Chuan Lu (Kuytun, 8 febbraio 1971) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico cinese.
Il padre, Lu Tianming, è un celebre scrittore.[1]
Si è interessato al cinema a 16 anni dopo aver visto i film di Zhang Yimou e Chen Kaige, ma a 18 anni è stato spinto dal padre a frequentare l'Accademia militare e ad arruolarsi nell'Esercito Popolare di Liberazione, dove militò per otto anni.[2] Si diplomò alla Accademia del Cinema di Pechino con una tesi su Francis Ford Coppola. La sua carriera di cineasta è iniziata nel 1998 come sceneggiatore della popolare serie televisiva Black Hole.[2]
Considerato una nuova importante voce nel cinema cinese[1], i suoi primi due film furono produzioni di piccolo budget che hanno ottenuto consensi sia tra il pubblico cinese sia tra quello internazionale: The Missing Gun (2002) e Kekexili: Mountain Patrol (2004). Kekexili vinse il Golden Rooster e il Golden Horse come miglior immagine e premio speciale della giuria al 17 ° Tokyo International Film Festival.
Il terzo film, City of Life and Death, rilasciato nell'Aprile 2009 riscosse successo critico e commerciale. Allo stesso tempo, però, il tratto di simpatia nei confronti del soldato giapponese[3] suscitò polemiche in Cina. Il film vinse il premio per miglior regista premio al 4° Asian Film Awards. Il film ha vinto il miglior film e la migliore fotografia Awards a 57º Festival di San Sebastian.
Nel 2012 Lu Chuan ha diretto il film storico The Last Supper, dedicato alla disputa Chu-Han, l'interregno seguito alla caduta della dinastia Quin che si è concluso con l'ascesa della dinastia Han.[4]
Nel 2015 ha diretto il film d'azione Chronicles of the Ghostly Tribe, adattamento del romanzo di Zhang Muye Ghost Blows Out the Light.[5]
Nel 2016 ha diretto il documentario naturalistico Born in China. Co-prodotta da Disney, l'opera si focalizza sulla vita di alcuni animali nei territori selvaggi della Cina centrale.[6]
Nel 2023 ha diretto Beijing 2022, il film ufficiale dei Giochi olimpici. Il film, prodotto da Zhang Yimou, ha aperto il Beijing International Film Festival. Fra i temi vi sono la difficoltà di organizzare i Giochi olimpici durante la pandemia COVID-19[7] e la capacità degli atleti di esprimere lo spirito olimpico. Fra questi il pattinatore di figura giapponese Yuzuru Hanyū, lo snowborder cinese Su Yiming e il pattinatore di short track Wu Dajing.[8][9][10] Il film ha vinto la Guirlande d'Honneur al Milano International Sport Movies & TV Festival 2023.[11]