O Sanctissima è un inno latino della Chiesa cattolica alla Vergine Maria, cantato in occasione delle solennità mariane.
Esistono traduzioni in molteplici lingue, ma il testo latino è quello cantato più di frequente.
L'autore della preghiera è sconosciuto e il testo fu pubblicato per la prima volta nel 1792 dal quotidiano britannico European Magazine e London Review.[1] Il testo in lingua tedesca fu tradotto da Johannes Daniel Falk (1768-1826), mentre le prime parole dell'inno sono menzionate da un'iscrizione nella Cattedrale di Spira, risalente al X secolo.
Nel XIX secolo, la melodia era conosciuta come l'inno dei marinai siciliani.[2] Nonostante il nome, nessuna relazione della melodia è stata documentata a sufficienza né con la Sicilia né con il mare.
La preghiera ricorda la santità, la pietà e la dolcezza della Vergine Maria. Sottolinea che Maria è amata senza macchia, in riferimento all'Immacolata Concezione. Questa preghiera sottolinea la bellezza della Vergine, in particolare con la formula Tota pulchra es, che è anche il titolo di un altro inno mariano.
I primi due versi della terza strofa alludono al Cantico dei Cantici: "Come un giglio tra i cardi, così è la mia amata tra le giovani" (Cantico 2:2[3]). La formula è ripetuta un numero di volte inferiore rispetto alle litanie lauretane.
Infine, il motivo "Prega per noi" a conclusione di ogni strofa è, in modo simile presente anche nella conclusione dell'Ave Maria.
Latino[4] |
---|
O Sanctissima O Sanctissima O Piissima |
Latino[5] | Italiano[6] |
---|---|
O Sanctissima O Sanctissima, o piissima, |
O Santissima O Santissima, o amorevole, |
I seguenti canti natalizi si ispirano all'inno O Sanctissima:
Testo e musica influenzarono anche i seguenti compositori: