Television Broadcasting System
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1982
Fondata daClaudio Federico
Costantino Federico
Sede principaleCapri
SettoreMedia
Prodottireti televisive
Sito webcapri.tv/

Television Broadcasting System è una società a responsabilità limitata, editore di varie reti televisive.

Storia

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La società nasce nel 1982 con il network nazionale Retecapri.

Con il passaggio al digitale terrestre, l'editore ha aperto il proprio mux digitale Alpha (oltre ad un mux Omega di sperimentazione, chiuso nel 2012) per trasmettere Retecapri ed ha creato alcune reti televisive tematiche.

Il 17 dicembre 2015 la società si avvia per il concordato preventivo[1][2]. Nel maggio 2016 si scopre però che il concordato è stato archiviato: all'inizio si annuncia che esso sia stato respinto[3], ma in seguito da una dichiarazione ufficiale della redazione di Retecapri si apprende che in realtà esso è stato ritirato spontaneamente da TBS, che punta a risanare i propri debiti tramite la vendita di alcune LCN e della rete trasmissiva.[4]

Difatti, dopo un primo annuncio il 26 novembre 2016[5], viene conclusa il 28 febbraio 2017 la vendita delle LCN 45 e 55 (dove erano presenti rispettivamente NekoTV e Capri Gourmet) a Sony Pictures Television[6]; poi in aprile le LCN 20, 120 e 520 (posizioni affiliate rispettivamente a Retecapri, Retecapri 2 e Retecapri HD) vengono cedute a Mediaset.[7][8] Il 21 febbraio 2019 vengono cedute a Mediaset anche le LCN 66 e 566.[9]

Il 28 giugno 2022, durante la fase di completamento del refarming delle frequenze televisive terrestri, Retecapri, Capri Casinò e Capri Fashion sono costrette a interrompere le loro trasmissioni, anche a causa di ritardi nell'assegnazione della rete nazionale numero 12.[10]

Canali

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Note

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  1. ^ ultimaora - flash news 24 Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 17 dicembre 2015.
  2. ^ DTT. ReteCapri (LCN 20) chiede il concordato preventivo | NL Newslinet.it, su newslinet.it. URL consultato il 18 dicembre 2015.
  3. ^ http://www.newslinet.it/notizie/dtt-il-tribunale-di-napoli-dice-no-al-concordato-di-retecapri-via-alla-liquidazione-sul-merc
  4. ^ newslinet.it, http://www.newslinet.it/notizie/dtt-cessione-asset-retecapri-emittente-precisa-istanza-concordato-preventiva-ritirata-sponta. URL consultato il 27 maggio 2016.
  5. ^ Scritto da Matteo Bayre, Sony sbarca sul digitale terrestre con due canali, su Tv Digital Divide, 26 novembre 2016. URL consultato l'8 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2017).
  6. ^ Sony Pictures sbarca sul Dtt italiano: comprati due "posti" sul telecomando, su corrierecomunicazioni.it. URL consultato l'8 aprile 2017.
  7. ^ DTT. Mediaset: possibile closing per l'LCN 20 | NL Newslinet.it, su newslinet.it. URL consultato l'8 aprile 2017.
  8. ^ DTT. A Mediaset oltre al 20 anche gli LCN 120 e 520 HD. Quale il futuro del gruppo dei Federico? | NL Newslinet.it, su newslinet.it. URL consultato l'8 aprile 2017.
  9. ^ Mediaset acquisisce ufficialmente il canale 66 (ex Retecapri). Improbabile l’immediata destinazione al nuovo Radio Montecarlo Tv, su primaonline.it. URL consultato il 25 febbraio 2018.
  10. ^ NewsPrimo piano ·, Terminato lo switch-off Tv in tutta Italia, su FM-World, 2 luglio 2022. URL consultato il 17 luglio 2022.
  11. ^ Italia2 al 66. Stop su Premium a Eurosport e ID. Rete4HD e 20HD sul Mediaset 3, in digitalnews.it, 28 febbraio 2019. URL consultato il 28 febbraio 2019.

Collegamenti esterni

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