Vincenzo Manfredini, in russo Винченцо Манфредини? (Pistoia, 22 ottobre 1737San Pietroburgo, 16 agosto 1799[1]), è stato un compositore, clavicembalista e teorico musicale italiano, figlio del compositore e violinista Francesco Manfredini e fratello minore del castrato Giuseppe Manfredini.

Biografia

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Studiò musica con il padre, quindi con Giacomo Antonio Perti (1661-1756) a Bologna e Gian Andrea Fioroni (1716-1778) a Milano. Fine 1757 inizio 1758 accompagnò il fratello Giuseppe a Mosca con la troupe di Giovanni Battista Locatelli. A San Pietroburgo divenne maestro di cappella di Pyotr Fyodorovitch, che, divenuto zar nel 1762 con il nome di Pietro III, lo nominò maestro della compagnia di opera italiana di corte. Confermato temporaneamente in questo posto da Caterina II, compose opere e lavori d'occasione, ma, con l'arrivo di Baldassare Galuppi nel 1765, venne relegato a comporre balletti rappresentati negli intermezzi delle opere del rivale e a svolgere l'incarico di insegnante di clavicembalo per l'erede al trono Pavel Petrovich.

Nel 1769 fece ritorno a Bologna, intestatario di una pensione. Compose una Armida sul famoso libretto di Jacopo Durandi, che fu rappresentata in prima in maggio 1770 nel Nuovo Pubblico Teatro di Bologna.[2] Poi compose il suo Artaserse, dramma per musica, rappresentato in prima durante il Carnevale di Venezia di gennaio 1772, al Teatro San Benedetto. Dopo queste due tentativi di affermarsi con la musica operistica, Manfredini si dedicò soprattutto a scrivere opere teoriche e all'insegnamento, pubblicando ancora però delle sinfonie (1776) e quartetti d'archi (1781).

Quando Pavel Petrovich salì al trono nel 1796 come Paolo I, invitò il suo vecchio maestro, che arrivò nel settembre 1798, ma non assunse formalmente alcun incarico e morì a San Pietroburgo l'anno seguente.

L'opera teorica di Manfredini Regole armoniche, o sieno Precetti ragionati (Venezia, 1775) si compone di due parti, un'introduzione agli elementi della composizione e all'accompagnamento alla tastiera. Fu tradotta in russo da Stepan Degtyaryov (1766-5 maggio 1813), compositore, direttore d'orchestra e cantante.

Le osservazioni di Manfredini sul corretto metodo di insegnamento del canto suscitarono la vigorosa opposizione di un altro teorico musicale dell'epoca, Giovanni Battista Mancini. La seconda edizione delle Regole armoniche (Venezia, 1797) era riveduta e ampliata con nuove sezioni sul canto e sul contrappunto.

Lavori

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Manfredini compose numerose opere, balletti, cantate, musica sacra (compreso un requiem), sinfonie, concerti, quartetti d’archi e musica da camera:

Opere composte per la corte imperiale russa

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Altre opere

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Musica sacra

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Altre opere vocali

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Balletti

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Opere strumentali

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Trattati di musica

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Ubicazioni delle opere

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(Oltre le ubicazioni già indicate tra parentesi qui sopra.)

Note

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  1. ^ Delle volte viene menzionata la data del 2 agosto, che corrisponde al 16 secondo il calendario giuliano.
  2. ^ V. D.J. Buch.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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