Temporale | |
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Immagine di un temporale | |
Autore | Giovanni Pascoli |
1ª ed. originale | 1891 |
Genere | poesia |
Lingua originale | italiano |
Temporale è un componimento poetico di Giovanni Pascoli, tratto dalla raccolta poetica Myricae.
Il temporale è già scoppiato, incombe minaccioso all'orizzonte, come la mano nera del destino sulla mia vita.
Ballata piccola di settenari. È una miniatura nella quale troviamo concentrati gli elementi significativi del lavoro poetico pascoliano; nell'ordine:
L'opera è divisa in due parti: la descrizione del lampo e quella del tuono. La poesia si riflette su campi di sensi, la vista (nella parte del lampo) e l'udito (nella parte de tuono).
Questa poesia è connessa a molte altre, sia di Myricae (Dopo l'acquazzone, Pioggia, Sera d'ottobre, Ultimo canto, Il lampo, Il tuono, Lontana, I ciechi), che dei Canti di Castelvecchio (Temporale, La mia sera). A esemplificazione del procedimento analogico nella scrittura pascoliana, proponiamo l'accostamento di due figure analogiche parallele tratte dai versi finali dei due componimenti contrassegnati dal medesimo titolo di Temporale:
Myricae anitooo:
tra il nero un casolare:
un'ala di gabbiano
Canti di Castelvecchio:
...mentre, col suo singulto
trepido, passa sotto
l'acquazzone una chioccia
[…] tra il vento e l'acqua, buono,
s'ode quel croccolare[1]
co' suoi pigolii dietro.
L'uso dell'analogia è nei due casi molto diverso: l'ala di gabbiano si sovrappone in modo gratuito e soggettivo sul proprio "analogo" - la casa - suscitando, con la sorpresa del suo apparire improvviso, l'idea del contenuto profondo che il poeta vuole evocare. La chioccia è invece una figura perfettamente aderente al contesto descrittivo della poesia: lo scrosciare della pioggia sui campi. Ma tuttavia essa si presta a una lettura simbolica, che Pascoli stesso conferma, se non nella stessa poesia, in numerosi altri momenti della sua produzione.