Rai Radio 1 | |
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Paese | Italia |
Lingua | Italiano |
Data di lancio | 6 ottobre 1924 |
Share di ascolti | 3.422.000 (1º semestre 2022) |
Editore | Rai |
Nomi precedenti | URI (1924-1927) EIAR (1927-1944) RAI (1944-1945) Rete Azzurra (1945-1950) Programma Nazionale (1950-1975) |
Frequenze precedenti | AM/OM 567 · 657 · 819 · 873 · 900 · 936 · 981 · 990 · 999 · 1 062 · 1 107 · 1 116 · 1 296 · 1 332 · 1 431 · 1 449 · 1 575 · 1584 kHz LW 189 kHz SW 6 060 · 9545 kHz |
Canali gemellati | Rai Radio 1 Sport |
Motto | La tua finestra sul mondo |
Sito web | www.raiplaysound.it/radio1/ |
Diffusione | |
Terrestre | |
Analogico | FM in Italia 99% del territorio |
Digitale | DAB in Italia canali 12B · 12D |
Rai RAI Mux A | Rai Radio 1 (Italia) DVB-T - FTA Canale 701 |
Satellitare | |
Sky Italia Eutelsat Hot Bird 13F | Rai Radio 1 (DVB-S2 · FTA) 11766 - V - 29900 - 3/4 Canale 8820 |
Tivùsat Eutelsat Hot Bird 13F | Rai Radio 1 (DVB-S2 · FTA) 11766 - V - 29900 - 3/4 Canale 601 |
Eutelsat 5 West B | Rai Radio1 (DVB-S2 · FTA) 11179 - V - 30000 - 3/5 Rai Radio1 (DVB-S2 · FTA) 11637 - V - 30000 - 3/5 |
Streaming web | |
RaiPlay Sound | In formato RA e WMA |
iTunes | In formato AAC |
Rai Radio 1 è la prima emittente radiofonica pubblica italiana edita dalla Rai. La programmazione viene trasmessa dal centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma. Il canale è diretto da Francesco Pionati. È la sesta in classifica tra le radio nazionali più seguite.
Tra le rassegne di musica leggera sostenute dall'emittente, oltre al Festival di Sanremo, il Premio Lunezia e Musicultura.
La sua data di nascita può essere fatta risalire alla prima trasmissione radiofonica italiana, avvenuta ad opera dell'URI (Unione Radiofonica Italiana) sulla lunghezza d'onda di 425 metri, che ha avuto luogo il 6 ottobre 1924 con la voce di Ines Viviani Donarelli (anche se a lungo era stata attribuita a Maria Luisa Boncompagni).
Tra il 1933 e il 1934 si delineano per la prima volta due reti radiofoniche nazionali. Il 17 dicembre 1933 le stazioni di Milano II e Torino II iniziano a trasmettere i programmi delle stazioni Meridionali (Roma, Napoli e Bari, fra loro collegate via cavo), mentre il 18 marzo 1934 la stazione di Roma II inizia a trasmettere i programmi delle stazioni settentrionali (Torino, Milano e Genova, anch'essi fra loro collegate via cavo)[1]: si iniziano a formare due canali radiofonici.
Il 23 giugno 1940, con l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, le trasmissioni radiofoniche vengono unificate per tutte le stazioni, ma il 14 giugno 1942 riprende la programmazione separata in due canali nell'orario serale[1]. Si chiamano Programma A e Programma B[2].
Nel 1945 il sistema radiofonico italiano viene riunificato sotto la RAI, che organizza i trasmettitori superstiti in due reti[1]:
La Rete Azzurra, con sede a Roma e uffici a Firenze[3], comprendeva le stazioni di Roma I, Napoli I, Bari I, Firenze, Palermo, Catania, San Remo, nonché Torino II, Milano II e Genova II[4].
Nel 1950 il palinsesto radiofonico viene ristrutturato intorno a tre programmi nazionali[5]: il Programma Nazionale generalista, il Secondo Programma di intrattenimento leggero e il Terzo Programma culturale[6][7] attivo dal 1 ottobre 1950[8]. Grosso modo, il Programma Nazionale prosegue la rete rossa[9][10]. Nel 1951 il Programma Nazionale inizia a essere irradiato anche sui 189 kHz in onde lunghe dal trasmettitore di Caltanissetta.
Con la riforma del 1975, il Programma Nazionale diventa Radiouno, divenendo poi in seguito, Radio 1.
Dal 1982 dalle ore 15 la modulazione di frequenza viene occupata da RaiStereoUno che trasmette musica e notizie e dalle 24 alle 6 del mattino da RaiStereoNotte. Radiouno continua a trasmettere in onda media con la prevista programmazione dal taglio più parlato e rivolta ad un pubblico più adulto. Dal 1991 RaiStereoUno diventa StereoRai.
Dal 1994 i tre canali principali si riunificano integralmente in AM e FM e vengono differenziati per genere. Radiouno diventa una all-news con programmi di attualità, di approfondimento e sport, con la musica che accompagna la programmazione solo per intervallare gli spazi parlati o destinata a comparire in programmi speciali relegati alla fascia serale e notturna. Per quanto concerne le altre due reti radiofoniche, Radiodue si dedica all'intrattenimento e alla musica contemporanea, mentre Radiotre continua la sua missione culturale con musica classica e colta.
Nell'agosto 2004 Radio 1 cessò di essere ricevibile in onde lunghe a seguito dello spegnimento del trasmettitore di Caltanissetta, l'unico in Italia ad adottare tale tecnologia. Nello stesso anno rimase l'unica emittente del servizio pubblico (e tra le poche in Italia) a trasmettere nella banda delle onde medie, nelle quali venne identificata con il nome di Rai OM Unica, con un palinsesto leggermente diverso rispetto a quelli irradiati in FM e digitale; gli impianti rimasti inoltre venivano talora spenti nottetempo. La sua programmazione veniva riprodotta anche via satellite tramite Tivùsat.
Col passare degli anni la copertura in onde medie dell'emittente venne sempre più ridotta: i 60 impianti operativi nel 2011 si ridussero a 13 nel successivo decennio. Anche questi vennero definitivamente spenti (compreso il ripetitore del canale radio in lingua slovena Rai Radio Trst A) l'11 settembre 2022, data del definitivo abbandono delle onde medie da parte della Rai.[11] Il servizio radiofonico in lingua slovena (ex onda media 981 kHz) e l'Ora della Venezia Giulia (ex onda media 936 kHz) sono rimasti ricevibili solo sul satellite Hot Bird 13C 13.0°E frequenza 11766,00 MHz polarizzazione verticale, SR 29.900 FEC 3/4[12]
Rai Radio 1 prosegue quindi le proprie trasmissioni su numerose frequenze in FM, DAB+, digitale terrestre, satellite.
Il 13 marzo 2014 il CdA della Rai, su proposta del direttore generale Luigi Gubitosi, approva la nomina di Flavio Mucciante come direttore di Rai Radio 1 e del Giornale Radio Rai (contemoraneamente si dimette dalla carica di direttore di Rai Radio 2 che aveva assunto nel 2009), scedendo a Antonio Preziosi.[13]
A partire dal 7 aprile, con l'introduzione del palinesesto primaverile, sulle frequenze di Radio 1, comincia a prendere piede l'era Gubitosi e la sua nuova lineea editoriale.[14] Chiude il programma di approfondimento culturale Con parole mie, di Umberto Broccoli, che viene sostituito da King Kong, una finestra d'approfondimento sulla musica pop, condotta da Silvia Boschero (provienente da Rai Radio 2).[14] Torna Radio 1 Music Club sotto la conduzione di John Vignola (anche lui provienente da Radio 2).[14] L'approfondimento del Giornale Radio Rai Baobab viene spostato e allungato, in onda a partire dalle 16:30 alle 19:00. Inoltre viene eliminata la presenza di uno dei conduttori di Radio 1 Musica.[14] Il programma La radio ne parla, condotto da Ilaria Sotis, precedentemente in onda dal lunedì al giovedì, viene esteso anche al venerdì.[14]
il 25 maggio 2023 Francesco Pionati viene nominato alla direzione di Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, del Giornale Radio Rai e di Rai Gr Parlamento al posto di Andrea Vianello, che va alla direzione generale di San Marino RTV.[15]
Durante l'estate, ci sono state diverse critiche e polemiche riguardo alla nuova linea editoriale che l'emittente avrebbe adottato a partire da settembre, con l'avvio della stagione 2023/2024. In particolare, si è criticata la chiusura di Forrest (Programma condotto da Marianna Aprile e Luca Bottura)[16] e l'arrivo di Marcello Foa (già presidente della Rai durante il governo giallo-verde) con il suo programma Giù la maschera (accusato già prima della messa in onda di essere parziale a favore della Lega).[17][18]
Il 11 settembre 2023, Pionati presenta le novità nel palinsesto della stagione 2023/2024: Giorgio Zanchini con Radio anch'io slitta alle 7:30 (tornando al formato tradizionale di 50 minuti) per fare spazio a Roberto Poletti, che passa da Rai Isoradio a Rai Radio 1 dalle 6:30 alle 7:00 con Il Caffè di Radio1[19][20]. Alle 9:05 va in onda Marcello Foa con Giù la maschera (Pionati coglie l'occasione per rispondere alle accuse illustrando il cast della trasmissione: Alessandra Ghisleri, Peter Gomez, Luca Ricolfi e Giorgio Gandola, definendoli "lontani dall’universo leghista")[17][18]. Dalle 10:05 alle 10:30 il lunedì c'è Federico Ruffo con Hashtag[19], mentre dal martedì al giovedì ci sono Annalisa Chirico e Cristina Tagliabue con Ping Pong[19]. Dalle 10:30 alle 11:00 il lunedì c'è Paola Guarnieri con Tutti in classe[19], mentre dal martedì al venerdì c'è Diana Alessandrini con Formato Famiglia[19]. Dalle 11:25 alle 12:00 va in onda la coppia Storace-Luxuria con Il rosso e il nero[19].
Nome | Inizio carriera | Fine carriera | Ad interim |
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Paolo Ruffini | 29 aprile 1996 | 5 maggio 2002 | |
Bruno Socillo | 6 maggio 2002 | 19 novembre 2006 | |
Antonio Caprarica | 20 novembre 2006 | 9 agosto 2009 | |
Antonio Preziosi | 10 agosto 2009 | 12 marzo 2014 | |
Flavio Mucciante | 13 marzo 2014 | 4 agosto 2016 | |
Andrea Montanari | 5 agosto 2016 | 14 giugno 2017 | |
Gerardo Greco | 15 giugno 2017 | 24 giugno 2018 | |
Roberto Pippan | 25 giugno 2018 | 30 ottobre 2018 | |
Luca Mazzà | 31 ottobre 2018 | 15 maggio 2020 | |
Simona Sala | 15 maggio 2020 | 17 novembre 2021 | |
Andrea Vianello | 18 novembre 2021 | 24 maggio 2023 | |
Francesco Pionati | 25 maggio 2023 | in carica |
Il palinsesto è prevalentemente incentrato sull'informazione e l'approfondimento, con 36 edizioni quotidiane del Giornale Radio[21], trasmissioni d'approfondimento giornalistico su politica, cronaca, economia, attualità internazionale e sport e programmi musicali.
Trasmette, in esclusiva ed in diretta, tutte le partite della Nazionale di calcio dell'Italia, oltre ai grandi eventi calcistici come Mondiali ed Europei. Ed è legato al calcio il suo programma più longevo, Tutto il calcio minuto per minuto. La rete segue anche altri sport come basket, pallavolo, ciclismo, tennis, sci, nuoto, atletica leggera, automobilismo, motociclismo, rugby, nonché le Olimpiadi.
Ospita tre notiziari regionali al giorno (dal lunedì al venerdì alle 7:18, 12:10 e 18:30) a cura delle redazioni regionali della TGR. La sede regionale del Friuli-Venezia Giulia ha a disposizione una fascia di tempo superiore rispetto alle altre sedi delle regioni a statuto speciale per la diffusione di una più vasta programmazione a carattere locale.
Con la dismissione delle AM, in cui l'orario di programmazione era dalle 6:00 alla mezzanotte, l'emittente trasmette 24 ore su 24 indipendentemente dal mezzo di diffusione.
La sigla di inizio e fine delle trasmissioni che si può ascoltare ogni giorno poco prima della mezzanotte e poco prima delle 5:00 è l'inno nazionale, che nel corso degli anni ha subito vari riarrangiamenti; l'ultimo, è quello eseguito dall'orchestra sinfonica nazionale della Rai e diretto da Fabio Luisi, in uso dal 2019.
GR1 | |
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Paese | Italia |
Anno | 1975 - in produzione |
Genere | radiogiornale |
Durata | da 5 a 20 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Emittente radiofonica | Rai Radio 1 Rai Radio 1 Sport Rai Isoradio Rai Gr Parlamento |
Il GR1 è il notiziario di Rai Radio 1, curato dalla testata Giornale Radio Rai. Alcune edizioni vanno in onda in contemporanea su Rai Isoradio, Rai Gr Parlamento e Rai Radio 1 Sport. Va in onda circa ogni ora, per adempiere alla linea editoriale di Radio 1, impostata come una all-news radiofonica.
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom | Note | |
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GR1 | 0:00 | Giornale della Mezzanotte | ||||||
1:00 - 2:00 - 3:00 - 4:00 - 5:00 | ||||||||
5:30 | Giornale del Mattino | |||||||
6:00 - 7:00 - 8:00 - 9:00 | ||||||||
10:00 | 10:30 | |||||||
11:00 | ||||||||
12:00 | 11:50 | |||||||
13:00 | 13:20 | |||||||
14:00 - 15:00 | 14:30 | |||||||
16:00 - 17:00 | ||||||||
19:00 | 18:50 - 20:00 | 18:00 - 19:00 | ||||||
21:00 - 22:00 | 21:30 | |||||||
23:00 | ||||||||
GR1 Sport |
00:20 | Radio 1 Sport fino a novembre 2015 | ||||||
8:25 | 8:20 | |||||||
13:20 - 19:20 | · | |||||||
GR1 Economia |
18:00 | · | In onda da Milano, all'interno di Italia sotto inchiesta |
Notiziario a cura della TGR, diffuso a livello locale dalle sedi regionali della Rai.
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom | Note | |
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GR Regione |
7:18 - 12:10 | 12:15 | 7:18 / 12:30 GR Friuli Venezia Giulia | |||||
18:30 | · | nel Friuli Venezia Giulia è sempre andata in onda dal 27 ottobre 2014 in tutte le Regioni |
Gli orari di messa in onda di ogni servizio Rai sottocitati potrebbero subire variazioni; pertanto, questa tabella riguardante gli orari dei servizi Rai è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere aggiornata.
Orario | Note | |
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Meteo | 6:07 - 7:32 - 10:05 - 12:29 - 13:31 - 17:12 - 20:32 - 23:30 | · |
Ondaverde | 0:23 - 1:02 - 2:05 - 3:05 - 4:05 - 5:05 - 6:39 - 7:30 - 8:30 11:30 - 12:27 - 13:29 - 15:32 - 16:30 - 17:30 - 19:27 - 20:30 - 21:30 |
alle 7:56, solo in Friuli Venezia Giulia viene trasmessa l'Onda Verde Regione FVG |
Bolmare | 5:55 | in onda sporadicamente la domenica mattina |
Di seguito sono indicati gli ascolti della radio a partire dal 1997:
I jingle di Radio 1 utilizzati dal 10 luglio 2014 fino al 3 dicembre 2017 (GR1, Meteo, Ondaverde, stacchi, jingle) erano realizzate dai Calibro 35[22]. Dal 4 dicembre 2017 vi è una nuova identità di rete e nuove sigle per GR1, GR1 Economia e GR1 Sport. Dal 7 gennaio 2018 vengono rinnovati anche i jingle pubblicitari (sostituiti a loro volta nel 2019 insieme ai jingle minispot). Restano invariate le sigle di Meteoradio e Ondaverde.
Dal 14 settembre 2020 vengono rinnovate le sigle del GR1 e delle relative rubriche.
Dal 23 gennaio 2023 vengono nuovamente rinnovati i jingle di rete, le sigle del GR1 e le relative rubriche, comprese quelle di Ondaverde e Meteoradio. Dal 19 febbraio 2023 vengono rinnovati anche i jingle pubblicitari e quelli minispot. Dall'11 dicembre dello stesso anno vengono nuovamente rinnovati i jingle di rete, le sigle del GR1 e le relative rubriche, comprese quelle di Ondaverde e Meteoradio[23].