Audrey Hollander
Audrey Hollander agli AVN Awards 2006
Dati biografici
Nome di nascitaLindsay Gene Abston Brush
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Dati fisici
Altezza168 cm
Peso56 kg
Etniacaucasica
Occhiblu
Capellirossi
Seno naturaleno
Misure94-66-86
Dati professionali
Film girati
  • 508 come attrice
  • 2 come regista[1]
Sito ufficiale

Audrey Hollander, pseudonimo di Lindsay Gene Abston Brush (Louisville, 4 novembre 1979), è una regista e attrice pornografica statunitense.

Biografia e carriera pornografica

Cresciuta a Louisville, Kentucky[2], Hollander afferma di essere vissuta in una famiglia molto severa e di aver avuto la prima esperienza sessuale nel periodo in cui divenne cheerleader[3].

Conobbe il proprio futuro marito, Otto Bauer, il primo gennaio 2000[4] durante una vacanza in Florida con alcuni amici[3] per seguire un concerto dei Phish[4]. I loro cammini si incrociarono in un bar di South Beach, e fu proprio in occasione del loro primo incontro che Bauer si propose alla Hollander. Lei accettò immediatamente[5]. Si fermarono, quindi, in Florida per una settimana per trasferirsi insieme a New York. Intorno alla metà del 2006 aveva già preso parte ad oltre 125 produzioni ed era stata accreditata come co-regista della serie di film Otto and Audrey Destroy the World. Audrey ha vinto il prestigioso AVN Award come Female Performer of the Year nel 2006[6].

Nel corso dell'intervista concessa nel luglio 2007, ha affermato di non avere mai interpretato scena che non includesse anche sesso anale, quasi esclusivamente non protetto. Per di più ha affermato che "negli anni passati, ogni scena di anal che ho girato, era una scena di doppia penetrazione anale" Anche per questo motivo è considerata una "anal queen". Memorabile la performance nel film "Anal Supremacy"[5].

Audrey - che si è sempre dichiarata bisessuale - e Otto Bauer hanno divorziato nel 2012. Nello stesso anno, dopo un periodo di pausa dall'industria, ha annunciato che avrebbe girato delle nuove scene[7][8]. Nel 2014 ha lanciato TheAudreyHollander.com il suo sito ufficiale[9].

Nel 2024 è stata inserita nella AVN Hall of Fame[10].

Riconoscimenti

Filmografia

Attrice

Regista

Note

  1. ^ (EN) Internet Adult Film Database, su iafd.com. URL consultato il 20 giugno 2018.
  2. ^ Audreyhollandervod.com Archiviato il 22 aprile 2009 in Internet Archive.
  3. ^ a b Gene Ross, Chat with Audrey Hollander, su adultfyi.com, AdultFYI, 26 gennaio 2005. URL consultato il 22 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  4. ^ a b Gene Ross, Conversations with Otto Bauer, su adultfyi.com, AdultFYI, 28 novembre 2004. URL consultato il 22 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  5. ^ a b Johnny Homicide, Sexy Spreads: Audrey Hollander, su eros-ny.com, Eros NY, 24 luglio 2007. URL consultato il 30 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2009).
  6. ^ 2006 AVN Award Winners Announced AVN, su AVN. URL consultato il 28 aprile 2022.
  7. ^ Audrey Hollander Returns to Performing AVN, su AVN. URL consultato il 28 aprile 2022.
  8. ^ (EN) XBIZ, Audrey Hollander Returns With a Gang Bang, su XBIZ. URL consultato il 28 aprile 2022.
  9. ^ Audrey Hollander Launches Her Official Site AVN, su AVN. URL consultato il 28 aprile 2022.
  10. ^ AVN Staff AVN, AVN Announces Hall of Fame Class of 2024 AVN, su AVN. URL consultato il 30 dicembre 2023.
  11. ^ Jared Rutter, The 22nd Annual AVN Awards: A Jenna Jameson Kinda Night, su avn.com, AVN, 9 gennaio 2005. URL consultato il 4 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2008).
  12. ^ Gretchen Gallen, ‘Pirates’ and ‘Devil’ Sweep AVN Awards, su xbiz.com, 8 gennaio 2006. URL consultato il 22 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2006).
  13. ^ a b AVN Award Winners Announced, su avn.com, AVN, 9 gennaio 2006. URL consultato il 22 luglio 2007.
  14. ^ Jared Rutter, 2008 AVN Awards Winners Announced, su avn.com, AVN, 12 gennaio 2008. URL consultato il 18 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2008).
  15. ^ XRCO Awards Mainstream Visibility, Longevity, su xbiz.com, 3 giugno 2005. URL consultato il 22 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).

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