Macareo | |
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Saga | mitologia greca |
Nome orig. | Μακαρεύς (Makareus) |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Macareo (in greco antico: Μακαρεύς?, Makareus) o anche Macar (in greco antico: Μάκαρ?, Makar) è un personaggio della mitologia greca.
Figlio di Eolo[1][2], sposò la sorella Canace[2] che lo rese padre di Anfissa[2].
C'è una certa confusione nelle fonti antiche riguardo alle figure chiamate Eolo, e non è quindi sempre chiaro di quale Eolo sia figlio Macareo. Potrebbe essere figlio di Eolo figlio di Poseidone, o di Eolo figlio di Elleno, o ancora di Eolo figlio di Ippote. Nel primo caso, sua madre sarebbe stata Anfitea, mentre nel secondo, Enarete. La sorella Canace è indicata dalla maggior parte delle fonti come figlia di Eolo figlio di Elleno. Il mito dell'incesto è invece in genere riferito agli altri Eolo, ovvero a Eolo figlio di Poseidone o a Eolo figlio di Ippote.
Macareo si unì incestuosamente alla sorella Canace e da questa unione nacque Anfissa[3]. La donna cercò di tenere nascosta al padre Eolo la nascita del piccolo, ma mentre usciva per andare a esporlo (tenendolo nascosto sotto delle vesti), un vagito ne rivelò la presenza. Eolo ordinò che la bambina fosse uccisa e fece consegnare una spada alla figlia ordinandole di suicidarsi[4]. Macareo fuggì a Delfi, dove fu fatto sacerdote di Apollo[5].
Ovidio scrive anche che il bambino fu fatto a pezzi da bestie feroci dopo essere stato esposto dal padre dei due amanti (Eolo)[6].