Negli ordini religiosi cavallereschi (ordini religioso-militari), gli aderenti fanno voto di combattimento accanto a quelli di castità, obbedienza e povertà personale, che sono caratteristici della tradizione monastica. Lo status d'uomo d'armi che caratterizza gli appartenenti a tali ordini, li differenzia nettamente da qualunque altro ordine religioso d'area cristiana.[2]
Storicamente nacquero con le Crociate, che diedero un nuovo significato al termine miles Christi:[4] esso non indicava più solo il "martire della fede", ma anche il "combattente al servizio della fede".[5] A quel tempo vi era però una proibizione che impediva ai cavalieri di prendere gli ordini sacri: un monaco non può spargere sangue altrui.
Bernardo di Chiaravalle, con il trattato " In lode della nuova milizia" superò questa proibizione: all'interno di questi nuovi ordini militari, posti al servizio di Cristo, si poteva essere al tempo stesso monaci e cavalieri.[6] Oltre che alle Crociate, essi sono legati alla guerra di reconquista contro i Mori in Spagna, e contro i paganiBalti in Europa Orientale e nel Baltico (nell'ambito, soprattutto, della Crociata livoniana).[7]
La maggior parte di questi ordini si estinse dopo la fine delle crociate.[8] Una parte dei nomi di tali ordini sono stati ripresi in vario modo da associazioni moderne di laici.
Militi e Canonici svolgevano la funzione primaria di custodia e guardia d'onore del Santo Sepolcro, officiandovi le funzioni religiose e assicurandone difesa armata. L'ordine è stato riformato con un nuovo statuto concesso da papa Pio IX nel 1847. Allo stato attuale è un ordine vaticano di subcollazione pontificia[9]
Sulla soppressione dell'ordine permangono opinioni discordanti fra gli studiosi. Alcuni, fra cui per prima la studiosa Barbara Frale, affermano che l'ordine si debba ritenere solo sospeso come sembrerebbe indicare la così detta "Pergamena di Chinon" redatta nel 1312 da papa Clemente V e ritrovata dalla studiosa sopraccitata nell'Archivio Segreto Vaticano;[10][11][12]
Ordine del Giardino degli Ulivi: fondato nel 1197 da Baldovino I a Gerusalemme. Si dubita dell'esistenza di quest'ordine per via della pressoché totale inesistenza di fonti;[34]
Ordine livoniano: dal 1237, i cavalieri portaspada ancora impegnati nella crociata livoniana confluirono nel neonato Ordine livoniano, ramo cadetto dell’Ordine teutonico ma che sopravvisse molto più a lungo cercando di ritagliarsi (con successo) qualche spazio di autonomia nel governo dei suoi possedimenti;[37]
Ordo Militiæ Mariæ Gloriosæ (frati gaudenti): erano un ordine militare e ospedaliero sorto nel XIII secolo per garantire la pace tra le fazioni cittadine; si estinse verso la fine del XVI secolo;[49]
Cavalieri Crociati del Sacer Ordo Societatis Jesu Christi (Società di Gesù): ordine fondato il 13 gennaio 1459 da papa Pio II;
La Milizia Aurata o Ordine dello Speron d'Oro è stata "usata" quale titolo di rango e nobilitazione fino al 1841, unico conferimento della Santa Sede a riconoscere nobiltà gentilizia e a concedere nobiltà ereditaria, nonché, con analogo valore, sostituito dall'Ordine Piano e in particolare dal Cavalierato di Prima Classe, poi di Gran Croce, fondato da Pio IX e anch'esso denobilitato da Pio XII nel 1939;[54]
Insigne Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire, creato da papa Pio IV il 1º febbraio 1562 con la Bolla "His quae" (che ne approvò anche gli Statuti) e il cui Gran Magistero con la stessa Bolla fu dato in "affidamento" alla Casa Granducale di Toscana (prima Medici e poi Lorena); nel 1587 per volontà pontificia subentrò nei beni dell'estinto Ordine di San Giacomo d'Altopascio. Oggi si configura canonicamente come "Associazione pubblica di fedeli di fondazione pontificia".[55]
^Paola Pozzessere, Ordini Monastico Militari in Occidente (secoli XII - XIV), I ed., eBook, 2013, Prodotto ID 20878994
^Alberto Gentile, Gli Ordini Cavallereschi Medievali, stupormundi.it, link verificato il 27 maggio 2020: "È certamente difficile tracciare la storia degli ordini cavallereschi e il loro impatto sul Medioevo e dal Medioevo in poi".
^Miles, treccani.it, link verificato il 27 maggio 2020: "Il termine miles si associa per lo più, nel linguaggio delle fonti medievali, al combattente a cavallo, il cavaliere, ma le sue possibili valenze sono molteplici".
^La cavallerialamescaligere.eu, 26 novembre 2015, link verificato il 27 maggio 2020: " (...) viene accentuato il carattere di "miles Christi", cavaliere al servizio di Dio nella lotta per la fede".
^"Questo ordine, conosciuto pure sotto il nome dei SS. Cosma e Damiano, si vuole sia stato istituito (...) a fine di ricompensare i fratelli ospitalieri del loro zelo nella cura degli infermi e nel riscattare i cristiani caduti nelle mani degli infedeli. Fu posto sotto la regola di San Basilio e sotto il patronato del Santi martiri Cosma e Damiano che furono abilissimi nell'esercizio della medicina. Dicesi che questi cavalieri si fregiassero di una croce rossa caricata di un cerchio che portava le immagini dei suddetti santi; alcuni recenti autori son d'opinione che questo ordine non sia mai esistito." Da Goffredo di Crollalanza, Ordine dei Santi Costa e Damiano, in Enciclopedia storico cavalleresca, Forni, p. 403. URL consultato il 28 maggio 2020..
Alain Demurger. I cavalieri di Cristo: gli ordini religioso-militari del Medioevo (XI-XVI secolo). Milano, Garzanti, 2004. ISBN 88-11-69286-5
Lorenzetti,U., Belli Montanari,C., L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Tradizione e rinnovamento all'alba del Terzo Millennio, Fano (PU), settembre 2011.