Nathan Never
serie regolare a fumetti
Logo della serie
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
AutoreMichele Medda, Antonio Serra, Bepi Vigna
DisegniClaudio Castellini, Roberto De Angelis, Sergio Giardo
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª edizione1991
Periodicitàmensile
Albi397 (+ 3 bis) (in corso) Giugno 2024
Generefantascienza

«L'avventura del futuro, il futuro dell'avventura!»

Nathan Never è una serie a fumetti di fantascienza incentrata sull'omonimo personaggio, ideata da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna e pubblicata da giugno 1991 dalla Sergio Bonelli Editore,[1][2] che mai prima aveva pubblicato fumetti di genere fantascientifico.[3][4] La serie raggiunse da subito un ottimo successo,[2][3] arrivando a vendere 300 000 copie mensili e mantenendosi, per oltre dieci anni, al di sopra di 180 000 copie medie mensili;[5] nel 2016 le vendite si sono invece attestate a circa 30 000 copie mensili.[6] Pubblicato ininterrottamente dagli esordi, ha superato i trecentonovanta numeri ed è stato tradotto e venduto anche all'estero.[1][7][8]

Storia editoriale

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Medda, Serra e Vigna - noti come "la banda dei sardi" o "il trio dei sardi"[2] - collaboravano con la Bonelli già dal 1985[9] per la quale avevano scritto alcune storie di Martin Mystère e Dylan Dog[10] quando, nel 1989, proposero alla casa editrice il progetto di un fumetto di fantascienza su cui stavano lavorando da alcuni anni. La realizzazione del fumetto venne approvata e la serie esordì in edicola nel giugno 1991.[9][11] Il personaggio esordì poco tempo prima, ad aprile 1991, in un albo di 14 tavole a tiratura limitata intitolato Nathan Never - il Numero Zero, edito da Alessandro Distribuzioni;[12] questa storia fu poi ripubblicata dalla Bonelli come allegato al n. 7 della serie regolare nel dicembre 1991. La serie è tuttora in corso di pubblicazione e nel 2016 ha raggiunto i 300 numeri.[7] Oltre alla serie principale il personaggio è apparso su molte altre collane a fumetti.[1] La grafica della testata venne realizzato da Luigi Corteggi, direttore artistico dell'editore nonché ideatore della grafica di molte altre testate a fumetti.[13]

Genesi del personaggio

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Il personaggio di Nathan Never è ispirato a Rick Deckard, protagonista del film Blade Runner, e la serie stessa trova ispirazioni, oltre che nel cinema di fantascienza americano degli anni ottanta - Alien e Blade Runner soprattutto - anche nella letteratura cyberpunk, nelle opere di Isaac Asimov, nei manga e negli anime di fantascienza come Gundam e Patlabor, e nelle serie televisive di Star Trek. Inoltre nelle singole storie si trovano citazioni e omaggi a film, libri e fumetti.[14] Inizialmente il nome scelto per il personaggio principale, e quindi per la testata, era Nathan Nemo ma venne cambiato, su suggerimento di Alfredo Castelli,[9] in quanto ricordava a Sergio Bonelli una casa editrice fallita e la cosa non sembrava di buon auspicio;[5] Nemo sarebbe comunque rimasto come nome in codice del protagonista in alcune storie, e come nome del suo clone nelle storie ambientate in futuri alternativi.[14] La caratterizzazione grafica del personaggio venne affidata a Dante Bastianoni e a Claudio Castellini, e alla fine venne scelta quella proposta da quest'ultimo, che diverrà anche il disegnatore delle copertine[10] fino al n. 59 quando venne sostituito da Roberto De Angelis fino al n. 249 e poi da Sergio Giardo.[7]

Disegnatori

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Le storie Nathan Never sono stati realizzate da numerosi autori tra i quali, oltre ai realizzatori delle copertine Claudio Castellini, Roberto De Angelis e Sergio Giardo, abbiamo i seguenti: Mario Alberti, Andrea Artusi, Mario Atzori, Giuseppe Barbati, Dante Bastianoni, Francesco Bastianoni, Carlo Bellagamba, Max Bertolini, Germano Bonazzi, Andrea Bormida, Ivan Calcaterra, Andrea Cascioli, Stefano Casini, Onofrio Catacchio, Leone Cimpellin, Silvia Corbetta, Gianmauro Cozzi, Mariano De Biase, Simona Denna, Paolo Di Clemente, Nando e Denisio Esposito, Maurizio Gradin, Fabio Jacomelli, Mario Jannì, Luca Casalanguida, Patrizia Mandanici, Nicola Mari, Stefano Martino, Guido Masala, Sergio Masperi, Ernestino Michelazzo, Andrea Mutti, Giancarlo Olivares, Oskar, Davide Perconti, Giacomo Pueroni, Matteo Resinanti, Pino Rinaldi, Francesco Rizzato, Valentina Romeo, Mario Rossi, Gigi Simeoni, Romeo Toffanetti, Gino Vercelli, Roberto Zaghi.[7]

Antonio Serra a Lucca Comics & Games 2009.

Trama

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Le avventure di Nathan Never sono ambientate in un futuro non molto lontano, in un mondo sconvolto dalle terribili catastrofi del 2024, e raccontano le vicende di un detective che lavora per l'Agenzia Alfa, una delle tante agenzie private di investigazioni che si sono affiancate alla polizia nella lotta al crimine.[1][2][15] Parte del genere umano si è trasferito su stazioni orbitanti in grado di produrre quanto serve anche alla Terra, e che per questo reclamano un'indipendenza che la Terra non vuole concedere, arrivando così a una guerra con le stazioni orbitanti. Nathan Never vive in una megalopoli indicata come Città Est sulla costa orientale degli Stati Uniti[15] circa un secolo dopo la grande catastrofe.[2] Il mondo è fortemente inquinato e la società è dominata dalla tecnologia e dai mass media. Nathan Never, in qualità di agente speciale, è al centro di trame poliziesche classiche in uno scenario alla Blade Runner dove il protagonista non è un eroe tradizionale ma «forse è solo un essere umano in un mondo sempre meno umano» come definito dagli stessi autori.[15] La sua vita è stata funestata da una tragedia personale, causata da un criminale che uccise sua moglie Laura e rapì la figlia Ann, che a seguito del trauma divenne autistica.[2][14]

Altri personaggi ricorrenti della serie sono il genio dei computer polacco Sigmund Baginov, la prima agente Alfa Legs Weaver e il capo dell'agenzia Edward Reiser, ma col tempo verranno aggiunti altri personaggi creando un universo complesso e coerente che si svilupperà su più testate.[1] Durante i primi numeri della testata vengono delineati i personaggi più importanti e viene definito l'universo narrativo, oltre a fare la loro apparizione nemici che ritorneranno varie volte, come Aristotele Skotos e suo figlio Kal, Raven, la Fratellanza Ombra, i tecnodroidi e Athos Than. Il primo numero della serie, "Agente Speciale Alfa", introduce il tema degli androidi e delle tre leggi della robotica, tratte dalle saghe robotiche di Isaac Asimov.[16]

La novità maggiore portata dalla serie all'interno della produzione bonelliana è la continuità narrativa, che fino ad allora si limitava a ricordare eventi raccontati in albi precedenti. Con Nathan Never gli autori impostarono l'intera serie come un insieme coerente di albi in cui gli eventi narrati in un albo vanno a modificare l'intero universo narrativo e le conseguenze sono narrate negli episodi successivi come in alcune produzioni a fumetti estere. L'evoluzione della storia sviluppata nei primi anni della serie (la saga degli ultra sapiens) era già stata definita prima dell'esordio nelle edicole.[5] Tale caratteristica è rimasta nella serie.

Il restyling del numero 100

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Dopo il n. 100, la serie subisce un pesante restyling progettato degli stessi creatori, che hanno coinvolto nella stesura delle storie uno staff di sceneggiatori di cui hanno fatto parte Stefano Vietti, Alberto Ostini e Stefano Piani. La ristrutturazione inizia con una serie di albi che compongono la saga Alfa, nella quale si sostituisce Reiser con Solomon Darver, vengono introdotti alcuni nuovi agenti, viene eliminato il vecchio nemico Aristotele Skotos e se ne introduce un nuovo, Mister Alfa. A concludere questo rimaneggiamento vi è una lunga serie di storie dedicata alla guerra tra la Terra e le stazioni orbitanti (tema anticipato fin dai primi numeri della serie), che termina con una tragedia finale che trasforma la città sede delle avventure in uno scenario post-apocalittico, un luogo oscuro e pieno di disperazione simile a quella dei primi numeri. Durante la narrazione della guerra sono anche stati eliminati alcuni comprimari, in attesa di inserirne di nuovi, in quello che è apparentemente un nuovo inizio per la serie.[17] Nel numero 162, Dopo l'apocalisse, la narrazione riprende con uno stacco di tre anni dalla fine della guerra.

Sotto-trame

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All'interno della continuità narrativa della serie possono essere identificate delle sottro-trame che si rifanno a uno o più nemici del protagonista che a volte possono anche sovrapporsi. Un esempio si trova quando la strada di Aristotele Skotos si intreccia a quello della Fratellanza Ombra oppure quando la trama relativa a Mister Alfa si intreccia a quello della "Creatura" e dei "Venerabili". Ci sono poi albi auto-conclusivi che contengono storie non direttamente legate alla continuità narrativa e capita quindi che dopo eventi di portata mondiale come il salvataggio della Terra (vedi Il distruttore di Mondi) o la fine della guerra con le colonie spaziali Nathan Never si ritrovi a indagare su casi minori di ordinaria amministrazione come uno spacciatore di droga o una persona scomparsa.

Alcune di queste sotto trame sono le seguenti:

Saghe

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Le saghe sono costituite da albi in successione (in genere sei albi) che portano a termine filoni narrativi iniziati nei corsi dei vari albi precedenti. Loro peculiarità (a partire dalla saga Alfa) è quella di modificare strutturalmente l'ambientazione della serie.

Personaggi

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Oltre a Nathan Never i personaggi di maggior rilievo presenti nella serie sono gli agenti dell'agenzia Alfa, alcuni comprimari esterni all'agenzia e i cattivi/nemici sui quali l'agenzia indaga[2]. L'aspetto grafico degli attori principali della serie rimane stabile nel tempo e non si notano i segni dell'invecchiamento. In molte storie viene anche citata la data in cui queste sarebbero avvenute o viene indicato il trascorrere del tempo rispetto ad una storia precedente ma, nonostante questo, non si riscontra l'invecchiamento dei protagonisti, né gli stessi fanno riferimento alla loro età (al contrario di quanto avviene per esempio con Martin Mystère). Tra le poche eccezioni a questa regola vi sono Ann, la figlia autistica di Nathan, che subisce un'esplosiva e inspiegabile crescita fisica passando da bambina a donna adulta in pochi secondi (n. 99) e l'invecchiamento del senatore ed ex giudice Sawyer che passa da uomo circa cinquantenne a uomo anziano, smagrito e coi capelli bianchi a causa di una malattia del futuro nota come sindrome di Xavier Cook. Questa staticità dei personaggi rispetto allo scorrere del tempo si può spiegare tenendo presente le rivelazioni che Kranio, primo prototipo della stirpe dei mutati, fa nel n. 106 della serie (Il patto), dove Kranio stesso spiega la sua provenienza e ricorda a Baginov e Reiser che «Se oggi l'età media è aumentata del sessanta per cento rispetto al secolo scorso, e se un uomo di quaranta o cinquant'anni può avere ancora il fisico di un ragazzo, il merito è anche delle ricerche che sono state effettuate sulle mie cellule e sui miei tessuti.»

Agenzia Alfa
Comprimari esterni all'agenzia Alfa
Avversari

Ambientazione

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La Città Est

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La maggior parte delle avventure di Nathan Never si svolge nella cosiddetta Città Est, collocata presumibilmente nella zona dell'attuale New York, una delle due megalopoli presenti sul suolo americano assieme alla Città Ovest. La Città si sviluppa verticalmente su otto livelli dove, nei primi due abitano i reietti della società come i mutati mentre ai livelli superiori la popolazione sostanzialmente in funzione del reddito. Nel primo livello della Città ormai abbandonato dagli umani si trova la maggior concentrazione di mutati, esseri creati geneticamente in laboratorio per sopportare i lavori più pesanti, continuamente additati dalla società quali abomini «che non conoscono le buone maniere» e contro i quali si scatenano le più violente campagne di repressione. La Città verrà devastata dalla caduta della stazione orbitante Urania a seguito della guerra con le stazioni orbitanti e negli eventi narrati nella Saga della guerra dei mondi subirà ulteriori devastazioni per opera dei tripodi marziani inviati dal dittatore pretoriano Kos Aradan.

Tropical City

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Città in cui è presente una sede distaccata dell'Agenzia Alfa. Entra a far parte della serie durante la saga di Intrigo Internazionale ospitando diverse avventure. La nuova sede è oggi gestita dagli agenti Branko, May e dalla mutata Horatia. La stessa città torna protagonista anche durante la lunga saga dedicata a Skotos che si è sviluppata su nove albi.

Hell's Island

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Dopo essere stati costretti ad abbandonare il primo livello della Città da un'inondazione i mutati si trasferiscono su un'isola al largo della costa di fronte alla città nella quale strani esperimenti hanno provocato mostruose mutazioni agli abitanti. Qui i mutati cercano di organizzarsi ritagliandosi uno spazio in mezzo alla popolazione già insediata ma l'isola verrà totalmente cancellata da un'esplosione causata dai Tecnodroidi. Fra i pochi superstiti della specie si trovano Branko e sua figlia adottiva Kay. I Mutati sono una creazione di Mister Alfa (vedi albo La storia di Mister Alfa e Il segreto dei mutati).

Il Territorio

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È una fascia contaminata identificabile con la fascia meridionale degli attuali Stati Uniti e parte del Messico e nonostante sia dichiarata inabitabile è popolato da fuorilegge e altri soggetti che hanno pendenze con la legge. Vi si trovano rovine delle città abbandonate dopo la catastrofe del 2024 e viene usato come deposito di rifiuti tossici e radioattivi. Col tempo verrà colonizzato da agricoltori. Probabilmente a causa delle radiazioni si è evoluto il Centozampe, sorta di millepiedi gigante che vive sottoterra e che emerge in superficie travolgendo tutto ciò che trova sulla sua strada. Una mandria di centozampe è usata da Never per distruggere un accampamento di contrabbandieri che sfruttavano alcuni giacimenti petroliferi.

Spin-off

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Miniserie

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Crossover

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Nathan Never condivide lo stesso universo narrativo con altri personaggi bonelliani: Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Dampyr, Dragonero oltre a Legs Weaver.

Parodie

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Altri media

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Cinema

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Nell'autunno del 1999 venne ripresa, sia dai media italiani che da quelli statunitensi, la notizia relativa all'acquisto da parte della DreamWorks SKG dei diritti per un possibile film di Nathan Never. L'operazione era di poco successiva alla distribuzione negli Stati Uniti di alcuni albi dei fumetti Bonelli da parte della Dark Horse Comics, tra cui sei storie di Nathan Never, che avevano ottenuto un buon riscontro di vendite. I diritti sarebbero stati acquisiti tramite la Platinum Studios, che allora aveva in progetto anche la realizzazione di un film su Dylan Dog, Dead of Night (messo effettivamente in produzione solo nel 2007 e distribuito nel 2010).[23] La Platinum Studios, sul suo sito ufficiale, cita l'acquisto dei diritti per Nathan Never come avvenuto nel 1999 e quelli di Dylan Dog nel 1997.[24] La cosa non ha avuto seguito, ma la Platinum Studios ancora nel 2004 e nel 2005 confermava la presenza di accordi con la Dreamworks per Nathan Never, nell'ambito di una serie di possibili film ispirati alle storie a fumetti da realizzare con diverse compagnie.[25][26][27] Nel 2012, la Platinum Studios mostra, nella sezione fumetti (Comics), sottosezione dedicata ai Bonelli Comics,[28] schede dedicate a Dylan Dog, Nathan Never, Legs Weaver e Agenzia Alfa. Nel 2017 la Sergio Bonelli Editore riacquista dai Platinum Studios i diritti commerciali audiovisivi e di merchandising di Nathan Never e Dylan Dog.

Giochi di ruolo

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Nel 1994 edito dalla casa editrice Stratelibri venne pubblicato un supplemento al gioco di ruolo cartaceo Cyberpunk 2020 sul mondo del fumetto Nathan Never. Tale supplemento, appunto, permette di ambientare le proprie avventure nel mondo di Nathan Never, utilizzando le classi dei personaggi presenti nel fumetto.

Videogiochi

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Premi e riconoscimenti

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Note

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  1. ^ a b c d e Nathan Never, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  2. ^ a b c d e f g Nathan Never, su ubcfumetti.com. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  3. ^ a b 25 anni di Nathan Never, su c4comic.it. URL consultato il 3 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2017).
  4. ^ a b Nathan Never ne festeggia 25! - afnews.info, in afnews.info, 20 aprile 2016. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  5. ^ a b c Nathan Never compie questo mese 25 anni. Abbiamo incontrato suo padre: Antonio Serra, su zero.eu.
  6. ^ Emilio Cozzi, Nathan Never compie questo mese 25 anni. Abbiamo incontrato suo padre: Antonio Serra, su zero.eu, 23 giugno 2016. URL consultato il 24 giugno 2016.
  7. ^ a b c d Nathan Never (Testata), su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  8. ^ Comicsedintorni - Rarità e Gadget - Rarità Bonelli - Edizioni Straniere, su eshop.comicsedintorni.it. URL consultato il 30 novembre 2017.
  9. ^ a b c Bepi Vigna, su ubcfumetti.com. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  10. ^ a b Michele Medda, su ubcfumetti.com. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  11. ^ federico guglielmi, Quando “battezzai” Nathan Never - Tratto da Velvet n.5 Anno IV del maggio 1991, su L'ultima Thule, 11 giugno 2015. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  12. ^ Nathan Never, su lfb.it. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  13. ^ Dario Maria Gulli, Paolo Seria, Nathan Never - La fantascienza oggi, GS Comics, 1994, pag. 17.
  14. ^ a b c d Antonio Dini, Nathan Never, 25 anni di fantascienza inclusiva, in Fumettologica, 12 luglio 2016. URL consultato il 13 agosto 2016.
  15. ^ a b c NATHAN NEVER, su lfb.it. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  16. ^ a b Antonio Serra, Agente Speciale Alfa - Nathan Never n°1, Milano, Sergio Bonelli Editore, 1991.
  17. ^ È interessante notare che le prime tavole del numero 162 rievochino quelle del numero 1, come ad esempio l'inquadratura di un corridoio vuoto, l'arrivo di un personaggio che deve fare uno scambio per un affare illecito. Nel numero 162 a interrompere i due criminali è un Proconsole (giudice-poliziotto), mentre nel numero 1 è lo stesso Nathan.
  18. ^ Nathan Never, 25 anni di fantascienza inclusiva - Fumettologica, in Fumettologica, 12 luglio 2016. URL consultato il 17 novembre 2017.
  19. ^ Dalla prefazione di Antonio Serra a Nathan Never albo gigante, n. 1, Milano, Bonelli, febbraio 1995.
  20. ^ Nathan Never n. 7 – La zona proibita, testi di Antonio Serra, dicembre 1991.
  21. ^ a b Speciale Parodia, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  22. ^ nathant neuter — Postimage.org, su postimg.org. URL consultato il 3 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2017).
  23. ^ Spielberg produce Nathan Never?, su ubcfumetti.com, articolo di UBC fumetti del dicembre 1999.
  24. ^ (EN) Platinum Studios - Corporate - History of Platinum Studios, su platinumstudios.com (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  25. ^ (EN) Comic Book Companies To Form Largest Development Library, su platinumstudios.com, articolo sul sito della Platinum Studios del 22 luglio 2004 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2007).
  26. ^ (EN) Inside Platinum Studios, su platinumstudios.com, articolo sul sito della Platinum Studios dell'11 febbraio 2005 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2007).
  27. ^ (EN) Platinum Studios Plots Second Dylan Dog Spinoff, su platinumstudios.com, articolo sul sito della Platinum Studios del 27 aprile 2005 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2007).
  28. ^ La Sezione Bonelli Comics, su platinumstudios.com, sul sito della Platinum Studios, 29 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).
  29. ^ Riccardo Renda, Storia dei cinefumetti italiani, Algra, 2023, p. 198, ISBN 978-88-98760-39-8.
  30. ^ Mostra: Nathan Never a Taranto, su afnews.info, 27 dicembre 2014. URL consultato il 17 agosto 2023.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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