Riolite
CategoriaRoccia magmatica
SottocategoriaRoccia effusiva
Minerali principaliquarzo, sanidino, plagioclasio, biotite, clinopirosseno
Minerali accessoriortopirosseno, anfibolo, fayalite, cordierite
Strutturaisotropa, spesso fluidale
Tessituraafanitica (ipocristallina o vitrofirica)
Colorevariabile, ma generalmente chiaro
Sezioni sottili di riolite
plagioclasio, sanidino, biotite e cordierite (in basso a destra). San Vincenzo (LI).

La riolite è una roccia vulcanica, di composizione felsica, con tessitura afanitica (ipocristallina o vitrofirica). I fenocristalli sono di quarzo, feldspati (sanidino e plagioclasio in un rapporto solitamente di circa 1:2) e biotite. A volte si possono trovare anche fenocristalli di clinopirosseno (augite). Molto più rari l'ortopirosseno (iperstene), l'anfibolo (orneblenda) e la cordierite. Esistono varietà totalmente o quasi vetrose (ossidiane). Il colore è variabile, ma generalmente chiaro (eccetto che nelle ossidiane).
Dal punto di vista petrografico è l'equivalente effusivo del granito, anche se spesso risulta difficile inquadrare la riolite nel diagramma QAPF, a causa della grana finissima e della quantità di vetro presente.

Etimologia

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Il termine riolite è stato coniato nel 1860 da Ferdinand von Richthofen. Deriva dal greco antico per indicare la sua struttura fluidale, ma l'etimologia è incerta: potrebbe derivare da "rheo", che significa flusso[1] o da " rhúaks", che significa torrente[2] o da "rhein", che significa scorrere[3] + "lithos" ( λίθος), pietra.
Un altro nome ampiamente usato nel passato e che può essere considerato un sinonimo di riolite è Liparite (Roth, 1861, dall'isola di Lipari, Eolie).

Classificazione chimica e strutturale delle rioliti

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Posizione delle rioliti nel doppio triangolo QAPF

Le rioliti sono le rocce vulcaniche più ricche in silice. A causa della più o meno abbondante presenza di vetro nella pasta di fondo, è quasi sempre necessario ricorrere all'analisi chimica e utilizzare la classificazione TAS per collocare una roccia tra le rioliti. Però il campo delle rioliti in questo diagramma è assai vasto, per cui occorre fare ulteriori distinzioni, sia dal punto di vista petrografico (quando la roccia non è completamente vetrosa) che geochimico.

Fig. 1. Diagramma K2O % in peso - SiO2 % in peso discriminante i diversi tipi di rocce subalcaline. Il campo shoshonitico è ombreggiato in quanto le rocce che vi cadono sono classificate in base alla nomenclatura delle rocce alcaline. Da Innocenti et al. (1999) ridisegnato

Per una classificazione esauriente di queste rocce si prendono in considerazione i seguenti 4 parametri[4]:

Tabella 1. Nomenclatura delle rioliti su base chimica[4]
Rioliti Na2O + K2 O < 8%
Alcali-rioliti Na2O + K2O > 8%
Rioliti peralluminose ASI > 1,1
Rioliti peralcaline AI > 1
Pantelleriti Al2O3 < 1,33 FeOtot + 4,4
Comenditi Al2O3 > 1,33 FeOtot + 4,4

La formazione delle rioliti peralcaline viene spiegata con "l'effetto plagioclasio": il plagioclasio anortitico contiene due volte alluminio rispetto ai feldspati alcalini, quindi la cristallizzazione di anortite porterà ad un arricchimento nel liquido di K e Na e un contemporaneo impoverimento in alluminio[1]. La scarsità di allumina (o l'eccesso di alcali) viene risolto con la formazione di pirosseno (egirina) e/o anfibolo alcalino (riebeckite e richterite) e di enigmatite, nella quale gli ossidi di Fe e Ti sostituiscono l'allumina[5].
La classificazione chimica va poi collegata agli eteromorfi strutturali della riolite, che dipendono dalle modalità dell'eruzione. Così si possono avere, oltre che la riolite massiccia, il tufo riolitico, la breccia riolitica, l'ossidiana riolitica (vetro compatto), la pomice riolitica (vetro vescicolare) e l'ignimbrite riolitica[5].

Composizione chimica e norma

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Fig. 2. Classificazione chimica della riolite secondo il diagramma TAS
Media di 670 analisi[5]
% in peso
SiO2 73,95
TiO2 0,28
Al2O3 13,48
Fe2O3 1,50
FeO 1,13
MnO 0,06
MgO 0,40
CaO 1,16
Na2O 3,61
K2O 4,37
P2O5 0,07
Minerali normativi[5]
% in peso
Quarzo 32,87
Corindone 1,02
Ortoclasio 25,44
Albite 30,07
Anortite 4,76
Iperstene 1,34
Magnetite 2,14
Ilmenite 0,54
Apatite 0,17

Caratteristiche dei magmi riolitici e strutture eruttive

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Sopra ossidiana, sotto pomice e nell'angolo in basso a destra riolite

I magmi più ricchi in silice (SiO2) sono anche i magmi più viscosi. Un magma è una soluzione ionica complessa, nel quale sono presenti ioni tetraedrici SiO44- che, quando presenti in grande quantità, tendono a polimerizzare in lunghe catene. Queste molecole lineari ostacolano il flusso della lava, tanto che la viscosità di un magma riolitico (~107 poise) è di tre ordini di grandezza superiore a quella di un magma basaltico. Ciò influenza le modalità con cui il magma riolitico erutta: in prevalenza le eruzioni sono esplosive, generando depositi piroclastici come tufi, brecce vulcaniche, pomici, ignimbriti. Molto più rare sono le colate laviche, sempre di modesta estensione, perché la lava tende a accumularsi nel condotto vulcanico o all'interno del cratere, formando delle strutture rigonfie dalla forma subcircolare o ellittica dette duomi o cupole di ristagno. Questi si formano generalmente nel corso di una singola effusione lavica, ma possono continuare a crescere per la spinta di nuovo magma dal basso. L'alta viscosità e il forte attrito interno generano un regime di flusso laminare che si esprime nella struttura interna della lava (struttura fluidale, simile alla foliazione). Il risultato è un aspetto "a cipolla", in cui le lave si accavallano una sull'altra formando strutture dette rampe.
Esistono diversi tipi di duomi, che si differenziano per il meccanismo genetico[1]:

Petrogenesi dei magmi riolitici

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Le rioliti si trovano praticamente in ogni ambiente geodinamico e, semplificando, possono avere due differenti origini:

Distribuzione

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Le rioliti sono rocce molto diffuse in Italia e nel mondo anche se a livello generale, dal punto di vista volumetrico, hanno una consistenza decisamente inferiore a quella dei basalti e delle andesiti. Sono rocce tipiche della crosta continentale, anche se, in rari casi, affiorano in isole oceaniche.

In Italia:

In Europa:

Nelle Americhe:

In Oceania:

In Asia:

In Africa:

Note

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  1. ^ a b c http://www.alexstrekeisen.it/vulc/riolite.php
  2. ^ https://dizionario.internazionale.it/parola/riolite
  3. ^ Le Maitre R.W. - Igneous Rocks. A classification and glossary terms. 2nd edition (2002) - Cambridge University Press, pag. 137
  4. ^ a b F. Innocenti, S. Rocchi, R. Trigila - La classificazione delle rocce vulcaniche e subvulcaniche: schema operativo per il progetto CARG (1999) - Atti Soc. Tosc. Sci. nat.., Mem., Serie A, 106
  5. ^ a b c d Myron G. Best, Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition - Blackwell, 2003 pag. 20-31-35-capitoli 12 e 13
  6. ^ a b c Desio A. - Geologia dell'Italia (1973) - UTET, Torino, pag. 797-861
  7. ^ Cava di Riolite colonnare, su parcocollieuganei.com. URL consultato il 1º maggio 2020.
  8. ^ a b c d e Peccerillo A. - Plio-Quaternary Volcanism in Italy -Petrology, Geochemistry, Geodynamics (2005) - Springer - ISBN 3-540-25885-X
  9. ^ J. Martí, G.J., Aguirre-Díaz, A. Geyer. -The Gréixer rhyolitic complex (Catalan Pyrenees): an example of Permian caldera. Workshop on Collapse Calderas – La Réunion (2010). IAVCEI – Commission on Collapse Calderas
  10. ^ https://volcanoes.usgs.gov/observatories/cvo/ Cascades Volcano Observatory.usgs.gov.
  11. ^ a b c Farndon J. - The Illustrated Encyclopedia of Rocks of the World (2007), Paperback, pag. 54
  12. ^ http://www.geologyontario.mndmf.gov.on.ca/mndmfiles/afri/data/imaging/31M05NE0102/31M05NE0102.pdf
  13. ^ Con i suoi 16 000 km3 di volume, la Zona di Taupo costituisce la più grande massa di rioliti sulla Terra

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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