Martha Argerich
Premio Premio Imperiale 2005

María Martha Argerich (Buenos Aires, 5 giugno 1941) è una pianista argentina naturalizzata svizzera.

È considerata «una delle più autorevoli interpreti della sua epoca, dotata, oltre che di possibilità tecniche fuori del comune, di grandi qualità evocative e di ricerca timbrica, e capace al tempo stesso di segnare le proprie interpretazioni con viva spontaneità».[1]

Biografia

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Martha Argerich iniziò gli studi con la madre, insegnante di pianoforte, e dai cinque ai quindici anni si formò con il pianista crotonese di scuola napoletana Vincenzo Scaramuzza, valente didatta che le insegnò col suo personale metodo, il quale prevedeva di affrontare i problemi tecnici incontrati nella musica suonata, senza esercizi di tecnica. Ha debuttato in concerto all'età di otto anni. Trasferitasi in Europa con la famiglia nel 1955, studiò in Austria con Friedrich Gulda. Frequentò inoltre i corsi di perfezionamento di Arturo Benedetti Michelangeli ad Arezzo e Moncalieri, nel 1960; col Maestro in realtà fece solo quattro lezioni. Benedetti Michelangeli, al quale, in occasione del debutto a New York della pianista, fu fatto notare come il tempo dedicatole fosse esiguo, rispose d’averle insegnato «la musica del silenzio».[2][3]

Nel 1957, a soli 16 anni e nel giro di poche settimane, vinse due importanti premi - il concorso Ferruccio Busoni di Bolzano e il concorso pianistico di Ginevra - dai quali la sua carriera di pianista ha ricevuto una spinta importante.

Nel 1965 vinse il Concorso Chopin di Varsavia.

Fin dai primi anni della sua carriera ha anche accompagnato altri strumentisti, in sonate o musica da camera.

Ha partecipato a molte giurie in occasione di importanti concorsi, creandosi la reputazione di giudice dal carattere ostinato. Ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di giudice durante il concorso internazionale Frédéric Chopin del 1980 per protesta contro l'eliminazione al secondo turno del pianista croato Ivo Pogorelić.

È stata sposata due volte. Col compositore e direttore d'orchestra Robert Chen (Cinese: 陈 亮声; pinyin: Chén Liàngshēng) fino al 1964, con il quale ha avuto una figlia, Lyda Chen-Argerich, violinista. Tra il 1969 e il 1973 col direttore svizzero Charles Dutoit, padre della seconda figlia, Annie Dutoit, con il quale ha continuato a collaborare sia dal vivo in pubblico sia in registrazioni discografiche. Ha avuto anche una relazione col pianista Stephen Kovacevich, dalla quale è nata la figlia Stephanie Argerich.

Nel 1990 le venne diagnosticato un melanoma maligno, ma, grazie al trattamento, il cancro andò in remissione. Una recidiva nel 1995, con metastasi ai polmoni e linfonodi, richiese un secondo trattamento aggressivo al John Wayne Cancer Institute, con la rimozione di parte di un polmone e l’impiego di un vaccino sperimentale. Il tumore andò nuovamente in remissione e, per gratitudine, la Argerich tenne alla Carnegie Hall un concerto il cui ricavato fu devoluto all'istituto medico.

Venne presentata nel 2013 una pellicola intima sulla sua vita, diretta dalla figlia Stephanie: Bloody Daughter.[4]

Il Progetto Martha Argerich

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La Argerich ha spesso promosso la formazione di giovani pianisti (si ricordino, tra gli altri, Alessandro Mazzamuto, Gabriele Baldocci, Mauricio Vallina, Sergio Tiempo, Polina Leschenko), per mezzo dei suoi festival annuali a Lugano (Progetto Martha Argerich): «Una settimana di ininterrotto bagno di musica per esecutori e pubblico, lasciando carta bianca a una concertista fra le più grandi del nostro tempo. Con un modo di suonare molto particolare, pieno di intuizioni e soluzioni ogni volta originali, che fanno parlare del suo pianismo come di qualcosa di adolescenziale.»[5], Beppu (Giappone) e Buenos Aires, e di compositori emergenti (Giovanni Sollima, George Benjamin).

La cittadinanza onoraria di Lugano

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In virtù dei suoi grandi meriti culturali, il 23 di giugno del 2010 il Municipio di Lugano conferì a Martha Argerich la cittadinanza onoraria[6].

Premi e riconoscimenti

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Ufficiale dell'Ordine delle arti e delle lettere (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine delle arti e delle lettere (Francia)
— Parigi, 1996
Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere (Francia)
— Parigi, 2004
Cavaliere di IV Classe dell'Ordine del Sol Levante (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di IV Classe dell'Ordine del Sol Levante (Giappone)
— Tokyo, 2005
Kennedy Center Honors (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria
Kennedy Center Honors (Stati Uniti)
— Washington, 4 dicembre 2016
Premio Imperiale per la musica (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Imperiale per la musica (Giappone)
— Tokyo, 17 ottobre 2005[7]
Claudio Abbado (direttore), Martha Argerich e la Mahler Chamber Orchestra per: Beethoven, concerti per pianoforte No. 2 e 3 (2006)
Martha Argerich e Mikhail Pletnev per: Prokofiev (Arr. Pletnev), Suite Cenerentola per due pianoforti/Ravel: Ma Mère L'Oye (2005)
Charles Dutoit (direttore), Martha Argerich e la Orchestre symphonique de Montréal per: Prokofiev, concerti per pianoforte n. 1 e 3/Bartók: Concerto per pianoforte No. 3 (2000)

Discografia parziale

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Note

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  1. ^ Argerich, Marta nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 31 marzo 2018.
  2. ^ Pianoforum - Martha Argerich Per Pianoforum!!!, su pianoforum.it. URL consultato il 16 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
  3. ^ Progetto Martha Argerich Archiviato il 12 luglio 2011 in Internet Archive.
  4. ^ Bloody Daughter, 30 gennaio 2014. URL consultato il 24 aprile 2015.
  5. ^ Progetto Martha Argerich Archiviato il 31 dicembre 2010 in Internet Archive.
  6. ^ Martha Argerich cittadina onoraria di Lugano
  7. ^ Praemium Imperiale

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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