Mai dire TV
Anno1991-1993
Generesatirico
Durata25/30 min
Realizzazione
ConduttoreGialappa's Band
Casa di produzioneFininvest
Rete televisivaItalia 1

Mai dire TV era una trasmissione satirica, ideata dalla Gialappa's Band con la collaborazione di Davide Parenti, trasmessa da Italia 1 dal 21 settembre 1991 al 21 luglio 1993.

Descrizione del programma

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Era una sorta di collage delle stranezze e delle follie delle televisioni locali italiane nel periodo della loro massima fioritura (i primi anni novanta) e delle televisioni estere, montato e commentato, con l'usuale ironia caustica e dissacrante, dalle voci della Gialappa's Band, in modo da mantenere la finzione scenica di una «diretta» in cui gli spettatori seguono l'improbabile «zapping» satellitare dei tre «narratori».

La trasmissione ha avuto due stagioni, una prima di 39 episodi e una seconda di 20 (di cui l'ultima è una puntata riassuntiva-antologica). La principale differenza tra la prima e la seconda stagione è la sigla di testa, originale nella prima e sostituita da un medley di L'italiano di Toto Cutugno e Bohemian Rhapsody dei Queen.

Ogni puntata aveva inoltre un ospite (spesso una personalità o un personaggio televisivo, a volte persino una delle «vittime» della trasmissione stessa) che veniva mostrato al videocitofono mentre chiedeva, invariabilmente invano, di partecipare al programma (tra gli ospiti, si sono visti Paolo Bonolis, Maurizia Paradiso, Elio e Faso di Elio e le Storie Tese, Cesare Cadeo, Gene Gnocchi e tanti altri).

Altra caratteristica distintiva della trasmissione è la segnalazione dei potenziali «bersagli» da parte degli stessi spettatori mediante una pagina Videotel (antesignano di Internet). Bersaglio frequente della Gialappa's erano le trasmissioni che ironizzavano sugli stereotipi dell'italianità; è però bene notare che lo stesso trio non aveva alcuna remora nell'ironizzare sugli stereotipi di altre nazionalità, pertanto il loro sfoggio di «indignazione» è probabilmente da intendersi in maniera ironica.

Specie nella seconda stagione, la trasmissione intervallava al «nuovo» materiale alcuni filmati d'archivio delle reti Mediaset (allora Fininvest) ed anche spezzoni di alcune trasmissioni di Telemilano 58 (emittente televisiva locale lombarda che nel 1980 si trasformò in Canale 5) che ritraevano alcune personalità televisive prima del raggiungimento della loro notorietà. Tra i più frequentemente mostrati, l'embrionale programma di intrattenimento Lo Sprolippio, presentato da un giovanissimo Claudio Lippi, affiancato da un irriconoscibile Maurizio Mosca ed un'esordiente Barbara D'Urso come annunciatrice e valletta.

Personaggi resi celebri da Mai dire TV

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Altri programmi "bersaglio" di Mai dire TV

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«Disturbatori» al videocitofono

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Durante la conduzione del programma la Gialappa's veniva interrotta da dei «disturbatori» che suonavano al videocitofono, spesso per futili motivi. Di seguito, l'elenco degli "intrusi" puntata per puntata, con il motivo per cui avevano citofonato:

Note

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  1. ^ Salvatore Gulisano, è morto il Mago Gabriel: celebre personaggio della Gialappa’s Band, Il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2019.
  2. ^ Donato Mitola: l’ineffabile cantante di Mai Dire TV, orrorea33giri.com, 20 novembre 2006 (aggiornato poi nel maggio 2018).
  3. ^ Alessandro Cavazza, Lorenz is ded e non stiamo scherzando, su New Hyronja, 23 febbraio 2007. URL consultato il 5 febbraio 2008.
  4. ^ Michele Giordano, dalla Ciociaria contro i "telefetentoni". Corriere della Sera, 8 settembre 1992
  5. ^ Si è spento Michele Giordano - Il Tempo, 7 ottobre 2008
  6. ^ Ancona, morto Anastasio: fu il fondatore di Tv Emmanuel e celebre “Tuttologo”, Il Messaggero, 23 febbraio 2016.
  7. ^ Don Giancarlo Fiorito di anni 84
  8. ^ E- morto don Giancarlo Fiorito Due mesi fa cadde dalla finestra - Cronaca - Gazzetta di Mantova, su gazzettadimantova.gelocal.it. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  9. ^ Pagina dedicata al "progetto imperiale"
  10. ^ È morta Mamma Franca, icona livornese delle televendite - Video, Il Tirreno, 1º febbraio 2017.
  11. ^ Luca Di Ciaccio, Un saluto circolare, addio Concetta Mobili, su TeleFree.iT, 26 aprile 2005. URL consultato il 5 febbraio 2008.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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