larghezza | 47 m |
Altezza | 27,7 m |
Pescaggio | 7,2 m |
Ponte di volo | 230m |
Propulsione | CODLOG:
potranno essere impiegati i seguenti assetti:
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Velocità | 25 nodi (46,3 km/h) |
Autonomia | 7 000 miglia a 16 nodi (12 960 km a 29,63 km/h) |
Equipaggio | 1 055 (posti letto max):
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Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | |
Sistemi difensivi |
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Armamento | |
Artiglieria |
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Missili |
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Mezzi aerei |
ponte di volo
Aviorimessa
oppure
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Mezzi anfibi |
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Note | |
Motto | Fulge super mare |
dati tratti da RID - luglio 2019 - LHD Trieste, 5 navi in una[3] Marina-Militare-LHD | |
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Il Trieste[4], distintivo ottico L 9890, è una portaelicotteri d'assalto anfibio (LHD) della Marina Militare italiana. Si tratta di una nave anfibia multiruolo, che può imbarcare anche aeromobili, e che dal 2024 sarà l'unità più grande della flotta. Ordinata a seguito del programma navale 2014-2015[5][6], è costruita nei cantieri navali di Castellammare di Stabia della Fincantieri.
Facente parte delle unità previste con la legge navale 2014-2015, la nuova nave anfibia multiruolo/multifunzione ha un dislocamento a pieno carico di circa 38 000 tonnellate[7] e una lunghezza, fuori tutto, di circa 245 metri, detenendo così il titolo di unità più grande della flotta. Il progetto innovativo si rifà allo stile adottato anche dalle portaerei britanniche classe Queen Elizabeth. Infatti, a differenza di Garibaldi e Cavour, presenta due isole distinte e autonome, la prima (quella a proravia) per la navigazione, la seconda (a poppavia) per la gestione e il controllo delle operazioni di volo. Questo assetto ha una triplice funzione, garantendo infatti un maggior raggio visivo, più spazio sul ponte di volo e anche una gestione più fluida ed efficiente delle varie attività.
Il ponte di volo ha una lunghezza di 230 metri e una larghezza di 36 metri, con un totale di 9 punti per mezzi aerei. È dotato di due elevatori per aeromobili (15 m x 15 m) con una portata massima di 42 tonnellate.
Secondo i dati dichiarati, la nave è dotata di un bacino di sbarco allagabile al di sotto dell'aviorimessa, che consente di utilizzare mezzi anfibi tipo LCM (Landing Craft Mechanized), gommoni a scafo rigido (RHIB), aeroscafi LCAC (noti comunemente come hovercraft), L-CAC e i più innovativi mezzi da sbarco anfibio rapido (L-CAT) in dotazione alle marine NATO ed europee[8]. A differenza della portaeromobili Cavour, che ha un'unica aviorimessa riconfigurabile in ponte veicoli non allagabile, questa unità dispone, al di sotto del ponte di volo, di due ulteriori ponti, di cui uno è un'aviorimessa di 2 300 m² (e 530 metri lineari di corsia per parcheggio mezzi) con paratie rimovibili come nel Cavour (in modo da raggiungere i 2 600 m²), collegata a un ponte inferiore di 2 200 m², diviso in un'autorimessa da 700 m² con 253 metri lineari per parcheggio mezzi e in un bacino allagabile (55 m x 15 m), dimensionato per l'ingresso di 4 LCM-1E o 1 LCAC.
Come il Cavour e il Giuseppe Garibaldi, anche il Trieste, sul ponte di volo, è dotato di trampolino di lancio inclinato (ski-jump) per facilitare il decollo degli aerei STOVL F-35B o AV-8B Harrier II[4], come riportato anche nella scheda tecnica, mantenendo una capacità aerea secondaria da utilizzare in caso di necessità qualora il Cavour non fosse disponibile[9].
Il gruppo motore ha due assi con eliche pentapala a passo variabile e due timoni compensati a spada, due pinne stabilizzatrici retrattili, due eliche di manovra prodiere e un'elica di manovra poppiera intubate, che garantiscono una maggiore manovrabilità in spazi ristretti rispetto alla sola accoppiata timoni/eliche.
Il taglio della prima lamiera è avvenuto il 12 luglio 2017[6] nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, mentre, poco più di 7 mesi dopo, il 20 febbraio 2018[1], ha avuto luogo l'impostazione della chiglia sullo scalo del cantiere navale stabiese, dando il via alla costruzione della nave.
Essa è stata varata, e contemporaneamente battezzata il 25 maggio 2019, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cerimonia cui ha fatto da madrina la figlia.[2][10] Quindi trasferita a La Spezia per il completamento degli allestimenti. La fase di costruzione ha coinvolto più di 300 operatori, mentre la fase installativa e di completamento dovrebbero impegnare 800 persone.[11]
Il 12 agosto 2021 è avvenuta la prima prova in mare, al largo di La Spezia. Tre i cantieri di Fincantieri coinvolti: lo scafo è stato realizzato a Castellamare di Stabia, l'allestimento invece è opera di quello di Muggiano e infine a Palermo sono toccate le operazioni di carena.[12]
Si prevede che la nave d'assalto anfibio Trieste entri in servizio nella primavera del 2024, andando a sostituire il Giuseppe Garibaldi e la nave da sbarco San Giorgio.[13], contemporaneamente dismessi a fine anno[14].
La base di assegnazione è Taranto.
L'unità presenta sistemi d'arma di ultima generazione.
Per quanto riguarda il comparto d'artiglieria, sono presenti:
Il comparto missilistico comprende invece:
Anche la sezione sensoristica potrà vantare tecnologie molto avanzate:
L'unità presenta un ponte di volo di 230 × 36 m, coprendo così un'area di circa 7 400 m², con 9 punti di decollo per elicotteri pesanti EH101 o NH90, o per caccia F-35B. È anche dotato di trampolino di lancio inclinato (ski-jump) per facilitare il decollo degli aerei STOVL.
Inoltre, il ponte può ospitare, in condizioni di piena operatività, circa 14-20 aeromobili in diverse configurazioni (presumibilmente anche 4-6 F-35B a poppa e 8-10 elicotteri a prua). L'aviorimessa di 2 600 m² (rispetto ai 2 500 m² della Cavour)[16] è dimensionata per l'ingresso di massimo 14 aeromobili, anch'essi in diverse configurazioni. Sono infine presenti a poppa due elevatori 15 × 15 m per un carico massimo di 42 tonnellate.
Tutte le operazioni di volo sul ponte sono controllate dall'isola di poppa.
Le capacità anfibie della nave sono molto avanzate, essendo queste la principale arma dell'unità.
Il secondo ponte, sotto l'hangar, con un'area di 2 300 m², presenta infatti un bacino allagabile di 55 m x 15 m = 825 m², dimensionato per l'ingresso di 4 LCM, denominati LC23 (Landing Craft 23m)[17][18][19], o 1 LCAC / L-CAT (Landing Catamaran).
Ogni LCM, sarà in grado di trasportare:
Sarà la sede sul mare del 1º Reggimento "San Marco" di fanteria di marina.
La nave è dotata anche di un ospedale completamente attrezzato con sale operatorie, laboratori di radiologia e analisi, ambulatorio odontoiatrico e zona degenza per 28 ricoverati gravi, per un totale di 700 m²; mentre ulteriori posti letto possono essere sistemati in moduli contenitorizzati, all'uopo predisposti.