Paititi è una leggendaria città perduta o regno inca o pre-inca, che si dice essere esistita ad est delle Ande, nascosta da qualche parte nella foresta pluviale del Perù sud-orientale, della Bolivia settentrionale o del Brasile sud-occidentale. La leggenda ha avuto origine dall'interpretazione di alcuni scritti del secolo XVI i cui autori furono Vaca de Castro, Pedro Sarmiento de Gamboa, Juan Alvarez Maldonado. Questi scrittori si riferivano ad un regno situato nella selva bassa amazzonica, forse presso l'attuale frontiera Bolivia-Brasile[1]. La leggenda amazzonica del Paititi continuò nel 1635 quando nelle croniche di Lizarazu, si citava l'Inca Guaynaapoc e il suo ritorno presso il regno di suo padre, Manco, presso il Paititi, oltre il fiume Guaporé (oggi Stato brasiliano della Rondônia). In Perù si è poi sviluppata un'altra leggenda attorno alla storia di Inkarri che, dopo aver fondato Q'ero e Cuzco, si ritirò nella giungla di Pantiacolla per vivere il resto dei suoi giorni nella città di Paititi. Questa leggenda fu divulgata dall'archeologo Oscar Nuñez del Prado nel 1955 in seguito al contatto che ebbe con la comunità di nativi parlanti quechua del paesello di Q'ero (cordigliera delle Ande).

Recenti scoperte

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Nel 2001 l'archeologo italiano Mario Polia scoprì il resoconto del missionario Andrea Lopez negli archivi dei Gesuiti a Roma. In questo documento, risalente al 1600 circa, Lopez descrive una grande città ricca d'oro, argento e gioielli, situata in mezzo alla giungla tropicale nei pressi di una cascata e chiamata Paititi dai nativi. Lopez informava il Papa della sua scoperta.[senza fonte]

La più importante indagine su eventuali origini non peruviane del nome "Paititi" e sulla sua posizione originale è stata condotta da Vera Tyuleneva, archivista presso il Qorikancha di Cuzco, la quale effettuò spedizioni in Bolivia settentrionale fornendo dettagliati resoconti delle sue scoperte.

I migliori studi legati a Paititi sui siti perduti nelle montagne peruviane e nella giungla sono stati svolti dal dottore, esploratore e medico peruviano Carlos Neuenschwander Landa, dal sacerdote salesiano argentino Juan Carlos Polentini Wester e, nel 2008, dallo psicologo ed esploratore statunitense Gregory Deyermenjian e dall'esploratore peruviano Paulino Mamani.

Il 29 dicembre 2007 una comunità dei pressi di Kimbiri (Perù) trovò strutture erette con grandi pietre simili ad alte mura, che occupavano un'area di 40 000 metri quadri; la chiamarono fortezza di Manco Pata.[2][3] I ricercatori dell'Istituto nazionale della cultura (INC) di Cuzco hanno messo in dubbio l'opinione del sindaco di Kimbiri, secondo il quale la città avrebbe in passato fatto parte della città perduta di Paititi.[4] Secondo il loro rapporto la struttura in pietra sarebbe semplicemente una formazione di arenaria.

Recentemente la studiosa italiana Laura Laurencich Minelli ha divulgato il libro Exul immeritus Blas Valera populo suo del gesuita Blas Valera, ed anche alcuni importanti disegni che vi sono contenuti risalenti al 1618. I disegni sono rappresentazioni della cordigliera dove sarebbe costruita la cittadella del Paititi. La cordigliera viene vista sia dal lato della selva che da quello della sierra. Questi disegni hanno aperto nuove ipotesi sulla reale ubicazione del Paititi.[5]

Spedizioni alla ricerca di Paititi

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Nella cultura di massa

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Note

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  1. ^ Il regno amazzonico del Paititi, su yurileveratto2.blogspot.com. URL consultato il 22 ottobre 2010.
  2. ^ Peru: Archaeological Fortress Discovered in the town of Kimbiri, Cusco, su livinginperu.com. URL consultato il 18 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2008).
  3. ^ New archeological vestiges found in Manco Pata fortress, su andina.com.pe. URL consultato il 29 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012).
  4. ^ Peru's "Lost City" Is a Natural Formation, Experts Rule, su news.nationalgeographic.com. URL consultato il 25 febbraio 2008.
  5. ^ Gli enigmatici disegni (1618), di Blas Valera aprono nuovi orizzonti sulla reale ubicazione del Paititi, su tuttostoria.net. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  6. ^ Hans Ertl, Paititi: Ein Spähtrupp in die Vergangenheit der Inkas, Anden-Amazonas-Expedition 1954/55, Monaco di Baviera, Nymphenburger Verlag, 1956.
  7. ^ David Hatcher Childress, Lost Cities & Ancient Mysteries of South America, Adventures Unlimited Press, 1990, pp. 121-122.
  8. ^ Nicholas Asheshov, El Dorado (Paititi), su phfawcettsweb.org.
  9. ^ Thierry Jamin, Antisuyu 2008 expedition [collegamento interrotto], su antisuyu.granpaititi.com, 14 luglio 2008.
  10. ^ Gregory Deyermenjian, Mameria: an Incan Site Complex in the High-Altitude Jungles of Southeast Peru, in Athena Review, vol. 3, n. 4, 2003. URL consultato il 12 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2018).
  11. ^ Preston Peet, A Conversation with Greg Deyermenjian, in Underground!, The Disinformation Company, 2005, p. 286, ISBN 1-932857-19-2.
  12. ^ Lars Hafskjold's disappearance, su phfawcettsweb.org. URL consultato il 19 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2008).
  13. ^ The Kota Mama Expedition, su kotamama.com. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  14. ^ Quest for Paititi, su paititi.com. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  15. ^ Le site des chercheurs du Gran Paititi, su granpaititi.com. URL consultato il 20 dicembre 2008.

Bibliografia

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