Palazzina Laf
Caterino Lamanna (Michele Riondino) in un fotogramma del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno2023
Durata99 minuti
Generedrammatico
RegiaMichele Riondino
SceneggiaturaMaurizio Braucci, Michele Riondino
Casa di produzioneBravo, Palomar, Paprika Films, Rai Cinema
Distribuzione in italianoBiM Distribuzione
ScenografiaSabrina Balestra
TruccoEva Nestori
Interpreti e personaggi

Palazzina Laf è un film italiano del 2023, diretto e interpretato da Michele Riondino al suo debutto alla regia.

È tratto dal libro Fumo sulla città dello scrittore Alessandro Leogrande, scomparso prematuramente, che avrebbe dovuto partecipare anche alla realizzazione della sceneggiatura e a cui il film è dedicato[1][2].

Trama

Taranto, 1997. L'operaio Caterino Lamanna vive in una masseria caduta in disgrazia a causa della vicinanza al siderurgico e sta per sposarsi con Anna con cui condivide il sogno di andare a vivere in città. Quando i dirigenti aziendali decidono di fare di lui una spia per individuare gli operai di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi con lo scopo di denunciarli.

Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF (acronimo di laminatoio a freddo) il reparto-lager dell'Ilva riservato agli operai "scomodi". Sarà lì che Caterino scoprirà che ciò che credeva un paradiso in realtà è un inferno.[3]

Ispirazione

Il film racconta attraverso gli occhi di un operaio uno dei più gravi casi di abuso in ambito lavorativo della storia italiana[4]. Il titolo dell'opera riprende il nome dell'omonima palazzina, adiacente al Laminatoio a freddo, di cui si raccontano gli eventi, nella quale negli anni '90 i proprietari e i dirigenti dell'Ilva di Taranto, all'epoca dei fatti già del Gruppo Riva, decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla "novazione" del contratto, ossia al declassamento a operai, pratica illegale nonché pericolosa per gli stessi lavoratori.

Riprese

Il film è stato girato a Taranto, nel quartiere Tamburi, tra cui la Parrocchia Gesù Divino Lavoratore, visibile nelle prime scene del film, il cui mosaico rappresenta Cristo che dal ponte girevole, sullo sfondo di navi e ciminiere, benedice operai, pescatori, massaie, professionisti; mosaico ripreso nel film che mostra aspramente le contraddizioni della città. Alcune riprese si sono svolte anche a Massafra,[5] in provincia di Taranto, e all'interno dello stabilimento siderurgico ex Lucchini di Piombino, in Toscana, dove alcuni ambienti sono stati del tutto ricreati, quali l'ingresso dell'acciaieria, la cokeria e la stessa Palazzina LAF.

Distribuzione

Il film è stato presentato in anteprima alla 18ª Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public. La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane da Bim Distribuzione a partire dal 30 novembre 2023.[4]

Promozione

Il trailer del film è stato diffuso online l'11 ottobre 2023.

Colonna sonora

Le musiche originali sono curate da Teho Teardo.

Nella colonna sonora è presente il brano inedito La mia terra interpretato, scritto e composto da Diodato.[6]

Riconoscimenti

Note

  1. ^ (IT) Alessandro Leogrande, Fumo sulla città, in Galleria Fandango, Fandango Libri, 2 maggio 2013, ISBN 9788860443120.
  2. ^ Martina Barone, Palazzina Laf: il trailer del debutto alla regia di Michele Riondino, su The Hollywood Reporter Roma, 11 ottobre 2023. URL consultato il 13 novembre 2023.
  3. ^ PALAZZINA LAF, su cineforum.it.
  4. ^ a b Palazzina Laf - Film (2023), su ComingSoon.it. URL consultato il 13 novembre 2023.
  5. ^ Tre film girati in Puglia protagonisti alla Festa del Cinema di Roma, su giornaledipuglia.com. URL consultato il 13 novembre 2023.
  6. ^ Diodato: la sua canzone "La mia terra" sarà nel film "Palazzina LAF", su Radio Italia. URL consultato il 13 novembre 2023.
  7. ^ Ciak d’oro 2023, i vincitori – Tutti i vincitori, su ciakmagazine.it.
  8. ^ SNCCI, FILM DELLA CRTICA: PALAZZINA LAF di Michele Riondino, su cinecircoloromano.it.
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