Star Wars: Episode I Racer
videogioco
Corsa di sgusci ambientata sul pianeta Tatooine
PiattaformaMicrosoft Windows, Nintendo 64, Game Boy Color, Dreamcast, Mac OS, Arcade, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One
Data di pubblicazioneWindows:
18 maggio 1999
Zona PAL 4 giugno 1999

Nintendo 64:
Giappone 21 luglio 1999
18 maggio 1999
Zona PAL 4 giugno 1999
Game Boy Color:
dicembre 1999
Zona PAL 17 dicembre 1999
Macintosh:
16 dicembre 1999
Sega Dreamcast:
4 aprile 2000
Zona PAL 4 agosto 2000
Nintendo Switch, PlayStation 4:
Mondo/non specificato 23 giugno 2020
Xbox One:
Mondo/non specificato 27 ottobre 2020

GenereSimulatore di guida
TemaGuerre stellari
OrigineStati Uniti
SviluppoLucasArts
PubblicazioneLucasArts
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Distribuzione digitaleSteam

Star Wars: Episode I Racer è un videogioco di guida ispirato alla competizione degli "sgusci" di Guerre stellari e ambientato nell'Universo espanso. Il gioco include diversi tracciati e tutti i personaggi competitori della gara di sgusci visti nel film La minaccia fantasma.

Modalità di gioco

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Personaggi giocabili

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Circuiti (Versione console)

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Nelle versioni PC e console (Nintendo64 e Sega Dreamcast) sono presenti un totale di 25 circuiti, ognuno con il proprio pilota favorito e con il proprio pianeta d'appartenenza.

Prima gara Seconda gara Terza gara Quarta gara Quinta gara Sesta gara Gara finale
Amateur Podracing Circuit Boonta Training Course, Tatooine (Sebulba) Mon Gazza Speedway, Mon Gazza (Teemto Pagalies) Beedo's Wild Ride, Ando Prime (Aldar Beedo) Aquilaris Classic, Aquilaris (Clegg Holdfast) Malastare 100, Malastare (Dud Bolt) Vengeance, Oovo IV (Fud Sang) Spice Mine Run, Mon Gazza (Mars Guo)
Semipro Podracing Circuit Sunken City, Aquilaris ("Bullseye" Navoir) Howler Gorge, Ando Prime (Ratts Tyerell) Dug Derby, Malastare (Elan Mak) Scrapper's Run, Ord Ibanna (Wan Sandage) Zugga Challenge, Mon Gazza (Boles Roor) Baroo Coast, Baroonda (Neva Kee) Bumpy's Breakers, Aquilaris (Ark "Bumpy" Roose)
Galactic Podracing Circuit Executioner, Oovo IV (Toy Dampner) Sebulba's Legacy, Malastare (Sebulba) Grabvine Getaway, Baroonda (Anakin Skywalker) Andobi Mountain Run, Ando Prime (Mawhonic) Dethro's Revenge, Ord Ibanna (Ody Mandrell) Fire Mountain Rally, Baroonda (Ebe Endocott) Boonta Eve Classic, Tatooine (Sebulba)
Invitational Podracing Circuit Ando Prime Centrum, Ando Prime (Slide Paramita) Abyss, Ord Ibanna (Bozzie Baranta) The Gauntlet, Oovo IV (Gasgano) Inferno, Baroonda (Ben Quadrinaros)

Differenze tra le varie versioni

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PC e Sega Dreamcast

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La versione PC e Sega Dreamcast, ogni volta che si avvia, mostra una cutscene introduttiva creata in modo CGI simile al film, che termina letteralmente con Gssgano che subisce un incidente in gara, anche se sopravvive. Tale sequenza cutscene è però considerata non canonica, essendo Gasgano finito secondo alla gara di sgusci di Mos Espa nel film secondo le fonti ufficiali.

La musica è di qualità molto superiore, essendo prodotta dal CD e in formato WAV. Il tachimetro nel gioco possiede una grafica vettoriale e non una grafica raster della N64. La schermata introduttiva è del tutto diversa.

Il multiplayer si estende per due giocatori sullo stesso computer, ma anche circa 8 giocatori online grazie ad un protocollo IPX.

Nintendo 64

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Il gameplay della N64 è simile alla versione PC. La prima volta che si avvia tale versione, si vedrà una cutscene usata con i modelli di gioco, mentre ogni volta successiva di avvio si vedrà un'altra introduzione sempre prodotta con quei modelli.

Vi sono in aggiunta due nuovi personaggi: Cy Yunga e Jinn Reeso. I due però devono essere attivati tramite un cheat code che permettono di rimpiazzare rispettivamente "Bullseye" Navoir e Mars Guo.

Il multiplayer è giocato in due con la stessa console.

Game Boy Color

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La versione GBC è invece un testa a testa visto dall'alto e si gioca tipo una Drag Race, in quanto il percorso è lineare ed ha un solo giro.

All'inizio del gioco il giocatore possiede solo Anakin Skywalker, e tutti gli altri piloti sono sbloccabili completando le varie e rispettive gare. Sono presenti 5 pianeti (Tatooine, Ando Prime, Barponda, Mon Gazza e Malastare), ognuno con 4 gare.

Prima gara Seconda gara Terza gara Quarta gara
Tatooine Teemto Pagalies Ark "Bumpy" Roose Mawhonic Gasgano
Ando Prime Slide Paramita Fud Sang Ebe Endocott Aldar Beedo
Baronda "Bullseye" Navoir Toy Dampner Wan Sandage Clegg Holdfast
Mon Gazza Ody Mandrell Mars Guo Ben Quadrinaros Boles Roor
Malastare Dud Bolt Bozzie Baranta Elan Mak Ratts Tyerell

Quando tutti i 4 livelli di un qualsiasi pianeta sono completati si potrà affrontare Sebulba. Se sconfitto, si vincerà il suo sguscio. Se si perde una qualsiasi gara futura lo sguscio di Sebulba verrà perso finché non verrà sbloccato di nuovo.

Accoglienza

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Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
GameRankings (media al 31-01-2021) N64 29/10075.78%[1]
DC 75.42%[2]
PC 73.79%[3]
GBC 69.44%[4]
AllGame PC [5]
N64 [6]
GBC [7]
Mac [8]
DC [9]
Game Informer PC 9.25/10[10]
N64 9/10[11]
GBC 8.25/10[12]
GameSpot PC 8.2/10[13]
N64 8.4/10[14]
GBC 6.9/10[15]
DC 7.5/10[16]
IGN PC 8/10[17]
N64 7.2/10[18]
GBC 6/10[19]
DC 6/10[20]
Nintendo Power N64 8/10[21]
GBC 5.9/10[22]
SpazioGames.it GC 7.2/10[23]

Oltre a ricevere un'accoglienza positiva, il gioco è considerato uno tra i giochi di Star Wars più famosi, apparendo in molte liste al riguardo. Nel numero di marzo del 2004, la rivista GMR ha segnato Star Wars: Episode I Racer al 5º posto tra i migliori giochi Star Wars di tutti i tempi[24]. Nel 2015, PC Gamer lo ha messo al terzo posto dei migliori giochi di Star Wars[25], e nello stesso anno la Rock, Paper, Shotgun lo ha messo al 10º posto tra i migliori giochi di Star Wars[26]. Nel 2016, Game Informer lo ha messo nell'11º posto tra i 30 migliori giochi Star Wars[27]. In aggiunta, nel 2011, il gioco ha battuto il record dei Guiness come simulatore di guida fantascientifico più venduto al mondo, con 3,12 milioni di copie vendute in totale, superando franchise come F-Zero e Wipeout[28].

Il gioco è stato inoltre nominato dalla CGW per il premio Racing Game of the Year ("Gioco di Corse dell'Anno) per il 1999, premio vinto però da Need for Speed: High Stakes[29].

Note

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  1. ^ (EN) Star Wars Episode I: Racer for Nintendo 64, su gamerankings.com, GameRankings. URL consultato il 15 agosto 2014.
  2. ^ (EN) Star Wars: Episode I Racer for Dreamcast, su gamerankings.com, GameRankings. URL consultato il 15 agosto 2014.
  3. ^ (EN) Star Wars: Episode I: Racer for PC, su gamerankings.com, GameRankings. URL consultato il 15 agosto 2014.
  4. ^ (EN) Star Wars Episode I: Racer for Game Boy Color, su gamerankings.com, GameRankings. URL consultato il 15 agosto 2014.
  5. ^ (EN) Brad Cook, Star Wars: Episode I: Racer (PC) - Review, su allgame.com, AllGame. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  6. ^ (EN) Scott Alan Marriott, Star Wars: Episode I: Racer (N64) - Review, su allgame.com, AllGame. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  7. ^ (EN) Brad Cook, Star Wars: Episode I: Racer (GBC) - Review, su allgame.com, AllGame. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  8. ^ (EN) Lisa Karen Savignano, Star Wars: Episode I: Racer (Mac) - Review, su allgame.com, AllGame. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  9. ^ (EN) Cal Nguyen, Star Wars: Episode I: Racer (DC) - Review, su allgame.com, AllGame. URL consultato il 20 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  10. ^ (EN) Paul Bergren, Star Wars: Episode 1 Racer (PC), in Game Informer, n. 76, agosto 1999, p. 74.
  11. ^ (EN) Star Wars 1: Episode 1 Racer [sic] (N64), in Game Informer, n. 74, giugno 1999. URL consultato il 15 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2000).
  12. ^ (EN) Erik Reppen, Star Wars: Episode I Racer - Game Boy Color, su gameinformer.com, Game Informer, 25 aprile 2000. URL consultato il 15 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2000).
  13. ^ (EN) Elliott Chin, Star Wars: Episode I Racer Review (PC), su gamespot.com, GameSpot, 28 maggio 1999. URL consultato il 15 agosto 2014.
  14. ^ (EN) Joe Fielder, Star Wars: Episode I Racer Review (N64), su gamespot.com, GameSpot, 24 maggio 1999. URL consultato il 15 agosto 2014.
  15. ^ (EN) Jeff Gerstmann, Star Wars Episode I Racer Review (GBC), su gamespot.com, GameSpot, 28 gennaio 2000. URL consultato il 15 agosto 2014.
  16. ^ (EN) Joe Fielder, Star Wars: Episode I Racer Review (DC), su gamespot.com, GameSpot, 6 aprile 2000. URL consultato il 15 agosto 2014.
  17. ^ (EN) Jason Bates, Star Wars Episode I: Racer (PC), su ign.com, IGN, 27 maggio 1999. URL consultato il 15 agosto 2014.
  18. ^ (EN) Aaron Boulding, Star Wars: Episode I Racer (N64), su ign.com, IGN, 20 maggio 1999. URL consultato il 15 agosto 2014.
  19. ^ (EN) Craig Harris, Star Wars Episode I Racer (GBC), su ign.com, IGN, 8 dicembre 1999. URL consultato il 15 agosto 2014.
  20. ^ (EN) Jeremy Conrad, Star Wars Episode 1: Racer (DC), su ign.com, IGN, 5 aprile 2000. URL consultato il 15 agosto 2014.
  21. ^ (EN) Star Wars: Episode I: Racer (N64), in Nintendo Power, vol. 121, giugno 1999, p. 109.
  22. ^ (EN) Star Wars: Episode 1: Racer (GBC), in Nintendo Power, vol. 127, dicembre 1999, p. 164.
  23. ^ Icestorm, Star Wars Episode 1: Racer, su spaziogames.it, 20 agosto 2000. URL consultato il 3 novembre 2019.
  24. ^ (EN) GMR. March 2004
  25. ^ (EN) PCGamer staff, The best Star Wars games of all time, su pcgamer.com, PC Gamer, 12 febbraio 2015. URL consultato l'8 marzo 2017.
  26. ^ (EN) Alec Meer, The 10 Best Star Wars PC games., su rockpapershotgun.com, Rock, Paper, Shotgun, 22 dicembre 2015. URL consultato l'8 marzo 2017.
  27. ^ (EN) Andrew Reiner, Ranking The Top 30 Star Wars Games, su gameinformer.com, Game Informer, 5 maggio 2016. URL consultato l'8 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2016).
  28. ^ (EN) Guinness World Records 2011 - Gamer's Edition, Guinness World Records Ltd., 2010, p. 76, ISBN 978-1-4053-6546-8.
  29. ^ (EN) Staff, The 2000 Premier Awards; The Very Best of a Great Year in Gaming, in Computer Gaming World, n. 188, marzo 2000, pp. 69-75, 78-81, 84-90.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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