Near Earth Object Survey TELescope | |
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Raffigurazione artistica | |
Ente | ESA |
Stato | Italia |
Localizzazione | Sicilia, Monte Mufara |
Altitudine | 1 865 m s.l.m. |
Prima luce nel | 2025 |
Caratteristiche tecniche | |
Tipo | Ottico |
Lunghezza d'onda | Visibile |
Diametro primario | 1 m |
Specchio | Specchio Composito |
Cupola | Classica |
Il Near Earth Object Survey TELescope (in italiano "Telescopio di Sorveglianza degli Oggetti Vicino alla Terra") abbreviato in NEOSTEL e conosciuto anche come "Flyeye", è un sistema di rilevamento e monitoraggio astronomico di oggetti near-Earth di dimensioni pari o superiori ai 40 m, in grado di dare un preallarme alcune settimane prima del eventuale impatto con la terra, ottenuto per mezzo di innovativi telescopi ottici[1][2][3]
NEOSTEL è un progetto finanziato dall'Agenzia Spaziale Europea, presentato con un prototipo della OHB. Il telescopio appartiene alla nuova tipologia di ottiche "fly-eye" ispirate all'ampio campo visivo dell'occhio composto degli insetti.[4]
In termini di capacità di concentrazione della luce, la dimensione dello specchio primario non è direttamente comparabile con quella di telescopi ottici più convenzionali a causa del design innovativo, ma è equivalente a quella di un telescopio convenzionale con specchio primario di 1 m e dovrebbe avere un magnitudine limite di circa 21.[1][2][5]
La caratteristica "fly eye" del telescopio si riferisce all'uso di un'ottica composita, invece di una singola ottica usata nei telescopi ottici convenzionali.
Nelle intenzioni del progetto, Il primo telescopio verrà costruito a Isnello in Sicilia ed entrerà in funzione non prima del 2025 nel sito in via di realizzazione sul Monte Mufara,[6][7][8] previo test delle ottiche al Centro di geodesia spaziale di Matera.[9][10]