Amsoft
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Fondazione1984
Chiusura1989
Sede principaleBrentwood
GruppoAmstrad
Persone chiaveAlan Michael Sugar, Roland Perry e William Poel
Settoreinformatica
Prodottivideogiochi, software di utilità

Amsoft è stata una società di pubblicazione del software controllata dalla Amstrad, costituita all'inizio del 1984 e assorbita dalla casa madre nel 1989.

Ha sviluppato software e servizi base per i computer della linea CPC e, dal 1986, della ZX Spectrum.

Storia

[modifica | modifica wikitesto]

Durante le fasi di sviluppo del CPC 464, il proprietario della Amstrad, Alan Michael Sugar, analizzò i prodotti dei concorrenti diretti e valutò come i migliori fossero dotati di un parco software adeguato. Al momento del suo lancio nel mercato britannico, il CPC 464 avrebbe avuto bisogno di una solida base software per poter battere la concorrenza, per cui nel febbraio 1984 si costituì un'apposita divisione. La società fu battezzata Amsoft e fu affidata a Roland Perry e William Poel, che già si occupavano dello sviluppo dello stesso CPC 464. Come primo obiettivo ebbe quello di pubblicare 50 giochi in occasione della commercializzazione del CPC nel Regno Unito; a tal fine Amsoft si affidò a sviluppatori esterni, proponendo di pubblicare i loro prodotti sotto la propria etichetta[1].

Amsoft funzionò come fornitore di software per i computer della società madre, in generale videogiochi e programmi per la produttività aziendale. In molti casi, alcuni prodotti venduti dalla Amsoft furono ottenuti in licenza concessa da terzi. In questo modo, molte aziende di programmazione informatica poterono entrare nel mercato dei CPC Amstrad senza dover sostenere i costi per la conversione dei propri software nella nuova piattaforma.

Per fidelizzare la clientela, in Gran Bretagna la Amsoft istituì gli Amstrad User Club e dall'agosto 1984 pubblicò anche un periodico: il CPC 464 User. Dopo il lancio del CPC 664, nel giugno 1985 il periodico fu ribattezzato Amstrad Computer User; nell'ottobre 1986, dopo 14 numeri, la pubblicazione fu ceduta alla Avralite Ltd.

La Amsoft smise progressivamente di vendere software in concomitanza con la crescita della disponibilità di quello sviluppato da terzi. Non essendoci più l'esigenza di avere una propria società dedicata, nel 1989 la Amsoft fu assorbita dalla casa madre.[2]

Videogiochi

[modifica | modifica wikitesto]

Diversi titoli hanno per protagonista il personaggio di Roland, che prende il nome da Roland Perry, allora technical manager della Amsoft; Roland divenne una sorta di mascotte non ufficiale del CPC[3].

Elenco approssimativo dei giochi pubblicati[4]:

Software di utilità

[modifica | modifica wikitesto]

Elenco approssimativo del software non ludico pubblicato[4]:

Alcuni di questi titoli erano forniti sui dischi di sistema inclusi con i vari computer della linea CPC.

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Retro Gamer 19, p. 33
  2. ^ (EN) David Thomas, Alan Sugar: the Amstrad story, Pan, 26 luglio 1991, ISBN 978-0-330-31900-3.
  3. ^ Retro Gamer 19, p. 34
  4. ^ a b Staff - Amsoft, su cpc-power.com. URL consultato il 6 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN305300286 · WorldCat Identities (ENviaf-305300286