Il soprannaturale (o sovrannaturale) indica un qualsiasi fenomeno che si presume trascenda i limiti dell'esperienza e della conoscenza umana della natura e delle leggi della fisica.[1]
In ambito religioso può riferirsi a vari enti (come ad esempio Dio) che trascendono la natura umana e pertanto non sono conoscibili attraverso i cinque sensi, come, ad esempio, i miracoli. Al soprannaturale è tradizionalmente legato il concetto escatologico di oltretomba, che vuole indicare una condizione (o luogo) di continuazione dell'esistenza (spesso solo in forma immateriale come anima o spirito) dopo la morte fisica.
La prima occorrenza in latino di supernaturalis (come traduzione del greco huperphuès) si trova in un'opera di Isidoro di Pelusio[2]
Il termine compare nuovamente nella traduzione delle opere dello Pseudo-Dionigi l'Areopagita fatte da Ilduino di Saint-Denis e da Giovanni Scoto Eriugena che lo utilizzerà anche nella sua opera principale, Periphyseon.[3]
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