Quello di religione cananea è il nome dato per il gruppo di antiche religioni semitiche praticate dai Cananei che vissero nell'antico Levante da almeno agli inizi dell'età del bronzo e fino ai primi secoli dell'età volgare.
La religione cananea seguiva il politeismo ed era in alcuni casi monolatrica.
Un gran numero di divinità erano venerate dai seguaci della religione cananea; tra le più importanti e seguite vi erano
I Cananei credevano che dopo la morte fisica l'npš (solitamente tradotto come anima) se ne vada dal corpo in direzione della terra di Mot. I defunti venivano sepolti addobbati con un corredo funerario, oltre ad offerte di cibo e bevande che venivano fatte ai morti al fine di garantire che non avrebbero opposto difficoltà ai vivi. Venivano inoltre venerati i parenti e i membri della propria famiglia morti, in una specie di culto degli antenati, ed a volte veniva loro chiesto aiuto nelle questioni dell'esistenza quotidiana[13][14].
Nessuna delle tavolette incise rinvenute nel 1929 nella città cananea di Ugarit (distrutta all'incirca nel 1200 a.C.) ha rivelato l'esistenza di una qualche cosmologia religiosa. Qualsiasi idea su ciò è stata spesso ricostruita a partire dai numerosi testi fenici successivi opera di Filone di Biblo (64-141), il quale subì molta dell'influenza greco-romana presente allora in tutta la regione.
Ad Ugarit sarebbe stato conosciuto un pantheon denominato 'ilhm (corrispondente ad Elohim), i figli di El; questa conoscenza è presumibilmente ottenuta da Filone tramite Sanconiatone di Berythus (Beirut).
Il creatore veniva riconosciuto con nome di Elion, che era anche il padre di tutte le successive divinità, mentre nelle fonti greche era sposato con Beruth, la dea protettrice della città di Beirut. Questo matrimonio della principale divinità con la città sembrerebbe avere dei paralleli biblici anche attraverso le storie tra Melqart e Tiro, Chemosh e Moab, Tanit e Ba'al Hammon con Cartagine.
Dall'unione di El Elyon con la sua consorte sono nati il cielo e la terra, Urano e Gea per i Greci.
Nelle storie del ciclo di Baal il grande dio Baal-Hadad viene sfidato da Yam e riesce a sconfiggerlo, ciò utilizzando due potenti armi magiche prodotte appositamente per lui da Kothar-wa-Khasis. In seguito, appoggiato e con l'aiuto di Athirat e Anat, Baal persuade El di permettergli di costruirsi un palazzo: El approva e il palazzo viene innalzato da Kothar-wa-Khasis.
In seguito Baal sfida Mot, signore dei morti e questi, giunto al suo cospetto se lo ingoia trascinandoselo dietro nel profondo degli inferi. Non essendovi quindi più nessuno a portare la pioggia sulla Terra, inizia una terribile siccità; l'assenza di Baal comincia a farsi sentire e le altre divinità, in special modo El e Anat, rimangono sconvolte apprendendo che Baal è disceso agli inferi. Anat allora discende anch'ella nel mondo dei morti ed attacca Mot con una grande ascia riuscendo a farlo a pezzi, disperdendone poi i resti in lungo e in largo.
Con Mot sconfitto, Baal è in grado di restituire la pioggia al mondo che ne abbisogna e fertilizzare tutto il terreno[15].