Scleropages formosus | |
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Scleropages formosus in acquario | |
Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Osteoglossiformes |
Famiglia | Osteoglossidae |
Specie | Scleropages formosus |
Sinonimi | |
Pesce drago, Arowana asiatica |
Lo Scleropages formosus, noto anche con il nome di pesce drago o Arowana asiatico, appartiene alla famiglia degli Osteoglossidae.
Proviene dall'Asia sud-orientale, precisamente da Myanmar, Malaysia, Thailandia ed Indonesia[2]. In questi paesi viene allevato in acquari come portafortuna e viene venerato come se fosse una divinità, perché le credenze popolari dicono che, se il pesce è in buona salute, lo sarà anche chi lo tiene.[3].
In genere non supera i 90 cm di lunghezza[4] e la sua livrea è molto varia a seconda della varietà (dal giallo al rosso). Il suo corpo è compresso sul dorso, perché questo pesce ama nuotare vicino alla superficie.
Date le sue dimensioni finali (90cm) e il suo comportamento naturale, questa specie e gli altri osteoglossiformes sono sono inadatti per gran parte dei comuni acquari di casa.[5]
Necessita di un acquario da 3x1.50x1.50 m.[6]
È sconsigliato usare cibo vivo,sia per motivi etici[7] sia perchè è in grado di trasmettere malattie e parassiti ai propri pesci domestici[8].
In acquario, agli esemplari di piccole dimensioni possono essere offerti chironomus, piccoli lombrichi, gamberi tritati e simili surgelati mentre gli adulti accettano strisce di carne di pesce, gamberi/gamberetti, cozze, gamberi di fiume, lombrichi più grandi surgelati. Oltre a questi possono essere anche nutriti con mangime secco.[9]
È protetto dalla CITES e la suaortazione per l'acquariofilia è controllata.[11] [12] Ciò nonostante la cattura per il to acquariofilo è tuttora una causa di rarefazione delle popolazioni naturali, specie per le varietà più colorate. La causa principale di minaccia è attualmente la perdita dell'habitat, a causa del prosciugamento delle zone umide, per far spazio all'agricolturadel disboscamento.[1]