Hans Sedlmayr (Szarvkő, 18 gennaio 1896Salisburgo, 9 luglio 1984) è stato uno storico dell'arte austriaco nato in territorio ungherese.

Biografia

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Dopo gli studi di architettura al Politecnico di Vienna e di storia dell'arte all'Università di Vienna (discutendo una tesi con Julius von Schlosser sull'architetto barocco Johann Bernhard Fischer von Erlach), si avvicinò più tardi alle idee di Alois Riegl, divenendo nel dopoguerra professore di storia dell'arte nelle università di Monaco di Baviera e Salisburgo. Tra il 1970 e il 1973 insegnò pure all'Istituto Ticinese di Alti Studi a Lugano. Tra le sue opere più importanti si ricordino quelle su Borromini, ancora di grande influsso.

Si iscrisse al Partito nazionalsocialista austriaco nel 1932, ben prima dell'Anschluss, quando farne parte era addirittura illegale, senz'altra spinta che un'entusiastica adesione al suo statuto e al suo programma, scritti da Adolf Hitler, e rimase tale fin quando esplose l'attrito con la Chiesa cattolica. Nella sua opera principale in ogni caso criticherà il concetto di «purezza» della razza.[1]

Opere

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Onorificenze

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Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti (Baviera) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti (Baviera)
— 1981

Note

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  1. ^ Hans Sedlmayr, Perdita del centro, Borla, Roma, 2011, p. 190.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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