Fornimento di una spada tp. "striscia" - ca. 1580

L'elsa, detta anche fornimento, è l'insieme delle diverse parti atte alla presa e al controllo di un'arma bianca manesca, solitamente del tipo spada[1]: la guardia, la manica e il pomolo.

Si tratta, spesso, della parte dell'arma più sontuosamente decorata. Sin dal Medioevo, in Occidente, la presenza di appositi scomparti nell'elsa (nella guardia tanto quanto nel pomolo) aveva permesso all'utente di conservare dentro la spada reliquie sacre e profane, aumentando il prestigio dell'arma.

Costruzione

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Nel suo insieme, l'elsa si compone di tre elementi:

Fa formalmente parte del fornimento anche il codolo o spiga, la parte terminale della lama che, allungata, penetra nell'impugnatura e viene ad essa fissata, con vari metodi, in modo da assicurare l'assemblaggio del tutto. Le tecniche per assicurare il fissaggio dell'elsa al codolo variano grandemente a seconda delle epoche e delle culture, e rappresentano in effetti uno degli aspetti cruciali della fabbricazione di una spada. Il punto di attacco tra lama e codolo viene chiamato ricasso.

Nei modelli europei post-medievali, lama ed elsa dialogano tramite il ricasso, una parte non affilata della lama, comunque distinta dal codolo immanicato, sulla quale si articolano le diverse componenti della guardia: bracci di rinforzo, archetti, valve ecc.

Guardia

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La guardia è la parte dell'elsa deputata alla protezione della mano dell'utente.

Manica

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Parte dell'elsa preposta al controllo fisico vero e proprio dell'arma, la manica risente moltissimo della foggia e delle dimensioni della lama.
Il genere "Spada" comprende un insieme grandemente disomogeneo di armi manesche, oscillante, quanto a dimensioni, tra i 40 cm delle prime Spade dell'età del bronzo agli oltre 150 cm degli Zweihänder quattrocenteschi. Conseguentemente al variare delle dimensioni e del peso della lama e, più in generale, della spada, variano le dimensioni della manica. Solitamente si dividono le maniche in tre categorie:

Premesso quanto sopra, il rapporto manica-lama non era strettamente mandatario. Talune spade, come la famosa katana giapponese, pur non avendo dimensioni esageratamente grandi, presentano comunque impugnatura a due mani per garantire allo schermidore una presa quanto più stabile e variegata possibile. Spesso, cioè, erano la pratica e la consuetudine a stabilire quanto la manica dovesse essere lunga.

Pomolo

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Il pomolo, costituito da un pomello di metallo di varia foggia situato alla base dell'impugnatura, è invece necessario per assicurare un bilanciamento ottimale dell'arma, oltre che per migliorare la presa.

Storia

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Spada da lato
Spada di Ladislao IV di Polonia

In Occidente, fu nel corso della prima Età Moderna che la produzione delle else raggiunse il suo apice quanto a varietà e particolarità dei modelli.
La costituzione di una realtà sociale "civile" quanto meno idealmente discinta dalla realtà "bellica" iniziò a premere in favore di una netta distinzione tra lo stile di vita del "cittadino" e quello del "soldato". Nella realtà, il XVI ed il XVII secolo furono comunque secoli caratterizzati da una notevole violenza d'ambito civile, con un sistematico persistere, soprattutto nelle regioni mediterranee (Italia e Spagna), di scontri tra fazioni, fenomeni di consorterie armate private ed endemico banditismo. In un simile contesto, gli armaioli europei si trovarono a gestire ordini per utenti di due tipi diversi: i cittadini e i soldati:

Precisazione etimologica

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Il vocabolo italiano "Elsa", anche "Elso", sarebbe stato derivato, come altri termini dell'oplologia, dall'antico germanico[2]:

«ELSA ed ELSO. s.f. e m. In franc. Garde de l'epée. Quel ferro intorno al manico della spada, che difende la mano. È voce teutonica.»

La parola Elsa, intesa come insieme delle parti che permettono l'uso della spada[3], è comunque già presente in un testo cardine della lingua italiana quale la Divina Commedia:

«Quel della Pressa sapeva già come / regger si vuole, ed avea Galigaio / dorata in casa sua già l'elsa e 'l pome.»

Più recente è invece l'uso di "Fornimento" quale sinonimo di elsa.

«FORNIMENTO. Tutto il guarnimento d'elsi della spada, o della sciabola. In franc. Monture

Note

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  1. ^ Presso le culture guerriere del subcontinente indiano, il ricorso all'elsa fu generalizzato alla totalità delle armi bianche manesche, non solo la spada ma anche la mazza d'armi, la scure d'arcione, il pugnale (v. khanjar) e persino ad alcuni tipi di arma inastata. A titolo di esempio non esaustivo si consiglia la presa visione del repertorio iconografico presente in Abbott, Philip [et al.] (2007), Armi : storia, tecnologia, evoluzione dalla preistoria a oggi, Milano, Mondadori, ISBN 978-88-370-5218-8.
  2. ^ La stessa cosa vale, a titolo di esempio, per il "brando", dal tedesco medievale brand (spada/lama grossa) - Grassi, Giuseppe (1833), Dizionario militare italiano, 2. ed. ampliata dall'a., Torino, Società Tipografica Libraria, v. I-II, p. 287 : BRANDO. s.m. in franc. Brand. Spada lunga, grossa e tagliente, che si maneggia anche a due mani dai cavalieri e dagli uomini d'arme: andata in disuso con le arme di que' tempi, la voce rimase agli oratori ed ai poeti come sinonimo d'Ogni spada.
  3. ^ Precisazione doverosa dato che Dante Alighieri rimanda anche, nel suo testo, all'Elsa, fiume della Toscana cui si deve il nome della Valdelsa.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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