Polar Express | |
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Una scena del film | |
Titolo originale | The Polar Express |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2004 |
Durata | 100 min |
Rapporto | 2,39:1 |
Genere | animazione, avventura, fantastico |
Regia | Robert Zemeckis |
Soggetto | Chris Van Allsburg |
Sceneggiatura | Robert Zemeckis, William Broyles Jr. |
Produttore | Steve Starkey, Robert Zemeckis, Gary Goetzman, William Teitler |
Produttore esecutivo | Tom Hanks, Jack Rapke, Chris Van Allsburg |
Casa di produzione | Warner Bros. Pictures, Castle Rock Entertainment, Shangri-La Entertainment, Playtone, ImageMovers, Golden Mean Productions |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. Pictures |
Fotografia | Don Burgess, Robert Presley |
Montaggio | Jeremiah O'Driscoll, R. Orlando Duenas |
Effetti speciali | Michael Lantieri, Jerome Chen, Ken Ralston |
Musiche | Alan Silvestri, Glen Ballard |
Scenografia | Rick Carter, Doug Chiang, Karen O'Hara |
Costumi | Joanna Johnston |
Trucco | Deborah La Mia Denaver, Matthew Mungle |
Character design | Vladimir Todorov |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
Polar Express (The Polar Express) è un film d'animazione del 2004 diretto da Robert Zemeckis.
Il film si basa sulla sceneggiatura dello stesso Zemeckis e di William Broyles Jr., mentre il soggetto è tratto dall'omonimo libro illustrato per ragazzi di Chris Van Allsburg, pubblicato nel 1985 e premiato l'anno successivo con la Medaglia Caldecott.[2] Inoltre si tratta del primo cartone animato realizzato in CGI utilizzando la tecnica della performance capture (ossia con personaggi digitali ottenuti captando i movimenti degli attori in carne e ossa), motivo per cui è entrato a far parte del Guinness dei primati.[3] Questo film è dedicato a Michael Jeter, membro del cast deceduto durante la lavorazione.[4]
Oltre alla versione in formato standard a 35 millimetri, è stata distribuita una versione per tecnologia IMAX predisposta sfruttando gli stessi modelli in 3D adottati nella versione standard: Polar Express, specificatamente, è stato così il primo film animato non realizzato per questo tipo di tecnologia ad essere presentato in questo formato.[5]
Un videogioco omonimo è stato distribuito, in concomitanza con il film, da Sony per la PlayStation 2 e da Nintendo per GameCube e Game Boy Advance; il gioco è stato sviluppato dalla società australiana di software Blue Tongue Entertainment, e presenta alcune divergenze rispetto alla storia del lungometraggio.
Il protagonista è un uomo originario di Grand Rapids, nel Michigan, il cui nome non viene mai rivelato, che mostra in flashback una straordinaria avventura che visse da ragazzino.
Il bambino, durante la notte della Vigilia di Natale, va a dormire fortemente convinto che sotto l'albero i regali verranno messi dai suoi genitori e non da Babbo Natale, alla cui esistenza non crede affatto, a differenza dei genitori e della sorella minore Sarah. Proprio pochi minuti prima della mezzanotte, il ragazzino, non riuscendo a prendere sonno, sente un forte rumore e vede una forte luce provenire dall'esterno e si accorge che, sulla strada che costeggia la sua casa, si è fermato un misterioso treno a vapore che sembra apparso dal nulla, chiamato Polar Express; il capotreno, un uomo di mezza età burbero ma bonario, spiega al protagonista che tale treno conduce i bambini al Polo Nord, permettendo loro di incontrare Babbo Natale. Dopo un primo momento di indecisione, il bambino decide di salire a bordo.
Il treno è pieno di bambini, tutti vestiti in pigiama e intenti a cantare canzoni natalizie, e durante il viaggio viene offerto un rinfresco con della cioccolata calda servita da un gruppo di camerieri e cuochi ballerini. Il protagonista fa amicizia con una simpatica ragazzina, con un timido e povero ragazzino di nome Billy e con un altro ragazzino con un fastidioso atteggiamento da saputello; conosce anche un misterioso avventuriero che vive sopra i vagoni bevendo continuamente caffè, il quale gli rimprovera di non essere completamente sincero con sé stesso, essendo sempre in bilico tra il credere e il non credere.
Dopo diverse peripezie, tra cui lo scivolamento del convoglio su un lago ghiacciato (dove il ghiaccio ha ricoperto i binari), la rottura della leva di comando della velocità in cabina di guida e l'incontro con una numerosa mandria di caribù, finalmente il Polar Express, condotto dal capotreno e da due imbranati macchinisti, giunge al Polo Nord, dove il vagone dei tre piccoli amici si stacca dal treno per essere depositato nella fabbrica dei giocattoli. Uscendo, i tre si radunano nella piazza giungendo dentro il grande sacco dei regali.
A questo punto finalmente si presenta Babbo Natale, il quale, come da tradizione, deve assegnare il primo dono di Natale ad uno dei bambini passeggeri del treno, e sceglie il piccolo protagonista. Lui chiede di avere in dono semplicemente una campanella staccatasi dalle redini delle renne scalpitanti, di cui riuscirà a sentire il meraviglioso suono soltanto quando deciderà ed ammetterà di credere; il ragazzino ammira Babbo Natale decollare nella notte per le sue consegne, poi risale sul treno per fare ritorno a casa.
Sul treno, si accorge tristemente di aver perso la campanella e di avere un buco nella tasca del pigiama, da cui probabilmente la campanella è scivolata giù; tuttavia, quando si sveglia a casa sua il giorno di Natale, ritrova la campanella in uno dei pacchetti sotto l'albero, insieme a un biglietto di Babbo Natale che gli consiglia di farsi rattoppare il pigiama. Il protagonista e la sorella riescono a sentir suonare la campanella quando la agitano, mentre i genitori non la sentono e pensano che non funzioni.
Il film si conclude con il protagonista che, da adulto, afferma che, con il passare degli anni, lui, tutti i suoi amici e la sorella non sono più riusciti ad udire il suono della campanella come gli succedeva da bambini, ma nonostante ciò per lui la campanella suona ancora, come per tutti coloro che credono sinceramente nella magia del Natale.
Il film ha incassato in tutto il mondo 313500433 $ a fronte di un budget di 165000000 $.
Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il 56% delle 210 recensioni professionali sono positive, con un voto medio di 6,40/10,[6] mentre su Metacritic ottiene un punteggio medio di 61 su 100 basato su 36 recensioni.[7] Su CinemaScore il film ha ricevuto il raro voto "A+".[8]
Il critico Roger Ebert ha conferito al film il punteggio massimo di 4 stelle su 4. Nella recensione afferma che «C'è un tono più profondo, rabbrividente, invece della spensierata allegria del solito film di Natale. [...] Ha una qualità inquietante, magica», paragonando l'atmosfera a Il mago di Oz e Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.[9]
Alcuni recensori invece hanno criticato il design e le animazioni dei personaggi in quanto avrebbero sconfinato nell'uncanny valley.[10]
Il film è stato distribuito in Italia il 3 dicembre 2004 dalla Warner Bros.[11] La direzione del doppiaggio è stata affidata a Carlo Valli su dialoghi adattati da Carlo Cosolo.
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