Un Ratelé[1], la tipica rastrelliera di legno per la conservazione del pane nero (Museo etnografico del Petit-Monde, a Torgnon)

La cucina tradizionale della Valle d'Aosta presenta ricette dall'alto contenuto calorico a base di selvaggina e fontina, formaggio D.O.P..

La tradizione culinaria valdostana mostra grandi affinità con le regioni transalpine limitrofe: la Savoia, l'Alta Savoia e il Vallese.

Paragonata al resto d'Italia, si evidenzia soprattutto l'assenza del frumento, sostituito dal mais e dalla segale, utilizzati nell'ordine per la polenta e per il pane.

Un altro elemento che scarseggia nei piatti tradizionali è l'olio, sostituito da burro e altri grassi vegetali e animali. La presenza del riso è localizzata nella zona della val di Cogne e la si deve all'origine piemontese degli abitanti.

Un marchio denominato Saveurs du Val d'Aoste[2] è stato creato per la salvaguardia dei prodotti tradizionali a livello locale.

Vini

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Riportiamo un elenco dei più importanti vini DOC valdostani:

Prodotti tipici[3]

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Latticini

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Fontina

Altre chicche casearie prodotte nella regione sono: Becca d'Aveille (Quart), Champchevrette (Saint-Marcel), Coquadar (Cogne), Pavé d’Homené (Saint-Pierre), Pegnoriun (Gran San Bernardo), Toma dell'Ourty (Vallone d'Alleigne). Tra i formaggi antichi, invece, lo storico Jean-Baptiste de Tillier ricorda anche il Cittrun, il Grisen, il Saint-Barthélemy, il Muney e il Layet.[11].

Salumi

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Primi piatti

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Favò

Verdure

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Secondi

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Dolci

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Tegole valdostane

Frutta

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Liquori

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Coppa dell'amicizia, spesso usata per bere il Caffè alla valdostana

Proverbi e canzoni

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(« Latte sul vino, è veleno; vino sul latte, è da augurare »).

Lo fromadzo frëque l'at trèi vertu: toute la fam, la sèi, é lave lé dèi
(« Il formaggio fresco ha tre virtù: leva la fame, la sete, e lava le dita »).

À la santé de Noé,
Patriarche digne
Qui fut le premier à planter
L'arbre de la vigne
Noé, qui redoutait de l'eau,
Se bâtit un grand bateau,
Qui fut son, son, son
Qui fut re, re, re
Qui fut son, qui fut re
Qui fut son refuge au temps du déluge.

Note

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  1. ^ Museo virtuale Valtournenche - www.museovaltournenche.org
  2. ^ Saveurs du Val d'Aoste sur www.region.vda.it Archiviato il 27 marzo 2013 in Internet Archive..
  3. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici
  4. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/fontina
  5. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/formaggi/fromadzo
  6. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/formaggi/toma-di-gressoney
  7. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/formaggi/salignon
  8. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/formaggi/reblec
  9. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/formaggi/brossa
  10. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici/formaggi/seras
  11. ^ Enrico Tognan, Alessandro Liviero, Brevi note sull'origine della Fontina, in Le flambeau, Revue du Comité des Traditions Valdôtaines, n. 204. (ripubblicata su Alpes, aprile 2008, p. 8.) Il Cittrun è descritto in p.256 Marco Ansaldo, Il formaggio di Cittrun, in Aosta antica racconta, Aosta, Tipografia Valdostana, 1990.
  12. ^ https://www.lovevda.it/it/enogastronomia/prodotti/salumi/vallee-d-aoste-jambon-de-bosses
  13. ^ Micóoula (Pat) – Via Francigena, su viefrancigene.org. URL consultato il 23 gennaio 2017.
  14. ^ Micóoula sul sito dei Presidi e Arca del Gusto di Slow Food
  15. ^ Piata di Issogne (Aosta), su infodeco.it. URL consultato il 23 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2016).

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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