Dirt album in studio | |
---|---|
Artista | Alice in Chains |
Pubblicazione | 29 settembre 1992 |
Durata | 57:35 |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 |
Genere | Grunge Alternative metal |
Etichetta | Columbia Records |
Produttore | Dave Jerden, Alice in Chains |
Registrazione | 1992 |
Formati | LP, MC, CD, 2 CD, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 70 000+) ![]() (vendite: 100 000+) ![]() (vendite: 5 000 000+) |
Alice in Chains - cronologia | |
Logo | |
![]() | |
Singoli | |
|
Dirt è il secondo album del gruppo musicale statunitense Alice in Chains, pubblicato il 29 settembre 1992.
Considerato il lavoro più rilevante del gruppo nonché uno dei migliori del periodo d'oro del grunge, l'album fu realizzato quando il cantante Layne Staley era ormai totalmente dipendente dall'eroina: le atmosfere cupe e i testi influenzati dalla dipendenza, tuttavia, trovarono un enorme riscontro nel pubblico dell'epoca e il disco arrivò al sesto posto nella classifica dei duecento più venduti stilata da Billboard. È inoltre l'ultimo lavoro in cui compare il bassista originario Mike Starr, che sarà sostituito da Mike Inez.
Le canzoni Sickman, Junkhead e Dirt sono basate sulla tossicodipendenza di Staley, mentre Rooster è basata sull'esperienza nella guerra del Vietnam del padre del chitarrista Jerry Cantrell (il titolo era il nomignolo con il quale veniva chiamato durante il conflitto). Il pezzo Untitled (Iron Gland), composto da un insieme di rumori accompagnati da un urlo, vede la partecipazione del cantante degli Slayer Tom Araya: l'amicizia tra i due gruppi nacque durante il Clash of the Titans del 1990 e quando Cantrell chiese ad Araya di eseguire un urlo tipico degli Slayer da inserire nell'album lui accettò con piacere. La frase pronunciata è "I'm Iron Gland!".
Dall'album vennero estratti cinque singoli (Would?, Them Bones, Angry Chair, Rooster e Down in a Hole) e dal punto di vista stilistico segna l'abbandono delle sonorità del precedente Facelift (caratterizzato da influenze dell'heavy metal classico e dell'hard rock) per accostarsi ad uno stile più cupo, malinconico e lento di influenza sludge metal e stoner metal.
La copertina, voluta dalla band, raffigura una ragazza nuda immersa nel fango in una landa desertica. È stata realizzata dalla designer e creativa Mary Maurer e dal fotografo e regista Rocky Schenck, che ha fatto allestire il set nel proprio studio. La protagonista, scelta dalla band stessa dopo un casting fotografico, è una giovane attrice teatrale che cercava di farsi spazio in televisione e nel cinema, Mariah O'Brien, che aveva da poco posato per la copertina di un singolo degli Spinal Tap. Lo shooting, alla presenza del batterista Sean Kinney, ebbe luogo domenica 14 giugno 1992 e durò circa otto ore[5].
Dirt è stato inserito all'ottavo posto nella lista dei cinquanta album più influenti di tutti i tempi stilata dalla rivista Kerrang! nel 2003[6]; la stessa testata lo ha piazzato al primo posto nella classifica dei migliori album del 1992.
È stato inoltre classificato al quinto posto come miglior album degli ultimi due decenni da Close-Up[7] ed è stato incluso nel libro 1001 Albums You Must Hear Before You Die del 2005[8].
Nel giugno 2017 Rolling Stone ha collocato l'album alla ventiseiesima posizione nella classifica dei cento migliori album metal di tutti i tempi[9].
Classifica (1992/93) | Posizione massima |
---|---|
Australia[14] | 13 |
Canada[15] | 25 |
Finlandia[16] | 11 |
Germania[14] | 37 |
Norvegia[14] | 15 |
Nuova Zelanda[14] | 36 |
Paesi Bassi[14] | 17 |
Regno Unito[17] | 42 |
Stati Uniti[18] | 6 |
Svezia[14] | 11 |