Questa pagina descrive le convenzioni di Wikipedia per intitolare le voci riguardanti missili e razzi per uso bellico e far loro riferimento nel corpo delle voci. Vedi Aiuto:Convenzioni di nomenclatura per indicazioni più generali riguardo l'assegnazione di un titolo ad una voce.
I nomi utilizzati per missili e razzi per uso bellico sono piuttosto eterogenei. Possono essere nomi di fantasia, sigle alfanumeriche, acronimi, parole mutuate da lingue correnti (tipicamente lingua inglese). Eventualmente possono includere l'indicazione del la ditta costruttrice. Inoltre potrebbero essere noti con diversi nomi, ad esempio:
La maggior parte dei per missili e razzi per uso bellico sono identificabili da una sigla accompagnata da un nome. In questo caso essendo la sigla univoca non ci saranno problemi di disambigua. Evitare, nel caso sia stata titolata la voce in questa forma, inserire anche la ditta costruttrice del missile.
Per questo tipo di missili e razzi, l’uso della sola sigla e del solo nome potrebbe essere causa di ambiguità ed inoltre non consentire un’agevole consultazione per chi non è pratico della materia. L’uso del solo nome o della sola sigla va quindi evitato in linea generale, anche se può essere ammesso in alcuni casi specifici, e nel titolo la sola sigla (o il solo nome) va in generale accompagnato da altre notazioni per meglio identificare la voce. (n.d.r. questa è la teoria della proibitissima "disambigua preventiva")
Esistono alcuni pochi casi in cui il nome o la sua sigla, sono parole o combinazioni che difficilmente si prestano ad ambiguità. Esempi sono:
: termini che trovano ampio utilizzo nella letteratura di tipo storico anche non tecnica. Inoltre sono parole abbastanza lunghe da escludere, in prima approssimazione, ambiguità con altre sigle. Non è quindi il caso della bomba volante V1!!!
In questi casi, con una certa discrezionalità da parte del wikipediano, è possibile mantenere come titolo della voce il solo nome, o la sola sigla del missile/razzo.
È questo tipico di missili di produzione Francese o tedeschi della seconda guerra mondiale. Utilizzare in questo caso il nome, o la sigla, preceduti dalla ditta costruttrice:
Il nome della voce va composto riportando tra parentesi la designazione alternativa. rispettando le norme relative alle disambigue.
In questo caso è doveroso specificare tra parentesi che si tratta di un (missile), o di un (razzo); (n.d.r. altra teorizzazione della "disambigua preventiva")
La notazione missile Barak va assolutamente evitata. Pur apparendo di più semplicemente scrittura, rende maggiormente complessa la categorizzazione delle voci.
Nel caso di missili che abbiano come solo nome una parola in lingua inglese estremamente generica, (termini come Arrow o Javelin), è opportuno specificare nella parentesi la sigla che “classifica” il tipo di missile:
È infatti molto probabile che queste parole siano utilizzati come nomi per altri missili, ad esempio: il missile FGM-148 Javelin non ha niente a che vedere con il Javelin (missile SAM). L’uso di Javelin (missile) come titolo della voce sarebbe risultato in questo caso troppo generico.
Le sigle che classificano il tipo di missile si trovano nelle voci che descrivono i Categoria:Tipi di missile. Ad esempio SAM, per un missile terra-aria
I nomi utilizzati per missili e razzi per uso bellico sono piuttosto eterogenei: nomi di fantasia, sigle alfanumeriche, acronimi o parole mutuate da lingue correnti. Vi sono anche casi in cui i sistemi d'arma in questione sono noti con più nomi.
Come regola generale, nelle voci di missili e razzi per impiego militare il titolo da usare deve essere nella forma:
<nome di servizio> <soprannome ufficiale>
dove per nome di servizio si intende la denominazione utilizzata dalla forza armata committente o maggiore utilizzatrice del sistema d'arma in questione. Questo può consistere anche in una combinazione di lettere, il più delle volte seguita da un numero.
Il soprannome ufficiale non è presente in tutti i missili, quindi può essere assente.
Nel caso di missili che hanno cambiato sigle identificative nel tempo, è opportuno inserire solo la denominazione più nota, senza specificare tra parentesi o con segni “/” le altre denominazioni. In questi casi devono essere creati gli opportuni redirect per agevolare le ricerche.
Negli Stati Uniti è in vigore un sistema di designazione unificato per i sistemi d'arma non pilotati. Tale designazione è anche il nome della voce:
In caso di mutamenti dovuti a variazioni del sistema di nomencaltura (entrato in vigore nel 1963), si utilizzerà sempre il nome del sistema unificato, eventualmente specificando nell'introduzione della voce anche le altre denominazioni e creando opportuni redirect. Riprendendo l'esempio precedente:
Per i sistemi d'arma privi di designazione unificata si utilizzerà comunque il nome di servizio più conosciuto. Se questo è assente:
In Occidente, i sistemi missilistici russi e sovietici sono stati a lungo noti con un nome in codice NATO. Il nome da utilizzare per i titoli delle voci, tuttavia, deve essere il nome di servizio del sistema d'arma. Deve comunque esistere un redirect con la codifica NATO, in modo da agevolare la ricerca. Esempio:
Si raccomanda comunque di far attenzione alle eventuali lettere dopo il numero, che potrebbero indicare un missile completamente diverso. Riprendendo l'esempio precedente:
La regola generale è di attenersi alla distinzione NATO. In presenza di sistemi più complessi, comunque, si può creare una voce unica (come in K-35, noto con i nomi NATO di AS-20 Kayak, SS-N-25 Switchblade ed SSC-6 Stooge).
Se il sistema d'arma non è mai entrato in servizio, si utilizzerà:
Le voci inerenti i missili ed i razzi cinesi per impiego militare devono avere per titolo il nome di servizio del sistema d'arma. Questo vale anche per i casi in cui sia presente un nome occidentale. Esempio:
In Europa non vi è un sistema di designazione unico per i missili. Di conseguenza, si utilizza come nome della voce il nome di servizio del sistema d'arma, senza specificare la ditta costruttrice. Esempi:
Per la Germania Nazista valgono le designazioni del Reichsluftfahrtministerium:
Se non vi è la codifica RLM, si utilizza il nome di servizio, senza la ditta costruttrice. Quindi:
In tutti i casi, in presenza di nomi più conosciuti di quello di servizio (come la già citata SD 1400/Fritz X), dovranno essere fatti gli opportuni redirect.
Se non vi è un nome di servizio, utilizzare quello del costruttore.
Nel caso di missili con nome uguale ad altre voci, si deve inserire nel nome della voce la disambigua (missile), sempre rispettando le regole sulle disambigue. In caso di omonimi:
Nel caso in cui ci possa essere ambiguità di altro tipo, dovuta magari a nome di servizio e soprannome ufficiale che si equivalgono, deve essere creata la disambigua. Esempio:
Vista la grande variabilità nelle convenzioni di nomenclatura, nel dubbio si può controllare sul sito ufficiale del produttore se ancora attivo ai giorni nostri, oppure confrontarsi con enciclopedie cartacee o chiedere un parere presso l'AvioBar o il Tavolo delle Trattative, i punti di ritrovo dei progetti Aviazione e Guerra che riuniscono gli utenti interessati a questo tema.
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