Julius Alwin Franz Georg Andreas Ritter von Schlosser (Vienna, 23 settembre 1866Vienna, 1º dicembre 1938) è stato uno storico dell'arte austriaco, l'ultimo grande rappresentante della gloriosa Scuola viennese di storia dell'arte, profondo conoscitore del Medioevo occidentale.

Biografia

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Era figlio di Wilhelm Valentin von Schlosser (1820-1870) e Sophie Maria Eiberger (1830-1916).

Fu allievo di Franz Wickhoff; nella elaborazione delle sue idee di grande importanza fu anche l'amicizia con Benedetto Croce del quale tradusse alcuni scritti.

Nel 1901 divenne Direttore delle Collezioni di Scultura e Arti applicate del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Nel 1922 succedette a Max Dvořák (1874-1921) nella cattedra universitaria viennese di Storia dell'arte.

Grande passione che fu tema portante di molti suoi saggi, è la cosiddetta "Hofische Kunst" (l'arte di corte). Questo termine, coniato dallo stesso Schlosser, descrive l'arte del gotico internazionale che fiorì nelle corti europee della fine del Trecento, inizio Quattrocento. Nei suoi scritti Schlosser abbandonava gli schemi formalistici riegliani per presentare, invece, il contesto storico e culturale nel quale le opere si manifestano, commentato mediante ampie riflessioni nell'ambito della musica , della filosofia, della scienza, della religione. L'opera d'arte non era più considerato dunque un fatto isolato, ma diventava un mondo più complesso che viveva in uno spazio storico assai più articolato. L'elemento portante di questa nuova visione storica e antiformalista è l'iconografia. Nell'ambito dell'arte cortese, Schlosser individuava quattro filoni che variamente s'intrecciano: biblico (temi sacri); cavalleresco (temi profani); amoroso (temi lirici); allegorici (temi morali).

Motivo costante della ricerca di Julius Schlosser è stata l'importanza data alla conoscenza delle fonti scritte: la ponderosa Kunstliteratur, pubblicata nel 1924 con il nome di Julius Schlosser Magnino in omaggio alle origini italiane della madre ed espressione del suo amore per l'Italia, costituisce ancora oggi il manuale fondamentale sulle fonti relative alle arti, dall'antichità all'Ottocento. È una rigorosa architettura, composta da nove libri, che affonda le sue radici nel mondo classico, trattando delle fonti prevasariane, l'età del manierismo e la Controriforma, la letteratura artistica locale, barocca e italiana rinascimentale. Perno centrale è il quinto libro: parla di Giorgio Vasari, della sua opera, dei suoi precedenti e della sua teoria storiografica. La Letteratura artistica è un vero e proprio monumento di erudizione e di dottrina.

Opere principali

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Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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