Nina Nikolaevna Berberova in russo Ни́на Никола́евна Бербе́рова? (San Pietroburgo, 8 agosto 1901Filadelfia, 26 settembre 1993) è stata una scrittrice russa.

Nina Berberova con suo marito, lo scrittore Vladislav Felicianovič Chodasevič, a Sorrento nel 1925

Fuggita giovanissima dalla Russia comunista, raccontò le vite degli esuli russi anti-comunisti, rifugiati a Parigi, in racconti e romanzi; scrisse biografie di autori russi. Emigrò negli Stati Uniti, dove divenne un'apprezzata accademica e traduttrice dal russo in inglese; la fama e il successo di pubblico giunsero solo in tarda età, quando le Éditions Actes Sud, a partire dal 1985, iniziarono la ripubblicazione delle sue opere.

La vita

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Nacque a San Pietroburgo, allora capitale dell'Impero russo, figlia unica di Nikolaj Ivanovič Berberov, un funzionario del Ministero delle Finanze, e di Natal'ja Ivanovna Berberova, nata Karaulova; il padre era armeno e la madre russa.[1][2] Lascia l'URSS nel giugno del 1922, temendo per la persecuzione operata dai comunisti contro i borghesi, una classe sociale che il nuovo Regime considera un nemico naturale della Rivoluzione. Dopo varie peregrinazioni - in Germania, Cecoslovacchia e Italia, dove fece parte dell'entourage di Maksim Gor'kij - si stabilisce a Parigi nel 1925, rimanendovi fino al 1950, anno in cui si trasferisce negli Stati Uniti, divenendo cittadina americana nel 1959.

Negli anni francesi si esprime la creatività letteraria più intensa dell'autrice, specialmente nei racconti confluiti nell'opera "Bijankurskie prazdniki" (Биянкурские праздники, Chroniques de Billancourt, in edizione italiana "Le feste di Billancourt").

Negli USA la scrittrice avvierà la sua carriera accademica prima alla Yale University e poi alla Princeton University, dal 1963 al 1971.

La storia di Berberova come scrittrice emigrée, prima a Berlino e poi a Parigi, indi negli Stati Uniti d'America, è da lei descritta nell'autobiografia dal titolo "Kursiv moj", (Курсив мой, "Il corsivo è mio"), pubblicata nel 1969. Degli anni berlinesi è la biografia di Čajkovskij (Il ragazzo di vetro, 1936), tra i più interessanti approfondimenti psicologici della tormentata personalità dell'artista: l'autrice vi esplicita, per la prima volta, l'omosessualità del compositore, attirandosi numerose reazioni polemiche.

Nina Berberova è la voce poetante della melanconica vita degli emigrés russi, transfughi dalla Russia della rivoluzione, inadatti a integrarsi nella dura realtà di una nuova vita lontano dalla madrepatria, perduti nel sogno di un passato incantato: quello di una Russia spesso più immaginata che reale. Ella tornò una sola volta in Russia, dopo 65 anni, per un soggiorno di varie settimane, nel 1989 su invito dell'Unione degli Scrittori. Morì il 26 settembre 1993 a Filadelfia, in seguito alle complicazioni per una caduta.

Nel 1992 Claude Miller ha diretto il film L'accompagnatrice adattamento del libro omonimo.

Opere

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Romanzi

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Racconti

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Biografie

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Saggistica

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Autobiografia

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Poesie

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Note

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  1. ^ Neil Cornwell, Reference Guide to Russian Literature, Hoboken, Taylor and Francis, 2013, p. 165, ISBN 1-134-26070-9.
  2. ^ Dust jacket biographical details, from The Italics are Mine, Chatto & Windus, 1991

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