Raoul Precht (Roma, 11 dicembre 1960) è uno scrittore, poeta e traduttore italiano.
Dopo la laurea in lingue e letterature straniere moderne all'Università "La Sapienza" di Roma con una tesi sul conflitto padre-figlio in Calderón de la Barca, Hofmannsthal e Pasolini (1984), ha insegnato per alcuni anni e si è trasferito nel 1990 a Lussemburgo, dove lavora al Parlamento europeo.
Ha pubblicato saggi su Cervantes, Calderón de la Barca, Quevedo, Cortázar, Pasolini e su aspetti di teoria della traduzione. Alcuni racconti e poesie sono apparsi sulle riviste letterarie on-line "Pseudolo" e "Zibaldoni e altre meraviglie", con traduzioni in spagnolo sulla rivista "abril", in francese nel blog dell'Università della Sorbona "Une autre poésie italienne" e in esperanto nella rivista "Beletra Almanako". Sue poesie sono state pubblicate inoltre dalla "Italian Poetry Review". La rivista on line "succedeoggi" ospita una sua rubrica periodica.
Ha collaborato con la RAI-Radiotelevisione italiana, quotidiani, riviste letterarie e d'arte, la Deutsche Grammophon Gesellschaft e l'Istituto di Studi Verdiani.
Il suo ultimo romanzo, Stefan Zweig. L'anno in cui tutto cambiò, è stato finalista al Premio letterario Giovanni Comisso 2022. La raccolta di racconti Quintetto romano (2023) narra dell'incontro con Roma di cinque scrittori stranieri, Stendhal, Nikolaj Gogol', Romain Rolland, Malcolm Lowry e John Cheever. Sulle rovine d'Europa (2024) è un'antologia di ventisei poeti tedeschi e francesi della Grande Guerra, introdotti e tradotti in italiano.
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