Rutilio Benincasa (Torzano, 1555 – 1626) è stato un astronomo e astrologo italiano.
Sono poche le notizie storiche su questo personaggio al cui nome sono associate vicende leggendarie, presenti talora anche nel folklore europeo o nella tradizione letteraria classica, per cui a livello popolare è considerato una delle incarnazioni del prototipo dello stregone[1]. Certa è la data di nascita, avvenuta a Torzano, oggi frazione del comune di Cosenza denominata Borgo Partenope, meno certa è la data di morte. Secondo lo storico del XVIII secolo Salvatore Spiriti la morte di Benincasa sarebbe avvenuta nel 1626[2], recenti ricerche documentarie dello studioso Lorenzo Coscarella, invece, ne hanno anticipato la morte di circa un ventennio[3].
Dalla precisione dei suoi calcoli astronomici, ma dalla rozza e scorretta lingua latina adoperata nei suoi scritti, si è ipotizzato che fosse un autodidatta molto dotato in astronomia. Secondo una tradizione diffusa in Calabria, Benincasa avrebbe partecipato alla congiura di Campanella il cui fallimento lo avrebbe costretto alla clandestinità[1].
Il suo nome è legato alla sua opera più conosciuta, l'Almanacco Perpetuo, scritta nel 1587, e stampata per la prima volta a Napoli nel 1593 presso Giovanni Iacopo Carlino e Paci[4]. Il successo dell'Almanacco è dimostrato dalle moltissime edizioni che furono ristampate nel corso dei secoli[5] e dall'essere assurto a modello per altri almanacchi successivi, tra i quali compare il Barbanera, considerato il suo più diretto erede[6]. Dopo la morte di Rutilio, l'Almanacco fu ritoccato da molti altri, tra cui Ottavio Beltrano[7], con lo scopo di aggiornarlo.
Rutilio Benincasa è noto poi per alcune tavole numeriche a lui attribuite, attraverso le quali, secondo la credenza popolare, sarebbe possibile prevedere l'uscita dei numeri al lotto. A Benincasa nei secoli successivi alla sua morte vennero infatti ricondotte numerose pubblicazioni, in realtà quasi tutte apocrife.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56950859 · ISNI (EN) 0000 0000 6125 067X · SBN SBLV016613 · BAV 495/8823 · CERL cnp01231403 · LCCN (EN) no2021076776 · GND (DE) 100034497 · BNE (ES) XX1511272 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-56950859 |
---|