Reginald Blomfield

Reginald Blomfield, nome completo Reginald Theodore Blomfield (Londra, 20 dicembre 1856Londra, 27 dicembre 1942), è stato un architetto e docente inglese.

Biografia

Regent Street
Menin Gate Memorial, a Ypres

Reginald Blomfield nacque il 20 dicembre 1856 a Londra, figlio di un reverendo e nipote di un vescovo inglese.[1][2]

Fu educato e studiò alla scuola Haileybury nell'Hertfordshire e all'Exeter College di Oxford, dove prese una laurea di primo livello nelle discipline umanistiche.[3]

Dopo la laurea, viaggiò un anno in Europa per perfezionarsi, prima di fare addestramento da suo zio nell'autunno del 1881.[3]

All'inizio del 1884, dopo aver completato la sua formazione, lasciò l'ufficio dello zio e trascorse altri quattro mesi in Francia e in Spagna, prima di rientrare a Londra, dove conobbe molti colleghi ruotanti attorno a Richard Norman Shaw, assieme ai quali decise di progettare e realizzare mobili di qualità, attività che li impegnò per due anni.[3]

Nel 1886 Blomfield sposò la figlia di Henry Burra di Rye, nel Sussex.[3]

Il periodo di massimo prosperità dell'attività di Blomfield, tra il 1885 e il 1914, fu prevalentemente dedicato alla costruzione di nuove case di campagna e dal rinnovamento e ampliamento di quelle già esistenti, seguendo uno stile del Rinascimento sia inglese che francese;[3] inoltre fu un appassionato progettista di giardini.[4] Tra le altre sue opere si possono menzionare la Westminster Bank a Chelsea, in stile del periodo giorgiano, la Biblioteca pubblica di Lincoln, e in collaborazione con altri colleghi, il Regent Street Quadrant e il Piccadilly Circus a Londra.[5]

Nel 1918 fu nominato come uno dei tre principali architetti dalla Commissione delle tombe della guerra, e per i successivi nove anni si dedicò con impegno alla progettazione dei cimiteri e dei memoriali del fronte occidentale;[3] inoltre venne nominato architetto principale per la Francia nel 1918.[6]

Considerato il più tradizionalmente patriottico degli architetti della Commissione, Reginald Blomfield progettò il Menin Gate Memorial a Ypres (1919), in Belgio, uno dei monumenti di guerra più noti,[6][3] destinato inizialmente a contenere quarantamila nomi di coloro che non avevano una tomba conosciuta.[3]

Contribuì alla progettazione di centodiciotto cimiteri,[6] tra i quali si ricordano la croce e il camposanto di San Paolo a Londra, il monumento all'Aviazione sull'embankment del Tamigi, il monumento commemorativo delle guerre d'Africa nella scuola di Haileybury.[5]

Un altro importante contributo alla Commissione delle tombe di guerra fu il suo disegno della Croce del Sacrificio, che venne installata nella maggior parte dei cimiteri della Commissione.[6] Progettò quattro versioni della croce, ognuna con un'altezza diversa e con al centro una spada di bronzo eretta.[6] Reginald Blomfield disse che voleva rendere la sua opera, astratta e impersonale, liberata dal legame con uno stile specifico e lontana dai sentimentalismi del gotico.[6] Era un «simbolo degli ideali di coloro che erano usciti per morire».[6] La sua croce del sacrificio è riconoscibile in tutto il mondo.[6]

Pubblicò, nel 1892, The Formal Garden in England e, nel 1934, un saggio critico sull'architettura moderna, Modernismus.[1][2]

Scrisse, tra le sue altre frasi celebri: «l'orticoltura è sinonimo di progettazione del giardino tanto quanto la costruzione fa all'architettura».[1][2]

Insegnò alla Royal Academy of Arts e si dimostrò un grande esperto dell'architettura rinascimentale, che ispirò molti suoi saggi e molte opere.[5]

Opere

Note

  1. ^ a b c (EN) Sir Reginald Blomfield, su firstworldwar.com. URL consultato il 12 giugno 2019.
  2. ^ a b c (EN) Blomfield, Reginald, su gardenvisit.com. URL consultato il 12 giugno 2019.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Sir Reginald Blomfield, su ww1cemeteries.com. URL consultato il 12 giugno 2019.
  4. ^ (EN) Kinds Of Design, su britannica.com. URL consultato il 12 giugno 2019.
  5. ^ a b c Reginald Blomfield, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 299.
  6. ^ a b c d e f g h (EN) Sir Reginald Blomfield, su cwgc.org. URL consultato il 12 giugno 2019.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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