Promozione 1970-71 | |||
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Competizione | Promozione | ||
Sport | ![]() | ||
Edizione | 4ª | ||
Organizzatore | L.N.D. Comitati Regionali | ||
Luogo | ![]() | ||
Formula | 26 gironi all'italiana | ||
Cronologia della competizione | |||
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Nella stagione 1970-1971, la Promozione era il quinto livello del calcio italiano (il primo livello regionale).
Il campionato è strutturato in vari gironi all'italiana su base regionale, gestiti dai Comitati Regionali di competenza. Promozioni alla categoria superiore e retrocessioni in quella inferiore non erano sempre omogenee; erano quantificate all'inizio del campionato dal Comitato Regionale secondo le direttive stabilite dalla Lega Nazionale Dilettanti, ma flessibili, in relazione al numero delle società retrocesse dalla Serie D e perciò, a seconda delle varie situazioni regionali, la fine del campionato poteva avere degli spareggi sia di promozione che di retrocessione. In Basilicata, Trentino-Alto Adige ed Umbria il primo livello regionale nella stagione 1970-1971 continuò ad essere la Prima Categoria.
Questi invece sono i massimi campionati regionali disputati nella stagione 1970-1971 nelle regioni dove non era ancora stato istituito il campionato di Promozione:
La normativa F.I.G.C. in vigore dalla stagione sportiva 1969-70 stabiliva che, in caso di assegnazione di un titolo sportivo (promozione o retrocessione), alla fine del campionato si sarebbe dovuto: