Yellow Submarine | |
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I protagonisti | |
Titolo originale | Yellow Submarine |
Paese di produzione | Regno Unito, Canada |
Anno | 1968 |
Durata | 90 min |
Genere | animazione, musicale, commedia |
Regia | George Dunning |
Soggetto | dalla canzone di John Lennon e Paul McCartney storia di Lee Minoff |
Sceneggiatura | Al Brodax, Jack Mendelsohn, Lee Minoff, Erich Segal |
Produttore | Al Brodax |
Casa di produzione | Apple Films, King Features Syndicate, TVC London |
Distribuzione in italiano | Dear Film |
Montaggio | Brian J. Bishop |
Effetti speciali | Chris Caunter |
Musiche | The Beatles, George Martin |
Scenografia | John Cramer, Dick Sawyer |
Art director | Heinz Edelmann |
Animatori | Jack Stokes, Robert Balser |
Sfondi | Alison De Vere, Millicent McMillan |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
Yellow Submarine è un film d'animazione del 1968 diretto da George Dunning con protagonisti i Beatles.
Il paese di Pepelandia (Pepperland) è una terra paradisiaca e meravigliosa che si trova in fondo all'oceano, dove regnano la musica, i colori, i fiori, l'allegria e, soprattutto, l'amore. Tutto ciò fino a quando si scatena l'orda dei Biechi Blu (Blue Meanies), mostri umanoidi blu con stivali alti, che pietrificano tutti gli abitanti e opprimono Pepelandia con la forza delle armi, rendendo il paese grigio, silenzioso e triste. Stando a quanto detto dal loro capo, i Biechi Blu sembrano essere responsabili anche del crollo di Pompei. L'unico che si salva è il capitano Fred, che, sfuggito ai Biechi Blu, prende il suo sommergibile giallo e va a Liverpool, dove incontra i Beatles e chiede loro aiuto perché liberino Pepelandia dalla tristezza.
Dal porto di Liverpool incomincia per i Fab Four un'incredibile avventura tra terre e isole lunari e psichedeliche e strane creature, attraversando ben 6 mari (il Mare del Tempo, il Mare della Scienza, il Mare dei Mostri, il Mare del Niente, il Mare delle Teste e il Mare dei Buchi). Attraversato quest'ultimo, i Beatles e il Giovane Fred sbarcano a Pepelandia, dove incomincia la sfida finale contro il capo dei Biechi Blu, che viene sconfitto anche con l'aiuto di un bizzarro individuo arci-dotto e clownesco, l'uomo inesistente (Jeremy Hilary Boob, Ph.D. - Nowhere Man, Geremia nell'edizione italiana) che riesce infine, grazie alle canzoni del gruppo, a diventare qualcuno. I Beatles invitano i Biechi ad unirsi a loro e vivere insieme, così i Biechi comprendono la magia della musica che prima disprezzavano, conoscendo così l'amore e l'amicizia. Il potere della musica passa così attraverso agli altri mari fino a raggiungere la terra, portando una nuova armonia di amore e amicizia in tutto il mondo. Guerre, tristezza e conflitti cessano, una nuova era di pace inizia. Pepelandia è di nuovo libera, e per festeggiare la liberazione i Beatles fanno un concerto insieme ai Biechi Blu, il cui capo è diventato grande amico di Geremia.
Lo stile e la grafica del film - di cui fu art director l'illustratore e designer tedesco Heinz Edelmann - contrastano decisamente con quelli più noti all'epoca, in particolare con lo stile della Disney e di altri prodotti hollywoodiani.[1] Il film utilizza un tipo di animazione molto lontana dal realismo, dipingendo paesaggi psichedelici in cui si mischiano surrealismo e pop art.
George Dunning, che aveva già lavorato alla serie dei cartoni animati sui Beatles, fu il supervisore principale del film, sovrintendendo a oltre 200 artisti per 11 mesi. Dunning ha diretto personalmente la sequenza di Lucy in the Sky with Diamonds.
Nella colonna sonora del film sono presenti diversi brani dei Beatles, tra cui:
Oltre ai brani dei Beatles, nella colonna sonora sono incluse varie composizioni strumentali di George Martin, incise sull'album omonimo.
Le date di uscita internazionali sono state:
In Italia il lungometraggio fu proiettato nei cinema il 30 maggio 1969.[2] Le locandine del film riportavano il titolo: Yellow Submarine (Il sottomarino giallo). Il doppiaggio italiano venne eseguito dalla C.D.C. Successivamente fu trasmesso per la prima volta sul Secondo Programma RAI il giorno di Capodanno 1972[3][4][5], nella rubrica del sabato sera Mille e una sera, dedicata al cinema d'animazione d'autore.
La pellicola venne distribuita dalla United Artists in due differenti versioni: quella per il mercato europeo comprendeva la sequenza musicale Hey Bulldog, mentre quella per gli Stati Uniti utilizzava al suo posto una scena alternativa più breve.
Il film venne acclamato dalla critica dell'epoca ed ha tuttora il 97% dei voti positivi sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, con un voto medio di 7,9 su 10[6]. Lo stesso John Lennon disse in un'intervista del 1980 di apprezzarlo molto, definendolo il migliore tra quelli girati dalla band e sottolineando che piacesse anche a suo figlio Sean.[7]
Il film venne pubblicato per la prima volta in home video nel 1987 dalla MGM. Tuttavia la pellicola fu proposta, con delusione del pubblico europeo, nella versione statunitense priva del brano musicale Hey Bulldog.[8] Nel 1999 il film venne restaurato da MGM e Apple, che lo distribuirono in VHS e per la prima volta in DVD, ripristinando la versione europea con la sequenza di Hey Bulldog.[9] La stessa versione è stata nuovamente utilizzata per l'uscita in DVD e Blu-ray del 2012.[10]
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