Roger Caillois

Roger Caillois (Reims, 3 marzo 1913Le Kremlin-Bicêtre, 21 dicembre 1978) è stato uno scrittore, sociologo, antropologo e critico letterario francese.

Biografia

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Nato in una famiglia della piccola borghesia di Reims, Roger Caillois fece gli studi secondari nel liceo della sua città[1], dove ebbe come professore di storia-geografia Georges Bidault. Durante gli anni del liceo frequentò anche Roger Gilbert-Lecomte e il gruppo della rivista Le Grand Jeu.

Stabilitosi con la famiglia a Parigi alla fine degli anni venti, seguì al Liceo Louis-le-Grand le classi preparatorie all'École normale supérieure[2][3] ed ebbe come compagni Jacques de Bourbon Busset, André Chastel e Pierre Grimal[2]. Ammesso quindi alla Scuola Normale Superiore nel 1933, fu per qualche tempo vicino ai surrealisti, prima di rompere con il movimento nel 1934. Nello stesso periodo conobbe anche Gaston Bachelard, René Daumal e André Breton e si appassionò della poesia di Rimbaud, Lautréamont e Saint-John Perse.

Docente di grammatica, uditore all'École pratique des hautes études dove assistette alle conferenze di Georges Dumézil (con il quale era "in strettissimi rapporti di collaborazione e d'amicizia"[N 1]), Alexandre Kojève e Marcel Mauss, Roger Caillois iniziò a dare vita a un pensiero originale, nutrito di sociologia e antropologia, ma votato soprattutto all'esplorazione del sacro. Autore, già prima della guerra, di due saggi intitolati Il mito e l'uomo (1938) e L'uomo e il sacro (1939), Roger Caillois fondava[N 1] nel 1937, con Georges Bataille, Michel Leiris e Pierre Klossowski, il "Collège de sociologie". Il suo nome, a quel tempo è legato a parecchie attività dell'estrema sinistra antifascista.

Il suo incontro con la letterata argentina Victoria Ocampo doveva portarlo, nel luglio 1939, a lasciare la Francia per l'Argentina, dove restò per tutta la durata della guerra. Egli sostenne attivamente oltre-Atlantico la lotta contro il nazismo fondando la rivista "Les Lettres françaises" nel 1941, e l'istituto francese di Buenos Aires. Dal 1945 al 1946, fu anche il successore di Raymond Aron nella redazione di "La France Libre".

Di ritorno in Francia dopo la Liberazione, Roger Caillois doveva rinunciare ai suoi impegni politici per consacrarsi alla sua opera e alle sue attività letterarie. Diventato funzionario dell'UNESCO nel 1948, effettuò numerosi viaggi attraverso il mondo e contribuì a far scoprire al pubblico francese la letteratura latino-americana, lanciando presso Gallimard la collana "Croix du Sud". Nel 1952 fondò "Diogène", rivista a vocazione internazionale e pluridisciplinare che diresse sino alla morte con l'aiuto di Jean d'Ormesson.

La sua opera, che deve molto all'esplorazione dei mondi poetici dell'immaginario e del fantastico, costituisce un apporto essenziale e perfettamente originale alla critica letteraria e alle scienze umane del XX secolo. Possiamo ricordare Le Rocher de Sisyphe, Puissance du roman, Babel, Poétique de Saint-John-Perse, L'Incertitude qui vient des rêves, Les Jeux et les Hommes, Puissances du rêve, Au coeur du fantastique, Anthologie du fantastique, La Pieuvre, Essais sur la logique de l'imaginaire, Approches de l'imaginaire, Le Fleuve Alphée, ma i molti suoi testi sono ripetuti e ripresi più volte, quasi a voler ricreare quella vertigine di cui ha spesso parlato.

Infine l'uomo, affascinato dal mondo minerale, consacrò parecchie opere anche alla gemmologia. Roger Caillois fu eletto all'Académie française il 14 gennaio 1971 sul seggio di Jérôme Carcopino. La sua elezione avvenne al secondo turno con 16 voti contro 11 del romanziere Henri Queffélec[4]. Nel 1978 ricevette dal Ministero della Cultura francese il Grand Prix national des lettres.[5] Sposò Yvette Billod, dalla quale ebbe una figlia (Catherine), poi, nel 1957, Alena Vichr. Morto nel 1978, è sepolto nel cimitero di Montparnasse[6].

Critiche

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Carlo Ginzburg, in un suo testo intitolato Mitologia germanica e nazismo. Su un vecchio libro di Georges Dumézil, incluso nel libro Miti emblemi spie. Morfologia e storia, sottolinea come i temi trattati da Callois e Bataille al Collège de sociologie presentassero, e presentino, "un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste".[N 2]

Sempre da quanto presentato da Ginzburg nel medesimo testo, Alexandre Kojève, "che pure tenne una conferenza al Collège su «Les conceptions hégéliennes», aveva osservato ironicamente che il programma di Bataille e Caillois era paragonabile al tentativo di un prestigiatore di credere alla magia attraverso i propri trucchi"[7]. Anche Walter Benjamin, "ascoltatore assiduo delle conferenze del Collège"[N 2], nella conclusione della recensione a L'aridité di Caillois scrive: «È triste vedere come un'ampia corrente limacciosa sia alimentata da fonti situate ad una notevole altitudine».[7]

Opere

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Edizioni postume

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Curatele

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Carteggi

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Premi e riconoscimenti

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Dal 1991 un premio letterario intitolato a Roger Caillois è assegnato a un autore di lingua francese, e a un autore ispanamericano[10].

Note

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Annotazioni
  1. ^ a b «Nel 1937 nacque a Parigi il Collège de sociologie, singolarissimo innesto di temi maussiani su un'istituzione che, al di la dei richiami espliciti ai gruppi d'avanguardia (dada, surrealisti) si proponeva di resuscitare una società segreta o un ordine religioso. Ma più che di temi maussiani si può parlare di temi duméziliani. Uno dei principali animatori del Collège, Roger Caillois (l'altro era Georges Bataille) era allora in strettissimi rapporti di collaborazione e d'amicizia con Dumézil. Alle ricerche ancora inedite di Dumézil s'ispiravano vari contributi di Caillois all'attività del Collège, poi raccolti nel volume L'homme et le sacré, terzo di una collezione che era stata aperta da Mythes et Dieux des Germains.» (da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, pag.229, Carlo Ginzburg, Einaudi, 1986, n.ed. 2000)
  2. ^ a b «Si riconoscono facilmente i temi delle ricerche di Dumézil, tradotti nelle preoccupazioni (o ossessioni) che dominavano i protagonisti del Collége, Bataille e Caillois. Schematizzando potremmo dire che per Bataile era il nesso tra la morte (e la sessualità) e il sacro, per Caillois quello tra il sacro e il potere. In entrambi, questi temi, implicavano un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste» e «Le divagazioni di Caillois su una comunità aristocratica composta da individui spietati, tirannici, pronti ad affrontare i rigori di un'imminente età glaciale che avrebbe provocato una selezione implacabile, avevano un suono ancora più equivoco. Le connotazioni fascistizzanti di questi discorsi furono prontamente segnalate da critici di sinistra, socialisti e comunisti, nonché da un ascoltatore assiduo delle conferenze del Collège come Walter Benjamin» (da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, pag.230)
Fonti
  1. ^ (FR) Les agrégés de l'enseignement secondaire. Répertoire 1809-1960, su rhe.ish-lyon.cnrs.fr. URL consultato il 16 settembre 2023.
  2. ^ a b (FR) Odile Felgine, Roger Caillois, (Stock) réédition numérique FeniXX, 1994, ISBN 9782706281501.
  3. ^ (EN) Keith Aspley, Historical Dictionary of Surrealism, Scarecrow Press, 2010, p. 96, ISBN 9780810858473.
  4. ^ a b (FR) Roger Caillois, su academie-francaise.fr. URL consultato il 16 settembre 2023.
  5. ^ Grand prix national des Lettres, su revolvy.com. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
  6. ^ (EN) Roger Caillois, su it.findagrave.com. URL consultato il 16 settembre 2023.
  7. ^ a b da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, corrispettivamente "a" a pag.231, "b" a pag.237.
  8. ^ (FR) Le Prix, su fondation-veillon.ch. URL consultato il 16 settembre 2023.
  9. ^ (FR) Premier Prix Marcel Proust, su amisdeproust.fr. URL consultato il 16 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2018).
  10. ^ (FR) Palmarès du prix Roger Caillois, su lalettredulibraire.com. URL consultato il 16 settembre 2023.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Seggio 3 dell'Académie française Successore Jérôme Carcopino 1971 - 1980 Marguerite Yourcenar
Controllo di autoritàVIAF (EN92201126 · ISNI (EN0000 0001 2103 0717 · SBN CFIV001135 · BAV 495/281246 · Europeana agent/base/65930 · LCCN (ENn79043940 · GND (DE118675281 · BNE (ESXX873364 (data) · BNF (FRcb11894811c (data) · J9U (ENHE987007296244105171 · NSK (HR000168402 · NDL (ENJA00435057