La France insoumise | |
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Leader | Jean-Luc Mélenchon |
Coordinatore | Manuel Bompard |
Stato | Francia |
Sede | 6 bis, Rue des Anglais, 91300 Massy, e 43, Rue de Dunkerque, 75010 Parigi |
Abbreviazione | FI |
Fondazione | 10 febbraio 2016 |
Ideologia | Socialismo democratico[1] Ecosocialismo[1] Alter-globalizzazione[1] Populismo di sinistra[2][3] Sovranismo[4] Euroscetticismo moderato[4] |
Collocazione | Sinistra[5][6][7][8]/Sinistra radicale[9][10] |
Coalizione | NFP (2024-) NUPES (2022-2024) |
Partito europeo | Ora il Popolo Partito della Sinistra Europea (osservatore) |
Gruppo parl. europeo | GUE/NGL |
Seggi Assemblea nazionale | |
Seggi Europarlamento | |
Iscritti | 538 900 (rivendicati il 22 maggio 2017) |
Colori | Rosso e blu |
Sito web | lafranceinsoumise.fr/ |
La France insoumise (letteralmente "La Francia indomita", abbreviata LFI o FI, rappresentata ufficialmente con il simbolo della lettera greca phi (φ) è un movimento politico francese di sinistra e sinistra radicale, lanciato il 10 febbraio 2016 per promuovere la candidatura di Jean-Luc Mélenchon alle elezioni presidenziali del 2017 e alle legislative, ed applicare il programma L'Avenir en Commun ("Il Futuro in Comune")[11].
La campagna per le elezioni è diretta da Manuel Bompard e Alexis Corbière, dirigenti del Partito di Sinistra, con il coordinamento della docente di diritto all'università di Parigi-Nanterre Charlotte Girard e dell'economista Jacques Généreux.
Dopo il primo turno dell'elezione presidenziale del 2017, Jean-Luc Mélenchon arriva in quarta posizione con il 19,58% dei suffragi espressi, non sufficienti per accedere al ballottaggio. Per la prima volta dal 1969 (quando i comunisti arrivarono davanti alla SFIO) un candidato più a sinistra supera su ampia scala quello del Partito Socialista. Nelle elezioni del 2022 Mélenchon giunge terzo, sempre dopo Emmanuel Macron e Marine Le Pen, e nuovamente davanti ai socialisti.
Alle elezioni legislative in Francia del 2024, LFI, principale partito della coalizione che ha ottenuto la maggioranza relativa, il Nuovo Fronte Popolare (in cui si trovano anche socialisti, comunisti e ecologisti), si conferma il terzo partito francese per numero di eletti, dopo il Rassemblement National e Renaissance.
La France Insoumise nasce dalla volontà di creare un movimento partendo "dal basso", in rottura totale con la logica dominante di un partito politico gerarchizzato. Il movimento si ispira apertamente al suo omologo spagnolo Podemos[12], ma anche al movimento Revolución Ciudadana del presidente Rafael Correa in Ecuador[13] e alla campagna di Bernie Sanders alle primarie del Partito Democratico nel 2016[14].
Fondato il 10 febbraio 2016, il movimento organizza un primo raduno sulla piazza Stalingrado a Parigi il 5 giugno 2016[15], al quale partecipano oltre 10 000 persone[16], ed un secondo il 28 agosto nei giardini dell'Observatoire di Tolosa[17].
Il programma intitolato "Un Futuro Comune" è adottato durante una convenzione a Lilla il 15 e 16 ottobre 2016, scritto da oltre 1000 persone, di cui più dei due terzi tirati a sorte tra gli aderenti del movimento. Alla convenzione hanno partecipato anche numerose personalità, tra cui Jérôme Kerviel, ex-trader della Société générale, Antoine Deltour, che ha rivelato lo scandalo LuxLeaks, Paul Ariès, politologo, Aminata Traoré, ex-ministro della cultura, Zoé Konstantopoúlou, l'ex-presidente del parlamento greco, e molti altri[18][19][20].
Il 13 maggio 2017 si tiene la seconda convenzione, a Villejuif, per preparare le elezioni legislative di giugno[21].
Al primo turno delle elezioni presidenziali francesi del 2017, Jean-Luc Mélenchon arriva 4º con 19,58 % dei suffragi con più di 7 milioni di voti[22], il che non gli permette di accedere al secondo turno. Arriva comunque primo in 8 grandi città: Marsiglia, Tolosa, Montpellier, Lilla, Le Havre, Saint-Étienne, Nîmes e Grenoble[23], e in 7 dipartimenti: Ariège, Dordogna, Guyana, La Réunion, Martinica, Saint-Pierre e Miquelon e Seine-Saint-Denis[24].
Al primo turno delle legislative dell'11 giugno 2017 ottiene l'11,3%, superando anche il partito socialista francese[25].
Sono eletti sotto le insegne di La France Insoumise 17 deputati:
Gli eletti di FI daranno vita a un autonomo gruppo parlamentare, cui aderirà anche Jean-Hugues Ratenon, esponente di Rézistans Égalité 974 (Stéphane Peu aderirà invece al gruppo parlamentare del PCF). Si tratta del primo gruppo di opposizione in parlamento: dopo la schiacciante vittoria dell'astensione (55% degli elettori non sis sono recati ai seggi), lo scrutinio uninominale maggioritario ha infatti favorito il partito del presidente Macron (305 deputati) e del suo alleato François Bayrou (42 deputati del MoDem). I Repubblicani, favorevoli alla linea politica del governo, ottengono 140 seggi mentre i socialisti, divisi tra i sostenitori e non del governo, crollano a poco più di 30[26]. La France Insoumise è quindi uno dei movimenti al centro della ricomposizione politica che vive la Francia e Jean-Luc Melenchon ha intenzione di sfruttare al massimo questa posizione vantaggiosa per pesare nei negoziati sul nuovo Codice del Lavoro che prepara Emmanuel Macron[27].
Da giugno 2018 il partito è tra i promotori dell'alleanza europea Ora il Popolo[28].
Il movimento candida alle Elezioni presidenziali in Francia del 2022 il suo leader Mélenchon che giunge terzo con il 21,95% dei voti, dopo il centrista Macron e la candidata di estrema destra Le Pen, non accedendo al ballottaggio.[29]
Alle elezioni legislative del 2024, convocate da Macron dopo i risultati delle europee, Melenchon è uno dei fautori della nascita del Nouveau Front Populaire che raggruppa principalmente il suo partito, il Partito Socialista, il Partito Comunista Francese, Place publique e gli Ecologisti e che raccoglie il 28,06% al primo turno e il 25,68%; con 168 deputati eletti il NFP risulta essere la prima coalizione davanti a Ensemble di Macron e al Rassemblement National di Le Pen mentre il partito di Mélenchon con 71 deputati è la prima forza del raggruppamento e la terza in assoluto dopo le altre due dei rivali.
Anno | Candidato
supportato |
1º Turno | 2º Turno | ||
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Voti | % | Voti | % | ||
2017 | Jean-Luc Mélenchon | 7.059.951 | 19,6 (4.º) | ||
2022 | Jean-Luc Mélenchon | 7.712.520 | 22,0 (3.º) |
Anno | 1º Turno | 2º Turno | Seggi | +/- | Status | ||||
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Voti | % | +/- | Voti | % | +/- | ||||
2017 | 2.497.622 | 11,0 (4.º) | 883.573 | 4,9 (5.º) | 17 / 577
|
Opposizione | |||
2022 | 3.142.354 | 13,8 (3.º) | 2,8 | 3.329.496 | 16,1 (3.º) | 11,2 | 67 / 577
|
50 | Opposizione |
(Dati in aggiornamento...)
Anno | Voti | % | +/- | Seggi | +/- |
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2019 | 1.428.548 | 6,3 (5.º) | 5 / 74
| ||
2024 | 2.448.703 | 9,89 (4.º) | 9 / 81
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3 |
Controllo di autorità | BNF (FR) cb17147624g (data) |
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