Zadig o il destino. Storia orientale
Titolo originaleZadig ou la Destinée. Histoire orientale
Frontespizio dell'edizione del 1748
AutoreVoltaire
1ª ed. originale1747
Genereracconto
Sottogenerefilosofico
Lingua originalefrancese
ProtagonistiZadig

Zadig o il destino. Storia orientale è un racconto filosofico di Voltaire, scritto tra il 1745 e il 1747, e pubblicato incompleto per la prima volta nel 1747 con il titolo di "Memnon, histoire orientale". L'anno successivo uscì l'edizione definitiva, con l'aggiunta di tre capitoli rispetto alla versione precedente, intitolata "Zadig ou la Destinée. Histoire orientale". Successivamente, il testo venne rielaborato e vennero aggiunti come appendice due capitoli nell'edizione di Kehl del 1784, i quali si situavano narrativamente uno prima dell'arrivo del protagonista in Siria, e l'altro dopo il capitolo XIII.

Voltaire per il racconto del cap. 3, Il cane e il cavallo, trasse spunto dal libro Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo di Cristoforo Armeno, probabilmente nella traduzione francese di Simon Gueulette, pubblicata nel 1712[1][2].

Zadig, ambientato nel medioevo, nell'anno 837 dell'egira[3], è una delle opere più apprezzate di Voltaire, in cui l'autore mostra tutto il suo stile vivo e brillante, ironizzando contro i pregiudizi del tempo. La vivacità della narrazione, disseminata di peripezie, sottolinea come, per quanto l'esistenza sia piena di cambiamenti, resti comunque legata al suo destino.

Origine del nome

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Il nome del protagonista, Zadig, viene dall'ebraico Zaddiq (ebr. צדיק) a sua volta imparentato con l'arabo "ṣādiq" (ar. صادق), che significa "giusto", "retto". Il riferimento alle qualità morali del protagonista del racconto di Voltaire è evidente.

Trama

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Zadig è un giovane uomo ricco e pieno di qualità, che crede di avere tutto ciò di cui ha bisogno per essere felice. Diventa invece vittima di una serie di disavventure, che lo portano a credere che sia impossibile per l'uomo sfuggire alla sfortuna e alla malasorte, finché incontra un eremita che gli rivela il segreto della felicità. Difatti, è solamente sottostando ai decreti della Provvidenza che Zadig riesce infine ad ottenere ciò che più desidera, e ad essere felice.

Temi

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I temi su cui la storia ruota sono riscontrabili in molti testi dell'illuminismo. Infatti questa storia è una critica al sistema politico e religioso della società parigina del '700. Oltre al fanatismo religioso, il problema della monarchia senza giustizia (con la corruzione), è aggiunto il tema della ricerca della felicità ostacolata dagli interessi dei politici e dei religiosi dell'epoca. Infine, la scelta dei luoghi orientali è stata fatta non solo perché era in voga in quel tempo, ma anche per criticare attraverso l'ironia i personaggi potenti non illuminati europei; per evitare di essere sottomesso a censura e per non essere né esiliato, né carcerato.

Note

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  1. ^ (IT) Dario Antiseri, ragioni della razionalità, vol. 2, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2004, p. 542, ISBN 8849809476.
  2. ^ (EN) Robert K. Merton e Elinor Barber, The Travels and Adventures of Serendipity: A Study in Sociological Semantics and the Sociology of Science, Princeton, Princeton University Press, 2004, p. 16-19, ISBN 9780691117546.
  3. ^ Anno 1433 oppure 1434: il calendario islamico è lunare.

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