Cluedo
TipoGiallo deduttivo
IllustratoreAnthony E. Pratt
EditoreWaddingtons, Parker Brothers, Hasbro
Regole
N° giocatori2-6
3-6
Requisiti
Età8+
Preparativi5 minuti
Durata15-60 minuti
Aleatorietàbassa

Cluedo (/ˈkluːdoʊ/, Clue in Nord America) è un gioco da tavolo con un'ambientazione che riproduce l'atmosfera dei gialli, originariamente edito dalla britannica Waddington Games nel 1948. Fu ideato da Anthony Pratt, un impiegato presso un avvocato, nativo di Birmingham, Inghilterra. Attualmente è edito dalla società statunitense Hasbro dopo l'acquisizione della Parker Brothers, che inizialmente confezionava il gioco.

Visione d'insieme

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Il gioco si svolge nella dimora Tudor Hall, con il tabellone diviso in nove stanze differenti. Ogni giocatore rappresenta un personaggio, ospite nella casa, in cui è avvenuto un omicidio: dopo la morte dell'anziano proprietario, sir Hugh Black, suo nipote, il dottor Black, aveva scoperto delle cose strane sullo zio morto e, il giorno del suo trentesimo compleanno, era stato assassinato.

I giocatori rivestono il ruolo di sospettati e tentano di risolvere l'omicidio per essere scagionati. Scopo del gioco è quindi risolvere il caso, arrivando a determinarne tre aspetti: l'autore, l'arma e la stanza dove si è verificato il delitto.

Contenuto del gioco

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I sospettati

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Sebbene i personaggi di base siano rimasti gli stessi fin dalla creazione del gioco, i dettagli sulla loro vita e i loro nomi di battesimo variano notevolmente nelle varie versioni[1].

Le possibili armi del delitto

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Prima edizione (3-6 giocatori)

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Seconda edizione (2-6 giocatori)

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Le stanze

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Stanze della prima edizione

Vi sono nove stanze nella dimora, in cui è possibile che avvenga il delitto, rappresentate sul tabellone come segue:

Stanze della prima edizione:

Cucina Sala da ballo Serra
Sala da pranzo Busta con soluzioni
(Scantinato)
Sala da biliardo
Biblioteca
Veranda Anticamera Studio

Stanze della seconda edizione:

Cucina Terrazza Spa
Sala da pranzo Busta con soluzioni
(Piscina)
Sala home-theatre
Soggiorno
Dépendance Ingresso Osservatorio

Ognuna delle quattro stanze angolari contiene un passaggio segreto che conduce alla stanza situata nell'angolo opposto della mappa.

Svolgimento del gioco

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Il gioco richiede almeno tre giocatori (nella prima edizione) o due (nella seconda edizione).

All'inizio del gioco tre carte (una dei sospettati, una delle armi e una delle stanze) sono selezionate a caso e messe all'interno della busta speciale, affinché nessuno possa vederle. Queste carte rappresentano la soluzione del delitto. Le carte rimanenti sono distribuite tra i giocatori.

Lo scopo è di scoprire i dettagli dell'omicidio. Ciò avviene con il giocatore di turno che annuncia un'ipotesi sul delitto agli altri giocatori. Un esempio di tale ipotesi potrebbe essere: “Ritengo che sia stata la sig.ra Peacock, nella cucina, con il coltello”. Tutti gli elementi (pedina e miniatura) contenuti nell'ipotesi sono trasferiti nella stanza in questione (quindi la sig.ra Peacock e il coltello saranno posizionati nella cucina). L'ipotesi può essere formulata soltanto quando il giocatore, dopo avere tirato i dadi, posiziona la sua pedina nella stanza in questione. Quindi non si possono formulare ipotesi riguardanti altre stanze o farne se ci si trova in un corridoio.

A questo punto, in senso orario, intorno al tabellone, gli altri giocatori devono allora confutare questa ipotesi (se possibile), mostrando al massimo una carta che contenga uno degli elementi nominati dal giocatore di turno (per esempio il coltello); tale azione dimostra che la carta sicuramente non può essere all'interno della busta contenente la soluzione dell'assassinio. L'esibizione della carta si svolge in segreto e solo nei confronti del giocatore che ha formulato l'ipotesi, in modo tale che gli altri non possano vedere quale carta sia da escludere ai fini del delitto. Una volta che l'ipotesi è stata smentita, il giocatore annota sul suo foglio del blocknotes (ovviamente senza esibirlo agli altri giocatori) quale carta gli è stata mostrata, quindi il suo turno termina e tocca al giocatore successivo.

L'ipotesi del giocatore può ricevere una sola confutazione, di conseguenza solo il primo giocatore in senso orario mostrerà al giocatore di turno una delle carte nominate, qualora le possieda. In caso contrario si procederà interpellando a uno a uno i restanti giocatori. Il giocatore deve formulare una sola ipotesi.

Una volta che il giocatore è convinto di conoscere la soluzione, può formulare un'accusa. Il giocatore riscontra quindi la validità dell'accusa, controllando segretamente le carte nella busta. Se l'accusa non è corretta il giocatore esce dal gioco, che continua con i rimanenti. I giocatori che hanno effettuato accuse sbagliate devono tuttavia continuare a esibire le carte agli altri partecipanti, in segreto, per il resto della partita, oppure possono redistribuire le proprie carte e abbandonare il gioco. Se invece il giocatore pronuncia un'accusa esatta, le carte della soluzione sono rivelate agli altri giocatori e la partita finisce.

La modalità a due giocatori (o due squadre) richiede alcuni accorgimenti aggiuntivi: in questa modalità, non tutte le carte sono distribuite tra i giocatori, ma quattro di esse vengono poste coperte accanto al tabellone. Se, nel corso dell'indagine, l'altro giocatore non è in grado di confutare un'ipotesi, il giocatore che la formula può controllare una delle carte coperte[4].

La nuova versione introduce inoltre il mazzo delle Carte Intrigo: devono essere pescate se la pedina del giocatore si ferma su una casella con un simbolo "?" o lo ottiene con il tiro dei dadi (solo un dado ha un "?" Al posto del numero 1). In alternativa se ne può pescare una se il giocatore viene chiamato in una stanza come sospettato e la cosa lo infastidisce. La maggior parte delle carte contengono dei bonus che il giocatore può usare in determinati momenti della partita (come muoversi di nuovo o rifiutarsi di confutare un'ipotesi); tuttavia ci sono nel mazzo anche otto carte Orologio che man mano che vengono pescate si accumulano sul bordo del tabellone; l'ottava carta può essere pescata ripetutamente e chi la pesca viene ucciso e quindi eliminato.

Edizioni in italiano

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La prima edizione in lingua italiana è stata tradotta dell'editore Clementoni nel 1959 con il titolo Giallo Club. nel 1961 lo stesso editore ne mette in vendita una nuova versione chiamandola Detective - il nuovo giallo club. Giochiclub, nel 1969, lo distribuisce con il titolo Inchiesta aperta[5]. La prima versione italiana con il titolo Cluedo è sempre della Giochiclub nel 1974. Nel 1981 la Editrice Giochi ne ha distribuito una nuova versione con il nome originale, e una successiva nel 1996 è stata distribuita direttamente dalla Parker Brothers.[6]

Spin-off

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Waddingtons, Parker Brothers e Hasbro hanno creato molti spin-off del gioco, spaziando da versioni a tema, come Simpsons Clue, a versioni alternative quali Clue Master Detective. Tra queste si ricordano:

Altri media

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Cinema

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Esiste un film commedia, Signori, il delitto è servito (Clue) basato sul gioco, così come diverse versioni video interattive e un musical. Vi è anche una versione francese del film, realizzata nel 1993.

Televisione

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Sono stati girati anche alcuni spettacoli televisivi basati sul gioco, sia in Gran Bretagna, che in Germania, Francia e Australia. Una versione italiana è andata in onda anche in Italia, su Rete 4, con il titolo Il Delitto è Servito. Il programma era presentato da Maurizio Micheli.

Cluedo era anche una serie televisiva gialla australiana andata in onda dal 1992 al 1993.

Citazioni

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Note

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  1. ^ Cluedo, su giochiperadulti.info. URL consultato il 12 dicembre 2020.
  2. ^ a b c A ottobre esce il nuovo Cluedo con un personaggio inedito, su radioitalia.it. URL consultato il 12 dicembre 2020.
  3. ^ Gloria Marinelli, Cluedo, in arrivo la nuova versione: addio Signora White, su diregiovani.it, 3 ottobre 2016. URL consultato il 1º marzo 2023.
  4. ^ Cluedo – Le Regole SPIEGATE e i Trucchi di Gioco!, su giochi-da-tavolo.it. URL consultato il 10 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Inchiesta aperta, in BoardGameGeek, BoardGameGeek LLC.
  6. ^ Andrea Angiolino, Il gioco è in tavola, in Kaos, n. 42, Nexus Editrice, p. 10 e 11.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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