Wu Li[1] (吳歷T, 吴历S, Wú LìP, noto anche come Mojing Daoren (墨井道人, "taoista del calamaio"); Changshu, 1632 – Shanghai, 24 febbraio 1718) è stato un pittore, poeta e calligrafo cinese.
Wu Li fu uno dei Sei Maestri del primo periodo Qing assieme a Wang Shimin, Wang Jian, Wang Hui, Wang Yuanqi e Yun Shouping, tutti provenienti dal Jiangsu meridionale, nei pressi del bacino del Fiume Azzurro. Si convertì al Cristianesimo all'età di 50 anni e nel 1681 si recò a Macao con il missionario Philippe Couplet. Si unì alla Compagnia di Gesù ma restò fedele alla tradizione artistico-letteraria cinese, criticando l'enfasi occidentale sulla prospettiva e ritenendo poco utile riprodurre fedelmente la profondità dell'immagine.[2]
Uomo di vasta cultura, da giovane apprese la letteratura e la poesia dai letterati Chen Hu (1613–75) e Qian Qianyi (1582–1664). Rimarcò il precetto confuciano secondo cui solo gli uomini colti ed eminenti potessero coltivare il talento per la pittura a inchiostro.[2]
La sua produzione artistica ricorda molto quella dei Quattro Wang. Imitò gli antichi maestri Song (960–1279) e Yuan (1279–1368), in particolare Huang Gongwang. Come calligrafo predilesse lo stile di Su Shi.[2]
Predicò nell'area di Shanghai, dove fu sepolto nel cimitero gesuita con il suo nome cristiano Acunha.[3]
Le sue opere sono conservate nei seguenti musei:[3]