Suprema confessione | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Germania Ovest |
Anno | 1956 |
Durata | 91 min |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Sergio Corbucci |
Soggetto | Sergio Corbucci |
Sceneggiatura | Sergio Corbucci, Luciano Lucignani, Gianni Puccini e Piero Vivarelli |
Casa di produzione | Gea Cinematografica, CCC Film Artur Brauner |
Distribuzione in italiano | Variety Film |
Fotografia | Marco Scarpelli e Luciano Trasatti |
Musiche | Carlo Innocenzi |
Scenografia | Elio Balletti |
Interpreti e personaggi | |
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Suprema confessione è un film del 1956 diretto da Sergio Corbucci.
La moglie di un direttore d'orchestra dal passato burrascoso accetta di incontrare un ricattatore in un albergo. La donna rifiuta di concedersi all'uomo, che muore cercando di fuggire dalla polizia, sopraggiunta nel frattempo. Il marito però non ha più fiducia in lei. Una malattia del figlioletto riavvicinerà i due sposi.
Il film è ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime, molto in voga tra il pubblico italiano negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito ribattezzato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.