FV 510 Warrior
FV 510 Warrior in ambiente desertico
Descrizione
TipoAPC/IFV
Equipaggio3 + 7 fanti trasportati
ProgettistaGKN-Sankey
CostruttoreGKN-Sankey
Data impostazione1970
Data primo collaudo1980
Data ritiro dal servizioin servizio
Utilizzatore principaleRegno Unito
Altri utilizzatoriKuwait (110 Desert Warrior)
Sviluppato dal1977
Dimensioni e peso
Lunghezza6.3 m
Larghezza3.03 m
Altezza2.74 m
Peso24 t
Propulsione e tecnica
MotorePerkins CV-8 Condor a 8 cilindri diesel
Potenza550 hp
Trazionecingolata
Sospensionibarre di torsione
Prestazioni
Velocità75 Km/h
Velocità su strada75 Km/h
Autonomia500 Km
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 × cannone da 30 mm L21A1 RARDEN
Armamento secondario1 × mitragliatrice coassiale chain gun L94A1 da 7,62mm
2 × lanciagranate fumogene quadrupli
Corazzaturaalluminio(dettagli secretati)
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L'FV 510 Warrior o MCV-80 è l'IFV standard del British Army, l'esercito del Regno Unito.

È uno dei più pesanti IFV attualmente in servizio, raggiungendo, in assetto da combattimento, e con le ultime migliorie alla protezione, facendo ricorso anche a protezioni del tipo Chobham, le 30 t nelle ultime versioni, distinguendosi per una grossa torretta biposto, fornita di un cannone Rarden da 30mm. La velocità massima è di 75 km/h, grazie a un generoso motore Perkins CV8 TCA, diesel con otto cilindri, in grado di erogare ben 550Hp. A bordo trovano posto tre membri dell'equipaggio e 7 soldati, che accedono all'interno tramite una porta posteriore.

Storia

La società GKN-Sankey, che aveva costruito quasi tutti gli APC FV432 e derivati per l'esercito britannico, ottenne nei primi anni 70' un contratto per lo sviluppo di un nuovo veicolo da combattimento. Il lavoro progettuale di dettaglio iniziò nel 1977 e i primi prototipi erano già in grado di operare nel 1980. Con conseguenti e scrupolosi collaudi da allora.

Struttura

Il Warrior è un cingolato con scafo in alluminio corazzato saldato.[1] Il conducente siede davanti, a destra, sotto una cupola con periscopio gradangolare intercambiabile con un periscopio per la visione notturna.[1] Il vano motore è situato alla sua sinistra e contiene il "Powerpack", costituito da un motore e dalla trasmissione automatica, che può essere rimosso in blocco.[1]

Al centro del tetto vi è una torretta biposto per il capocarro che siede a destra, e per il cannoniere; entrambi dispongono di una propria botola e di periscopi per la visione notturna/diurna.[1] L'arma principale è un cannone semiautomatico Rarden da 30 mm, alla cui sinistra è montata una mitragliatrice coassiale meccanica Hughes Chain Gun da 7,62 mm.[1] La torretta è brandeggiata elettricamente, ma l'alzo è manuale. Su ciascuna delle 4 pareti della torretta è montata una camera di evacuazione dei gas di sparo.[1] Si entra nello scomparto truppe attraverso due portelli posteriori e all'interno vi sono i sedili per 7 fanti.[1] Ogni sportello porta un blocco visivo e ai 4 angoli del tetto sono fissati periscopi senza oblò per il tiro.[1] Dietro la torretta vi è una grossa botola.[1] La sospensione è a barre di torsione applicate ai sei rulli di ciascun cingolo. Il veicolo non è anfibio, non avendo l'esercito britannico richiesto questa modalità.[1]

Modifiche moderne

Fin dall'inizio il Warrior non disponeva di feritoie per il tiro dall'interno con le armi leggere, in quanto la dottrina britannica prevedeva lo sbarco della squadra per combattere. La protezione, già molto buona in partenza, è stata progressivamente incrementata, con l'aggiunta, ad esempio, di protezioni aggiuntive Chobham, come il grosso cuneo anteriore o la pannellatura laterale, in modo da poter resistere ai colpi dei lanciarazzi della classe dell'RPG-7. Sono disponibili buoni apparati di scoperta e tiro giorno/notte.

Utilizzo

Il Warrior ha avuto il battesimo del fuoco durante la Prima guerra del Golfo e, successivamente, è stato impiegato estesamente nei Balcani. In Bosnia, grazie alle sue capacità incassatrici e alla potenza dell'armamento, era stato ribattezzato "la morte bianca", in ragione del fatto che i veicoli della missione ONU erano dipinti di bianco e, dopo infiniti ammonimenti ai contendenti, avevano iniziato a rispondere al fuoco. È stato adottato in 110 esemplari dal Kuwait nella versione Desert Warrior.

Varianti

FV512 Mechanised Combat Repair Vehicle

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k Grande enciclopedia delle armi moderne - I mezzi corazzati (Alberto peruzzo editore).
  2. ^ MCV-80 Warrior Infantry Fighting Vehicle, su Military-today.com. URL consultato il 2 novembre 2020.
  3. ^ Armoured Ambulances, Think Defence, 28 settembre 2015. URL consultato il 2 novembre 2020.
  4. ^ (EN) The Nineties, su Think Defence. URL consultato il 2 novembre 2020.

Voci correlate

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