Peppino Villani (Napoli, 3 luglio 1877 – Roma, 22 ottobre 1942) è stato un cantante e attore teatrale italiano.
Attore autodidatta, di grande capacità comica ed esperto finedicitore, Villani esordì appena ventenne nel teatro di varietà napoletano, imitando le macchiette di Nicola Maldacea[1]. Il suo gusto musicale raffinato, però, gli consentì di curare particolarmente quell'aspetto della rappresentazione, portandolo a scrivere canzoni come accompagnamento alle esibizioni. Il successo nazionale gli arrise presto, permettendogli di creare una propria compagnia di riviste.
Nonostante lo si ricordi come trasformista[2], Villani era solito esibirsi senza trucco, indossando un costume composto da una bombetta, una giacca a righe e pantaloni stretti ai polpacci[3].
L'avvento del fascismo e la conseguente penalizzazione del teatro vernacolare non giovarono all'attività artistica di Villani, che si vide costretto ad abbandonare le scene.
Nel cinema si produsse, non accreditato, in una sola pellicola: il San Giovanni decollato di Amleto Palermi.
Al repertorio musicale di Villani hanno attinto diversi cantautori, tra i quali Roberto Murolo. Tra i suoi brani più noti Tammurriata palazzola, scritta da Ferdinando Russo e Rodolfo Falvo, che incise nel 1914[4]