Una radura in una foresta di abeti

Nelle scienze forestali una radura è in genere intesa come un appezzamento di terreno all'interno di un'area boscata, dove gli alberi mancano o si diradano molto, lasciando spazio alla radiazione solare diretta e incidente sul suolo. In senso più ampio una radura viene considerata una zona dove gli elementi che formano un insieme compatto si fanno radi o più radi [1] (come ad esempio una zona di capelli diradati).

Le radure erbose sono in genere dovute a particolari condizioni locali come valanghe, aree di terreno povere di elementi nutritivi (ad esempio con scarsa umidità), danni da fuoco o disboscamento. Rispetto al sottobosco forma un ecosistema profondamente diverso, risultando molto importante per gli animali erbivori che lo usano abitualmente come superficie da pascolo (animali presenti nelle radure sono ad esempio i tassi, le lepri comuni e le starna). Nelle foreste pluviali, come quella amazzonica o congolese, varie popolazioni nomadi utilizzano le radure per costruirvi ricoveri temporanei, come ad esempio le capanne[2]. Le radure erbose possono essere popolate da specie di funghi.

Note

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  1. ^ Voce radura, voce sul Vocabolario Treccani (on-line su www.treccani.it)
  2. ^ Redação, Congo, in Revista Superinteressante, ottobre 2004. URL consultato il 22 ottobre 2015.

Bibliografia

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Voci correlate

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