Volta di San Piero | |
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Altri nomi | Arco di San Pierino |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Firenze |
Quartiere | quartiere 1 |
Codice postale | 50122 |
Informazioni generali | |
Tipo | strada coperta |
Pavimentazione | lastrico |
Intitolazione | chiesa di San Pier Maggiore |
Collegamenti | |
Inizio | via dell'Oriuolo |
Fine | piazza San Pier Maggiore |
Mappa | |
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La volta di San Piero, meglio conosciuta come arco di San Pierino, è un passaggio coperto tra piazza San Pier Maggiore e via dell'Oriuolo angolo via Sant'Egidio/Borgo Pinti a Firenze.
Da non confondere con l'arco seicentesco ben più in vista nella piazza (si tratta invece dei resti dell'antica chiesa di San Pier Maggiore, distrutta nel Settecento)[1], l'arco di San Pierino è invece un passaggio coperto piuttosto lungo e molto più antico, realizzato in conci di pietraforte a vista.
Si ritiene che sia un vestigio dell'antica cinta muraria di Firenze, quella realizzata tra il 1173 e il 1175, che proprio qui girava ad angolo verso sud, verso l'Arno. In particolare qui si doveva aprire la postierla degli Albertinelli, dal nome di una famiglia che aveva le case in questa zona, e che era sorvegliata dalla torre dei Pazzi di Valdarno, di cui restano le vestigia in borgo Albizi 30 rosso. Su via dell'Oriuolo infatti la porta era contrassegnata da uno stemma Pazzi, oggi illeggibile. Dell'epoca in cui l'arco era una struttura difensiva restano alcune botole nel soffitto, per lo più murate, ma una delle quali conserva ancora una copertura in legno.
Dentro il passaggio vennero ricavate nel tempo alcune botteghe di cibarie, mescite di vino, friggiorie e trippai, alcune delle quali sono tuttora esistenti. Vennero descritti anche da Bruno Cicognani ne La cantiflora.
Insieme con la retrostante piazza, l'arco è stato sottoposto ad un radicale rifacimento della pavimentazione e dell'illuminazione nel 2008[2].