Con il termine tibetano terma (scrittura tibetana: གཏེར་མ་, Wylie: gter-ma, lett. "Tesoro nascosto") si indicano in quella lingua dei testi, quindi degli insegnamenti, o ancora degli oggetti cultuali quali statue o strumenti rituali, nascosti in un dato periodo storico all'interno di caverne, laghi, valli, rocce, colonne di un monastero, per essere riscoperti al momento dovuto e quindi divulgati per il bene degli esseri viventi.

Questa credenza, e il relativo termine che la indica, gter-ma, attiene essenzialmente a due sistemi religiosi tibetani: la tradizione buddista detta rnying-ma (རྙིང་མ་, "Antica") e la tradizione non buddista detta Bon ( བོན).

I gter-ma nella tradizione rnying-ma

[modifica | modifica wikitesto]

All'interno di questa tradizione buddista, i gter-ma risalirebbero al maestro e taumaturgo dell'VIII secolo, originario della Uḍḍiyāna, Padmasambhava (པདྨ་འབྱུང་གནས།, Padma ’byung gnas) il quale, giunto in Tibet, vi insedierà gli insegnamenti relativi ai Tantra. Secondo questa tradizione, Padmasambhava prevedendo la persecuzione anti-buddista ordinata dal re Glang Dar-ma (གླང་དར་མ, Langdarma, regno: 836-842) nel IX secolo, avrebbe deliberatamente nascosto in diversi luoghi segreti, aiutato in questo dai suoi discepoli tra cui spicca la figura della principessa Ye shes mtsho rgyal (ཡེ་ཤེས་མཚོ་རྒྱལ, Yeshe Tsogyal), molti insegnamenti affinché non andassero perduti.

In questo contesto tradizionale i gter-ma vengono suddivisi in:

La trasmissione dei gter-ma nella tradizione rnying-ma

[modifica | modifica wikitesto]

I gter-ma nella tradizione Bon

[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Buddismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Buddismo